Descrizione

Città rivierasca e capoluogo di provincia, di antica origine, con un'economia basata su attività agricole, industriali e terziarie. Una piccola percentuale dei leccesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, si distribuisce in aggregati urbani minori, di cui i più popolosi sono: Borgo Piave, Casalabate, Frigole, San Cataldo, Torre Rinalda, Villa Convento, Marangi, Masseria Marsello, Rosa Marina, Tempi Nuovi, Villaggio Adriatico e Villaggio Wojtila. Il territorio ha un profilo geometrico leggermente ondulato, con variazioni altimetriche appena accennate. L'abitato, dall'andamento plano-altimetrico pianeggiante, è interessato da una forte crescita edilizia. Nello stemma comunale, argenteo, concesso con Decreto del Capo del Governo, si raffigura una lupa nera nell'atto di passare davanti a un albero d'elce.

Città rivierasca e capoluogo di provincia, di antica origine, con un'economia basata su attività agricole, industriali e terziarie. Una piccola percentuale dei leccesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, si distribuisce in aggregati urbani minori, di cui i più popolosi sono: Borgo Piave, Casalabate, Frigole, San Cataldo, Torre Rinalda, Villa Convento, Marangi, Masseria Marsello, Rosa Marina, Tempi Nuovi, Villaggio Adriatico e Villaggio Wojtila. Il territorio ha un profilo geometrico leggermente ondulato, con variazioni altimetriche appena accennate. L'abitato, dall'andamento plano-altimetrico pianeggiante, è interessato da una forte crescita edilizia. Nello stemma comunale, argenteo, concesso con Decreto del Capo del Governo, si raffigura una lupa nera nell'atto di passare davanti a un albero d'elce.

Storia

È sorta sul luogo della messapica città di Sybar, la quale, con l'invasione della penisola salentina da parte degli iapigi, assunse il nome di LUPIAE, divenuto in seguito LUPPIA, LYPPIAE e LICCE, da cui si passò all'attuale. Conquistata dai romani, nel III secolo a.C., registrò il massimo splendore durante l'impero di Marco Aurelio. Dopo il declino di Roma si aprì alle invasioni barbariche, venendo occupata da unni, ostrogoti, saraceni, longobardi, greci, ungari e slavi. Passata, nel X secolo, sotto Bisanzio, registrò una ripresa con l'avvento dei normanni, che ne fecero una contea e la elevarono a capoluogo del Salento. Possedimento degli Altavilla, dei Brienne, di Manfredi di Svevia, degli Enghien, degli Orsini del Balzo, di Ferrante d'Aragona e dei Borbone, divenne capoluogo della Terra d'Otranto con Ferdinando I d'Aragona. Entrata quindi a far parte del regno di Napoli, ne seguì le vicende. Sede di un governo provvisorio, durante i moti risorgimentali del 1848, e di un comitato liberale, alla vigilia dell'unità d'Italia, partecipò alle successive vicende nazionali e internazionali. Del pregevole patrimonio storico-architettonico fanno parte: la zona archeologica di Rudiae, il teatro e l'anfiteatro romani, del II secolo d.C.; il duomo di Lecce, della metà del XII secolo, rifatto nel Seicento; il convento di S. Giovanni, con l'annessa chiesa di S. Nicolò e S. Cataldo, della seconda metà del 1100; la cinquecentesca basilica di Santa Croce; il convento dei celestini; il seminario vescovile; le chiese di S. Francesco, Santa Teresa e del Rosario; il castello angioino, della prima metà del XVI secolo; le torri di Belloloco e del Parco; numerosi palazzi e la cinta muraria, fatta costruire da Carlo V, cui è dedicato l'arco di trionfo, del Cinquecento.

È sorta sul luogo della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=MESSAPICA'>messapica</a> città di Sybar, la quale, con l'invasione della penisola salentina da parte degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=IAPIGI'>iapigi</a>, assunse il nome di LUPIAE, divenuto in seguito LUPPIA, LYPPIAE e LICCE, da cui si passò all'attuale. Conquistata dai romani, nel III secolo a.C., registrò il massimo splendore durante l'impero di Marco Aurelio. Dopo il declino di Roma si aprì alle invasioni barbariche, venendo occupata da unni, ostrogoti, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=SARACENI'>saraceni</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>, greci, ungari e slavi. Passata, nel X secolo, sotto Bisanzio, registrò una ripresa con l'avvento dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=NORMANNI'>normanni</a>, che ne fecero una contea e la elevarono a capoluogo del Salento. Possedimento degli Altavilla, dei Brienne, di Manfredi di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=SVEVIA'>Svevia</a>, degli Enghien, degli Orsini del Balzo, di Ferrante d'Aragona e dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=BORBONE'>Borbone</a>, divenne capoluogo della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=TERRADOTRANTO'>Terra d'Otranto</a> con Ferdinando I d'Aragona. Entrata quindi a far parte del regno di Napoli, ne seguì le vicende. Sede di un governo provvisorio, durante i moti risorgimentali del 1848, e di un comitato liberale, alla vigilia dell'unità d'Italia, partecipò alle successive vicende nazionali e internazionali. Del pregevole patrimonio storico-architettonico fanno parte: la zona archeologica di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=RUDIAE'>Rudiae</a>, il teatro e l'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=ANFITEATROROMANI'>anfiteatro romani</a>, del II secolo d.C.; il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=DUOMODILECCE'>duomo di Lecce</a>, della metà del XII secolo, rifatto nel Seicento; il convento di S. Giovanni, con l'annessa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=CHIESADISNICOLOESCATALDO'>chiesa di S. Nicolò e S. Cataldo</a>, della seconda metà del 1100; la cinquecentesca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=BASILICADISANTACROCE'>basilica di Santa Croce</a>; il convento dei celestini; il seminario vescovile; le chiese di S. Francesco, Santa Teresa e del Rosario; il castello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=ANGIOINO'>angioino</a>, della prima metà del XVI secolo; le torri di Belloloco e del Parco; numerosi palazzi e la cinta muraria, fatta costruire da Carlo V, cui è dedicato l'arco di trionfo, del Cinquecento.

Economia

È sede, tra l'altro, della Usl n. 1, del distretto scolastico n. 36 e dell'azienda autonoma di soggiorno e turismo. L'agricoltura, basata sulla produzione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, uve, olivo e frutta, in particolare agrumi, è integrata dall'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Sviluppata è l'industria metalmeccanica, affiancata da aziende che operano in svariati comparti. È presente il servizio bancario; una buona rete commerciale, attività radiotelevisive e di consulenza informatica, assicurazioni e fondi pensione arricchiscono il panorama del terziario. Tra le strutture sociali figurano asili nido e case di riposo. Vi sono scuole di ogni ordine e grado, comprese diverse facoltà universitarie. Altre strutture culturali sono rappresentate dalle biblioteche Innocenziana, provinciale “N. Bernardini”, “R. Caracciolo”, del centro di studi salentini e scientifica dell'ospedale specializzato “A. Galateo”, oltre che dal museo pinacoteca di arte francescana e dai musei provinciale “Sigismondo Castromediano”, delle tradizioni popolari delle cerrate, missionario cinese e di storia naturale. Notevole è la capacità ricettiva, offrendosi una vasta possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. È presente, ovviamente, il servizio ospedaliero.

È sede, tra l'altro, della Usl n. 1, del distretto scolastico n. 36 e dell'azienda autonoma di soggiorno e turismo. L'agricoltura, basata sulla produzione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, uve, olivo e frutta, in particolare agrumi, è integrata dall'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Sviluppata è l'industria metalmeccanica, affiancata da aziende che operano in svariati comparti. È presente il servizio bancario; una buona rete commerciale, attività radiotelevisive e di consulenza informatica, assicurazioni e fondi pensione arricchiscono il panorama del terziario. Tra le strutture sociali figurano asili nido e case di riposo. Vi sono scuole di ogni ordine e grado, comprese diverse facoltà universitarie. Altre strutture culturali sono rappresentate dalle biblioteche Innocenziana, provinciale “N. Bernardini”, “R. Caracciolo”, del centro di studi salentini e scientifica dell'ospedale specializzato “A. Galateo”, oltre che dal museo pinacoteca di arte francescana e dai musei provinciale “Sigismondo Castromediano”, delle tradizioni popolari delle cerrate, missionario cinese e di storia naturale. Notevole è la capacità ricettiva, offrendosi una vasta possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. È presente, ovviamente, il servizio ospedaliero.

Relazioni

Località balneare, registra un consistente movimento di turisti, attratti soprattutto dal teatro e dall'anfiteatro romani. Specialità gastronomiche locali sono: i “ciceri etria”, la “puccia”, “l'annulieddu a lu furnu” e il pane “purecasciu”; molto apprezzati sono anche l'amaro e il gran liquore S. Domenico. Tra gli eventi ricorrenti vanno citate: la mostra permanente di artigianato; la mostra mercato di antiquariato e modernariato, che si svolge un giorno al mese per tutto l'anno, tranne che in agosto; la mostra d'arte “Immagini degli dei” (presso la fondazione Memmo), per tutto gennaio, febbraio e marzo; la fiera di S. Lazzaro, il sabato delle Palme; la manifestazione “Lecce cortili aperti” (alcuni palazzi del centro storico aprono i portoni per far visitare i loro cortili), il 25 maggio; la mostra di micologia e la fiera di Santa Lucia, a dicembre; la fiera del giocattolo, dal 7 dicembre al 6 gennaio. Il Patrono, Sant'Oronzo, si celebra il 26 agosto. Ha dato i natali a Tito Schipa.

Località balneare, registra un consistente movimento di turisti, attratti soprattutto dal teatro e dall'anfiteatro romani. Specialità gastronomiche locali sono: i “ciceri etria”, la “puccia”, “l'annulieddu a lu furnu” e il pane “purecasciu”; molto apprezzati sono anche l'amaro e il gran liquore S. Domenico. Tra gli eventi ricorrenti vanno citate: la mostra permanente di artigianato; la mostra mercato di antiquariato e modernariato, che si svolge un giorno al mese per tutto l'anno, tranne che in agosto; la mostra d'arte “Immagini degli dei” (presso la fondazione Memmo), per tutto gennaio, febbraio e marzo; la fiera di S. Lazzaro, il sabato delle Palme; la manifestazione “Lecce cortili aperti” (alcuni palazzi del centro storico aprono i portoni per far visitare i loro cortili), il 25 maggio; la mostra di micologia e la fiera di Santa Lucia, a dicembre; la fiera del giocattolo, dal 7 dicembre al 6 gennaio. Il Patrono, Sant'Oronzo, si celebra il 26 agosto. Ha dato i natali a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=TITOSCHIPA'>Tito Schipa</a>.

Località

Borgo Piave, Casalabate, Complesso Rieducazione Minorile, Frigole, Frigole Mare, Marangi, Masseria Olmo, Mezzagrande, Rosa Marina, San Cataldo, San Ligorio, Torre Rinalda, Torricella, Villa Convento, Villaggio Dario, Zona Canuta

Borgo Piave, Casalabate, Complesso Rieducazione Minorile, Frigole, Frigole Mare, Marangi, Masseria Olmo, Mezzagrande, Rosa Marina, San Cataldo, San Ligorio, Torre Rinalda, Torricella, Villa Convento, Villaggio Dario, Zona Canuta

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Lecce rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.