Descrizione
Piccola comunità di montagna, di antica origine, classificata "comune sparso" con sede in località Laveno, che per l'asprezza del terreno tende ad abbandonare anche le tradizionali attività agricole. I loziesi, il cui indice di vecchiaia è particolarmente elevato, sono distribuiti in più nuclei abitati: Villa, Sommaprada e Sucinva, oltre al capoluogo comunale. Chiuso sul fondo da una serie di masse rocciose, fra le quali Concarena (una montagna disabitata che ne costituisce area speciale), e contornato dai piccoli ruscelli di cui la valle omonima è punteggiata, il territorio disegna un profil geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: vi dominano il verde intenso degli abeti e quello delicato dei prati montani. L'abitato, che registra una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico montano.
Storia
Se non si hanno notizie riguardanti le sue antiche origini, è certa la presenza romana nella zona, come provato dal rinvenimento di varie tombe risalenti al IV secolo d.C. Fra i resti dell'antichità sono anche tracce di una fortezza dei secoli III-IV d.C. (il castello di Sommaprada). A ciò va aggiunta l'origine latina di numerosi toponimi locali, a cominciare dal suo stesso toponimo, che alcuni riportano al latino LUTEUS, 'torbido'. Le notizie relative al Medioevo vedono il territorio al centro di contese fra le nobili famiglie della Valle Camonica. Su tutti i contendenti ebbe la meglio il vescovo di Brescia che assoggettò al suo potere l'intera valle, assegnando, nel XII secolo, la zona alla famiglia guelfa dei Griffi, cui subentrò quella dei Nobili (discendenti dei primi), che, pur arrecando violenze e distruzioni, restarono alla guida del feudo anche quando, nella prima metà del XV secolo, la valle venne assorbita dalla repubblica di Venezia. Nei secoli successivi la comunità dei loziesi si distinse per la sua laboriosità, legata a una pregevole attività siderurgica, resa possibile dalla presenza di un forno nella zona denominata Ponte del Ferro. Notevole ne fu il coinvolgimento nei due conflitti mondiali. Ricca la presenza di edifici sacri, tra i quali a Laveno la chiesa dei Santi Nazzaro e Celso e di Santa Maria Assunta (della seconda metà del XVII secolo) e a Villa l'antica chiesa dei Santi Pietro e Paolo; nel resto del territorio comunale si trovano le chiese di San Giovanni Battista, di Sant'Antonio da Padova e di Santa Cristina. Degni di nota sono anche i resti del castello della famiglia Nobili.
Economia
Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota. Il sindaco, all'occorrenza, svolge anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, poiché sul posto manca una stazione dei carabinieri. Le principali fonti di reddito sono da ricercare nel settore pirmario: l'agricoltura assicura la produzione di cereali; vi si affianca l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L'industria è rappresentata unicamente dal comparto dell'abbigliamento, che peraltro conta pochi addetti. Il terziario si compone di una rete distributiva di dimensioni tali da soddisfare comunque le esigenze primarie della popolazione, mentre insufficiente risulta l'insieme dei servizi: in linea con le attività economiche non ancora ben sviluppate nei settori che caratterizzano economie più dinamiche, non sono presenti il servizio bancario nonché quelli di consulenza informatica, di assicurazioni e fondi pensione. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo, mentre le strutture scolastiche sono costituite unicamente da scuole materne ed elementari. Mancano strutture culturali e sanitarie, mentre quelle ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno.
Relazioni
Certamente non costituisce una meta turistica e poco si presta ad essere frequentata per lavoro. D'altra parte non si segnalano eventi o ricorrenze particolari che potrebbero vivacizzare i rapporti, solitamente molto scarsi, con il circondario. La festa della Patrona, Santa Maria Assunta, si celebra il 15 agosto.
Località
Concarena, Laveno, Sommaprada, Sucinva, Villa
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Lozio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 398
- Lat 45° 59' 5,97'' 45.98499167
- Long 10° 15' 40,74'' 10.26131667
- CAP 25040
- Prefisso 0364
- Codice ISTAT 017095
- Codice Catasto E706
- Altitudine slm 975 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: nessun limite F/3604 - Superficie 23.89 Km2
- Densità 16,66 ab/Km2
- Sismicità Zona 3
- Alba 04:49
- Tramonto 19:41
- Francesco Regazzoli
- Via G. Cappellini 9
- 25040 (BS) Lombardia
- protocollo@pec.comune.lozio.bs.it
- uff.ragioneria@comune.lozio.bs.it
- tech@comune.lozio.bs.it
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- 01127210175