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Descrizione

Piccola comunità di montagna di impianto medievale, le cui origini più remote risalgono con tutta probabilità alla preistoria. L’attività economica locale si fonda soprattutto sui settori primario e secondario, anche se si segnala una certa apertura verso il turismo. La comunità dei lardaresi, che è numericamente parlando una delle più piccole della provincia, lascia registrare un indice di vecchiaia particolarmente elevato; sono pochissime le famiglie che risiedono in case sparse sul territorio, tutte le altre sono concentrate nel capoluogo comunale. Del comune fa parte l’isola amministrativa Monte Corona, interclusa tra Roncone e Daone. Il territorio possiede un profilo geometrico caratterizzato da variazioni molto accentuate, con una discrepanza fra valori minimi e massimi di altitudine che arriva quasi ai 2.000 metri: partendo da 650 m sul livello del mare, infatti, si raggiungono i 2.507 di Monte Corona. Il solo abitato, invece, grazie alle sue ridotte dimensioni e al lieve pendio su cui sorge, gode di un profilo meno frastagliato e più regolare: con le sue tipiche dimore con bei portali, si allunga fra la strada statale nuova e quella vecchia, già via “imperiale”. È comunque in atto un’espansione edilizia che potrebbe apportare mutamenti in questo assetto urbanistico.

Storia

È comune autonomo dal 1957, mentre in precedenza era stata aggregata a Roncone. L’etimologia del toponimo è oggetto di numerose ipotesi. Certa è la presenza del suffisso -ĀRIUS, mentre la prima parte potrebbe derivare da “lardaro”, ‘roccia sdrucciolevole’, o dall’aggettivo latino ARIDUS. Meno accreditata la possibile derivazione da un personale antico LARDARIUS. La prima attestazione, del 1221, è “de Lardaro”, successivamente “Lardarii” e “in villa Larderi”. Probabilmente sul dosso di Abelano si trovava un castelliere di origine preistorica ma la storia della comunità è legata alle più recenti fortificazioni austriache, edificate fra la prima e la seconda guerra di indipendenza per limitare le iniziative e le mire dell’esercito italiano. Questo “Sbarramento fortificato” era costituito da forti sia nel fondovalle che sui rilievi e fu utilizzato anche durante il primo conflitto mondiale. Era collegato da gallerie e munito di campi minati e trincee. La chiesa di S. Michele Arcangelo è di origine medievale ed è stata ricostruita nel XVIII secolo; ospita un portale ed è affiancata da un campanile a torre. Il Forte Larino è l’unica struttura fortificata ad essersi conservata in condizioni discrete.

Economia

Grazie alla buona predisposizione del territorio, è ancora praticata l’agricoltura nel settore orticolo e ancora più ampiamente praticato è l’allevamento, soprattutto di bovini, suini, caprini e avicoli. Il settore industriale lascia registrare un maggiore sviluppo nei comparti della pesca e piscicoltura, del legno, della metallurgia e dell’edilizia, quest’ultimo legato probabilmente alla espansione edilizia in atto sul territorio. La rete commerciale e dei servizi è modesta ed è assente anche il servizio bancario. Per quanto concerne l’istruzione, sia primaria che secondaria, è necessario spostarsi nei centri vicini essendo assenti anche le scuole elementari e medie. Assenti anche strutture culturali, sportive, sanitarie, mentre si segnala la presenza di alcune strutture per la ristorazione che, insieme alla sfruttamento delle cosiddette seconde case, testimonia la recente apertura al turismo.

Relazioni

La popolazione locale si sposta nei centri vicini prevalentemente per accedere a strutture e servizi non presenti sul posto. La ragione principale per cui invece visitatori esterni arrivano in questa zona è il turismo, vista la bellezza dei luoghi. Vi si ritrova un tipico paesaggio giudicario, anche nell’architettura dell’abitato. È ancora possibile visitare alcune delle fortificazioni che sono state utilizzate fra Ottocento e Novecento, anche se molte di queste sono ridotte in ruderi. A 1.054 metri di altitudine si trovano i resti del Forte Cariola, che nel 1910, per ragioni strategiche, fu costruito in modo da godere di un ampio panorama, per altro molto bello. Oltre alla festa patronale ritroviamo anche la Festa del Villeggiante, che si tiene il 16 agosto, e la Sagra della Madonna del Rosario, il 7 ottobre. Non si registrano altre feste religiose o manifestazioni folcloristiche o altri eventi ricorrenti particolarmente degni di nota, in grado di richiamare visitatori dai comuni vicini. Il Patrono S. Michele si festeggia il 29 settembre.

Località

Monte Corona

INFO
  • Popolazione 228
  • Lat 45° 58' 13,58'' 45.97043889
  • Long 10° 39' 42,42'' 10.66178333
  • CAP 38080
  • Prefisso 0465
  • Codice ISTAT 022100
  • Codice Catasto E452
  • Altitudine slm 732 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: nessun limite
    F/3533
  • Superficie 10.74 Km2
  • Densità 21,23 ab/Km2
  • Sismicità Zona 3
  • Alba 05:10
  • Tramonto 19:18
Contatti
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ODV
NomeIndirizzo
ASILO INFANTILE PARROCCHIALE DI DAONEVIA DANTE 55
ASSOCIAZIONE AMICI DELLA SCUOLA MATERNA CARISOLOVIA TRENTO 4
ASSOCIAZIONE FULVIO CIMAROLLI ONLUSVIA TITO MINNITI 37
BANDA COMUNALE DI CADERZONE TERMEVIA REGINA ELENA 45
CORPO DEI VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI DEL COMUNE DI BONDONEFRAZ BAITONI ? VIA LAGO 22
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PRO LOCO DI CARISOLOVIA CAMPIGLIO 9/A
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