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Descrizione

Comune di montagna, di origine medioevale, che ha preso coscienza della propria vocazione turistica, il cui apporto economico si sta gradualmente affiancando alle tradizionali attività silvo-pastorali e a un tessuto industriale di modeste dimensioni. I gravedonesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente superiore alla media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale. Il territorio, che occupa la conoide alluvionale (accumulo di depositi a forma conica) che si allarga allo sbocco della valle del Liro, disegna un profilo geometrico irregolare, con notevoli variazioni altimetriche. L'abitato, adagiato in una pittoresca insenatura, gode di una splendida vista sul lago, sul monte Legnone e sulla Valtellina; dominato dal Sasso del Castello, un roccione a strapiombo sul lago, punteggia l'ampia conoide con le sue abitazioni duecentesche, rinascimentali e barocche che si affacciano su strette e ripide stradine. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, spiccano tre croci greche di colore rosso.

Storia

Il toponimo deriva da "gravatona" accrescitivo di "grava", 'area ghiaiosa, cono detritico', di origine prelatina, in considerazione del fatto che i primi insediamenti sorsero a settentrione dei depositi alluvionali formati dallo sbocco del Liro nel lago. In epoca romana fu certamente il centro di un PAGUS (distretto che comprendeva diversi VICI) che ricalcava la circoscrizione territoriale del CONCILIUM preromano. Nel V secolo d.C., con la diffusione del cristianesimo, il pago romano divenne sede di una pieve battesimale, che si sovrappose all'area sacra pagana. In epoca comunale sulla rocca sorse un borgo fortificato, demolito nel XIV secolo nel corso delle lotte che opposero le fazioni locali. Nel tentativo di raggiungere l'autonomia prese parte alla guerra che intercorse agli inizi del XII secolo tra Como e Milano. Dopo la pace di Costanza, che pose fine alla lotta tra i comuni lombardi e Federico Barbarossa, ebbe i suoi consoli e coniò una moneta propria. Nella prima metà del XIV secolo passò sotto la signoria dei Visconti: divenne sede di un vicario ducale ed emanò Statuti propri. Nella seconda metà del XVI secolo, dopo aver subito per circa un decennio il dominio di Gian Giacomo de' Medici, divenne parte dei possedimenti del cardinale comasco Tolomeo Gellio, che assunse il titolo di conte delle Tre Pievi (una era, appunto, la pieve di Gravedona). Sull'edificio battesimale paleocristiano fu ricostruita, nel XII secolo, la chiesa di Santa Maria del Tiglio, che al suo interno conserva tracce di un mosaico pavimentale del V secolo d.C.; l'edificio, realizzato con grande profusione di marmi bianchi e neri, è una delle testimonianze più mature dell'arte comacina, arricchita dalle esperienze dell'arte e dell'architettura delle regioni nord-europee. La parrocchiale di San Vincenzo è stata ricostruita secondo canoni architettonici sei-settecenteschi sulle fondamenta di un precedente edificio romanico. In posizione panoramica s'innalza palazzo Gallio, fatto costruire dal Cardinale Tolomeo nel XVI secolo.

Economia

Ospita la sede della Comunità montana. La fertilità del terreno e il clima particolarmente mite hanno favorito lo sviluppo delle attività silvo-pastorali: vi prosperano la produzione di cereali, uva e frutta e l'allevamento di bovini, ovini, caprini, suini, avicoli ed equini. Il settore industriale si articola in diverse piccole industrie operanti nei comparti estrattivo, lattiero-caseario, metalmeccanico, edile, del legno, della produzione e distribuzione di energia elettrica e della realizzazione di apparecchi di misurazione. Notevolmente sviluppato è pure il turismo, soprattutto estivo. È presente il servizio bancario, cui si affianca una rete commerciale di dimensioni sufficienti a soddisfare le esigenze della popolazione. Si registra la presenza della biblioteca e di una casa di riposo. Le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle classi dell'obbligo e del liceo linguistico e quelle ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Il servizio sanitario è garantito dalla presenza di un ospedale.

Relazioni

Le splendide vedute paesaggistiche e il clima (mite d'inverno e mitigato da brezze in estate), unitamente alla presenza del presidio ospedaliero e all'offerta di opportunità lavorative, rendono particolarmente intensi i rapporti con i centri limitrofi. Speciali eventi ricorrenti sono la fiera di Santa Maria Maddalena, a luglio, e la fiera di San Giusmeo, a settembre. La festa del Patrono, S. Vincenzo, si celebra il 22 gennaio.

Località

Lago di Como, Naro, Negrana, Segna, Traversa, Travisa

INFO
  • Popolazione 0
  • Lat 46° 8' 50,42'' 46.14733889
  • Long 9° 18' 4,72'' 9.30131111
  • CAP 22015
  • Prefisso 0344
  • Codice ISTAT 013112
  • Codice Catasto E151
  • Altitudine slm 201 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2355
  • Superficie 6.23 Km2
  • Densità 0,00 ab/Km2
  • Sismicità Zona
  • Alba 04:35
  • Tramonto 20:10
Contatti
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NomeIndirizzo
ASSOCIAZIONE ALTO LARIO CUOREC/ OSPEDALE DI GRAVEDONA SNC
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ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUEVIA PELASCINI 3
CORPO FILARMONICO GRAVEDONESEPIAZZA PRA CASTELLO 2
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L'ASILO INFANTILE DI GRAVEDONAVIA REGINA PONENTE 13
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