itala

Descrizione

Comune di montagna, di origine medievale, che mostra un sistema economico in parte agricolo e in parte industriale. La comunità dei lentiaiesi presenta un indice di vecchiaia chiaramente superiore alla media e risiede sia nel capoluogo comunale sia nelle località di Canai, Colderù, Marziai, Stabie, Villapiana-Ronchena e Molinello. La caratteristica orografica predominante è la forte differenza di quota tra un zona e l’altra, il che rende il territorio decisamente movimentato. Esso si adagia nella valle del fiume Piave in una posizione privilegiata a ridosso degli splendidi contrafforti dolomitici che rendono il paesaggio particolarmente suggestivo. L’abitato si distribuisce nella vallata e presenta pittoreschi scorci panoramici soprattutto nella località di Stabie che si affaccia di fronte alle cime dell’Agordino. Accanto alle abitazioni più recenti, frutto dell’espansione edilizia, sopravvivono alcuni esempi di architettura rustica, tipica delle località dolomitiche. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, raffigura, in campo azzurro, un castello, munito di tre torri merlate alla guelfa, attraversato da una fascia.

Storia

L’attuale toponimo le è stato conferito nel 1866 quando, in seguito all’annessione del veneto al Regno d’Italia, nacque anche questo comune con la denominazione odierna. Precedentemente a tale data il nome era quello di Cesana e così viene riportato nei documenti e nelle testimonianze precedenti al 1866. L’origine di questo vecchio toponimo va riferita al nome di persona “Caesius”, forse derivante dal castello edificato nel periodo longobardo da un’omonima famiglia locale. Nel XII secolo il castello, con il relativo feudo, venne assegnato al vescovo di Feltre, Adamo, ma qualche anno più tardi la proprietà fu venduta da Guglielmo Tempesta a Gabriele, Albertino e Satillo di Zumelle. Nello stesso periodo sul territorio si svolse la tragica battaglia tra i trevigiani e i bellunesi nella lotta per la supremazia e lo scontro terminò con la sconfitta dei secondi e con la morte del vescovo di Belluno. Nella prima metà del ‘200 il castello fu occupato da Ezzelino III da Romano e dai suoi fedeli seguaci ghibellini, mentre un secolo dopo il re Enrico VII conferiva il feudo ai conti Cesana. Dopo vari passaggi da un feudatario all’altro, nel ‘400 entrò a far parte con tutto il Bellunese della sfera d’interessi della repubblica di Venezia e vi rimase per oltre tre secoli, finché alla fine del ‘700 con la caduta della potenza veneta ci fu il passaggio di Napoleone. La zona fu poi occupata dai francesi e successivamente subì le tristi vicende della prima guerra mondiale. Tra gli edifici religiosi vanno menzionate la chiesa arcipretale di Santa Maria Assunta, risalente al ‘400 e la chiesa di S. Valentino in località Croce. L’architettura civile mostra invece la villa Pantz, la villa Vergorio e il palazzo Pretorio.

Economia

Ospita oltre agli uffici municipali e postali la Pro Loco. Una modesta porzione degli abitanti si dedica ancora all’agricoltura legata alla produzione di cereali, foraggi, uve e frutteti; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’attività più diffusa è tuttavia quella industriale rivolta alla produzione alimentare, tessile, del legno, metalmeccanica, meccanica, edile, dei mobili e di strumenti ottici e fotografici. Tra i servizi connessi al terziario compare soltanto quello bancario. Sono assenti strutture sociali di rilievo, mentre tra i servizi culturali si segnala la biblioteca e il museo civico etnografico. L’attività scolastica è limitata alle scuole dell’obbligo, mentre risulta abbastanza soddisfacente la capacità ricettiva. Il servizio sanitario è garantito dalla farmacia locale.

Relazioni

Può contare su un discreto riscontro turistico dovuto alla bellezza dei luoghi ma anche alle numerose attività ricreative che si svolgono sul posto. A febbraio, nella zona Canai, si svolge la festa di San Giuliana con la sfilata di mascherine e la distribuzione dei tipici dolci “crostoi” e delle “pite lesse e trippe”; a maggio, invece, in quella di Le Fosse si celebra la festa del narciso con il pranzo allo spiedo e tanta musica; a luglio c’è la sagra del Carmine, mentre a novembre c’è la festa della castagna. La festa patronale in onore della Madonna del Carmine si festeggia il 16 luglio. Il comune è gemellato con la città belga di Thange e dal 1960 con la città francese di Chamarande.

Località

Canai, Colderù, Marziai, Molinello, Stabie, Villapiana-Ronchena

INFO
  • Popolazione 3.017
  • Lat 46° 2' 40,30'' 46.04452778
  • Long 12° 1' 21,4'' 12.02251111
  • CAP 32020
  • Prefisso 0437
  • Codice ISTAT 025028
  • Codice Catasto C562
  • Altitudine slm 262 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2998
  • Superficie 37.61 Km2
  • Densità 80,22 ab/Km2
  • Sismicità Zona 2
  • Alba 05:03
  • Tramonto 19:14
Contatti
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ODV
NomeIndirizzo
AMICI DEI VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI DI COLLE SANTA LUCIAVIA FURSIL 6
ASSOC.PRO LOCO CENCENIGHE AGORDINOVIA XX SETTEMBRE LOC VERONETTA
ASSOCIAZIONE BELLUNESE VOLONTA RI SANGUE SEZIONE DI LIMANAVIA FIABANE 2
ASSOCIAZIONE DE MIO ONLUSVIA XX SETTEMBRE 106
ASSOCIAZIONE GENITORI SEMPREVIA PIANS 12
ASSOCIAZIONE PRO LOCO LIMANAVIA BAORCHE 28
ASSOCIAZIONE SOCIO CULTURALE GLI AMICI DI CESANAVIA CESANA 17
ASSOCIAZIONE VOLONTARI CROCE VERDE VAL BIOISVIA FOCOBON 11
CROCE BIANCA COLLE SANTA LUCIAVIA VILLAGRANDE N.44
CROCE BIANCA VAL FIORENTINAVIA SANTA FOSCA,12
FONDAZIONE PAPA LUCIANI DI CANALE D'AGORDO ONLUSPIAZZA PAPA LUCIANI 4
ASSOCIAZIONE SOCIO CULTURALE GLI AMICI DI CESANAVIA CESANA 17
ASSOCIAZIONE VOLONTARI CROCE VERDE VAL BIOISVIA FOCOBON 11
CROCE BIANCA COLLE SANTA LUCIAVIA VILLAGRANDE N.44
CROCE BIANCA VAL FIORENTINAVIA SANTA FOSCA,12
FONDAZIONE PAPA LUCIANI DI CANALE D'AGORDO ONLUSPIAZZA PAPA LUCIANI 4
MUSEO DELLA GRANDE GUERRA IN MARMOLADA ONLUSSTAZIONE MALGA CIAPELA
PRO LOCO CANALE D'AGORDOPIAZZA PAPA LUCIANI 4
PRO LOCO VAL FIORENTINAPIAZZA SAN LORENZO
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