itala

Descrizione

Comune di montagna, di antica origine, che accanto alle tradizionali attività silvo-pastorali ha sviluppato il tessuto industriale e le potenzialità di centro turistico estivo e invernale. I lanzesi, che presentano un indice di vecchiaia molto elevato, sono concentrati nel capoluogo comunale. Il territorio si distende sul displuvio tra i laghi di Como e di Lugano, su un vasto altopiano ricco di prati e punteggiato di boschi di castagni e faggi; disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche notevoli, che vanno da un minimo di 702 metri sul livello del mare a un massimo di 1.302 metri. L'abitato, che presenta un andamento plano-altimetrico tipico montano, mostra segni evidenti di espansione edilizia, che ha determinato il moltiplicarsi di ville e alberghi accanto alle più antiche e caratteristiche costruzioni. Nello stemma municipale, partito d'argento e di rosso e concesso con Regio Decreto, si raffigura un ferro d'alabarda che attraversa la linea di partizione.

Storia

La sua storia è inscindibile da quella di Scària: la prima testimonianza della presenza di gruppi umani nella zona si data all'età preistorica e consiste in numerosi massi e rocce la cui superficie è incavata da fossette tondeggianti di cui sfugge la funzione d'uso. Al II-III secolo d.C. si datano due massi avelli (tombe a inumazione, tipiche del comasco, ricavate direttamente nella roccia e chiuse da un coperchio in pietra a doppio spiovente) rinvenuti a Scària, che hanno restituito un ricco corredo di frammenti ceramici e monete. Durante il Medioevo Scària fece parte del feudo di Campione, che dipendeva dal monastero di Sant'Ambrogio di Milano. Durante la decennale guerra che agli inizi del XII secolo oppose Como a Milano (1117-1128) insieme a Scària parteggiò per il capoluogo lariano. Nel 1416 divennero proprietà dei Rusca in conflitto con i Vittani. Intorno alla metà del XVI secolo un architetto di Scària, Domenico Lallio, dovette inter cedere presso Ferdinando Gonzaga, governatore di Milano, in una controversia provocata dalle continue angherie di Franchino Rusca. Alla fine del XVI secolo i due borghi passarono alla famiglia Marliani e agli inizi del 1700 ai Riva Andreotti. Nel 1848 vi si recò più volte Giuseppe Mazzini per organizzare l'insurrezione che finì con l'arresto e la fucilazione di Andrea Brenta. Scària ha dato i natali a numerosi architetti, scultori e pittori della scuola intelvese (Spazi, Nova, Ceresola, Carloni, De Allio) della cui attività resta traccia negli edifici e nelle chiese dei due abitati. La parrocchiale, dedicata a San Siro, è di origini romaniche: della struttura originaria resta solo il campanile mentre l'abside poligonale risale al XV secolo. Le decorazioni interne così come le acquasantiere e il tabernacolo si datano al XVI secolo. Alla scuola dei maestri intelvesi si deve il santuario della Madonna di Loreto, preceduto da un portico affrescato da Carlo Carloni.

Economia

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, è sede dei carabinieri e della guardia di finanza. Alle risorse tradizionali (allevamento di bovini, ovini, caprini, equini e avicoli) e alla piccola industria edile, alimentare e estrattiva, si è affiancato e sostituito il turismo, che si avvale di una struttura ricettiva articolata che conta, oltre al servizio di ristorazione e di soggiorno, impianti sportivi (tra cui un campo da golf a nove buche) e impianti di risalita ai campi da sci. Il terziario comprende una rete commerciale sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione e il servizio bancario. L'offerta dei servizi pubblici è commisurata alle sue dimensioni: si registra, infatti, la presenza di una casa di riposo e della biblioteca. Le strutture scolastiche assicurano la sola istruzione primaria e quelle sanitarie comprendono, oltre al servizio farmaceutico, una clinica.

Relazioni

È una meta turistica rinomata, frequentata sia nella stagione estiva che in quella invernale; la posizione che occupa nella valle d'Intelvi ne fa un punto panoramico privilegiato verso il lago di Lugano e la Valsolda e garantisce la possibilità di gite a piedi sulle alture circostanti. Offre poche opportunità lavorative e, nonostante la sua vocazione turistica, non vive rapporti particolarmente intensi con i comuni limitrofi, ai quali tuttavia si rivolge per l'istruzione, il lavoro e i servizi non disponibili sul posto. La festa del Patrono, San Siro, si celebra il 9 dicembre.

Località

INFO
  • Popolazione 1.447
  • Lat 45° 58' 47,35'' 45.97981944
  • Long 9° 1' 12,68'' 9.02018889
  • CAP 22024
  • Prefisso 031
  • Codice ISTAT 013122
  • Codice Catasto E444
  • Altitudine slm 907 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: nessun limite
    F/3358
  • Superficie 10 Km2
  • Densità 144,70 ab/Km2
  • Sismicità Zona 4
  • Alba 04:41
  • Tramonto 20:01
Contatti
  • single-03
  • navigation
  • navigation ()
  • globe
  • badge-13
ODV
NomeIndirizzo
ASS. DI PUBBLICA ASS. E PRONTO SOCCORSO SOS ASSOCIAZIONE VOLONTARIAPIAZZA LANFRANCONI 10
COMPAGNIA GIUBBE VERDI LOMBARDIA ODVVIA PARAVISO
COMPAGNIA GIUBBE VERDI LOMBARDIA ODVVIA PARAVISO
News