Descrizione
Centro rivierasco, di origine moderna, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da una modesta presenza del settore industriale. I lascaresi, con un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, che mostra segni di espansione edilizia; il resto della popolazione è distribuita nei nuclei urbani minori di Gorgo Lungo, Piane Vecchiale e in numerose case sparse. Il territorio, classificato di collina, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, che si è sviluppato poco distante da quello originario di Sant’Eufemia, è circondato da agrumeti e uliveti; ha un andamento plano-altimetrico ondulato. La sua espansione demografica, di notevole entità, è determinata da un saldo attivo sia del movimento naturale, sia del movimento migratorio.
Storia
Gli studiosi sono concordi nel sostenere che l’origine del toponimo vada ricercata nell’antroponimo greco “Láscares”, un derivato del personale arabo “laškar”, ‘esercito, soldati’. Tra le altre attestazioni figura la forma arabo-sicula “Al-ašqar“ dell’anno 1145. L’origine dell’attuale nucleo urbano risale all’anno 1600, quando alcuni contadini decisero di costruire le proprie abitazioni nella zona dove trascorrevano i rigidi inverni. Molto probabilmente tale centro abitato esisteva anche nel periodo medievale, sito poco lontano da quello attuale, con il nome di Sant’Eufemia, come testimoniano i reperti archeologici della zona. Le prove documentate certe a tal proposito sono esigue, così come sono prive di eventi memorabili le vicende storiche che contraddistinsero l’antico borgo. Tra i feudatari che si occuparono della giurisdizione del casale figurano i nobili Ventimiglia. Ottenne l’autonomia amministrativa come comune nell’anno 1840. Il suo patrimonio artistico non è molto ricco di testimonianze storico-architettoniche che documentino l’evoluzione della cultura dei secoli passati. Degna di nota per il suo valore artistico è la chiesa di San Francesco d’Assisi, edificata nel 1700, al cui interno è possibile ammirare pregevoli intarsi in marmo, un ostensorio d’oro, una croce d’argento, donati alla parrocchiale dai nobili Ventimiglia.
Economia
Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario, molto favorito dalla fertilità del terreno e dal clima mite, è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, olivi, agrumeti e altri frutteti nonché con l’allevamento di bovini e ovini. Il settore economico secondario è costituito da aziende che operano nei comparti: alimentare, del legno, del vetro, della metallurgia, della fabbricazione delle macchine per l’agricoltura e la silvicoltura e dell’edilizia. Vanto dell’artigianato locale è la lavorazione del ferro battuto. Il terziario si compone di una modesta rete commerciale, che assicura comunque il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità, e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione un campo sportivo e un centro polivalente. A livello sanitario, localmente è assicurato il servizio farmaceutico.
Relazioni
Non è meta di rilevante afflusso turistico sebbene offra, a quanti vogliano recarvisi, la possibilità di effettuare piacevoli escursioni lungo la costa e, nell’entroterra, nel Parco delle Madonie. Degno di una visita è anche il vicino Santuario di Gibilmanna. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non vi si svolgono particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero allietare il borgo e richiamare visitatori dai dintorni, a eccezione della sagra del limone, ad agosto. La festa patronale, in onore del Santissimo Crocifisso, si celebra il 3 maggio.
Località
Piane Nuove, Stazione di Lascari
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Lascari rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 3.588
- Lat 38° 0' 0,9'' 38.00002500
- Long 13° 56' 27,50'' 13.94097222
- CAP 90010
- Prefisso 0921
- Codice ISTAT 082044
- Codice Catasto E459
- Altitudine slm 76 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 1/12 al 31/03 per 8 ore/giorno B/796 - Superficie 10.39 Km2
- Densità 345,33 ab/Km2
- Sismicità Zona 2
- Alba 04:56
- Tramonto 19:05
- Giuseppe Abbate
- Piazza Aldo Moro, 6
- 90010 (PA) Sicilia
- comune@pec.lascari.gov.it
- comune@lascari.gov.it
- www.lascari.gov.it
- 00549740827