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Descrizione

Comune di pianura, di origine medievale, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato un modesto tessuto industriale. I ghislarenghesi, il cui indice di vecchiaia è particolarmente elevato, vivono quasi tutti nel capoluogo comunale; solo pochissimi si distribuiscono in case sparse. La sua posizione geografica di pianura determina un profilo geometrico del territorio comunale con lievi variazioni altimetriche. L’abitato si estende ai due lati della provinciale ed è collegato ad est con Carpignano Sesia da una strada che valica il fiume con un lungo ponte.

Storia

Il toponimo deriva probabilmente dall’antroponimo germanico “Gislarius”, costruito col suffisso -ING esprimente rapporto di appartenenza. Dalla chiesa di Vercelli nel XIII secolo il feudo passò nel 1335 ai Visconti e nel 1404, dopo le vessazioni delle truppe di Facino Cane, si sottomise ai Savoia. Nel 1513 l’imperatore Massimiliano I la assegnò, nel contado di Gattinara, a Mercurino Arborio di Gattinara. Già nel XIV secolo si ha memoria di un castello, circondato da un fossato: nel Seicento e Settecento doveva essere inserito in un sistema di fortificazioni a pianta rettangolare con torri, di cui una munita di ponte levatoio, erette su un terreno in leggera salita. All’interno delle mura di cinta, delle quali restano brevi tratti, esistevano il palazzo marchionale, la chiesa parrocchiale ampliata nel XVII secolo, il campanile e l’area cimiteriale. Purtroppo l’intero complesso, di notevole rilievo storico, versa in una situazione di grave degrado ed è stato più volte manomesso da interventi urbanistici che ne hanno alterato profondamente la struttura. Degne di nota sono anche: la casa dei Bordonale, con affreschi tre-quattrocenteschi sulla facciata; la parrocchiale di Santa Maria, che già nel XIII secolo era patronato delle benedettine di Lenta; la chiesa dell’Immacolata Concezione e, infine, l’oratorio di San Giacomo Apostolo, che conserva all’interno un pregevole affresco cinquecentesco.

Economia

È sede di Pro Loco. Nel quadro economico locale la produzione agricola si concentra maggiormente sulla coltivazione di riso, foraggi e alberi da frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti tessile, edile, meccanico, delle confezioni, delle calzature, del legno, della fabbricazioni di articoli in gomma e in plastica, dei mobili e della produzione di macchine per l’agricoltura. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva è appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità. Mancano strutture sociali per l’assistenza agli anziani e all’infanzia; le scuole presenti garantiscono l’istruzione materna ed elementare. Non si registrano, inoltre, strutture atte ad assicurare la conservazione del patrimonio storico e artistico come musei, biblioteche, pinacoteche, ecc. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Nonostante la vicinanza al fiume Sesia, uno dei più amati d’Europa, che permette il contatto diretto con la natura e la pratica di diversi sport, quali canoa, kayak, torrentismo, rafting, nonché di divertirsi con la pesca sportiva (una delle tradizioni più radicate che trova la sua massima espressione nel metodo antichissimo della “moschetta valsesiana”, dalla cui evoluzione ha preso origine l’attuale tecnica moderna, oggi praticata in tutto il mondo) non è stata ancora adeguatamente valorizzata e sfruttata ai fini di uno sviluppo del turismo. Scarso è l’afflusso dall’esterno nel mondo del lavoro, dato che il suo sviluppo economico non è tale da consentire neppure l’impiego di tutta la manodopera locale costretta, pertanto, a raggiungere le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono per usufruire dei servizi non disponibili sul posto, oltre che per motivi di studio. Non vi si svolgono significative manifestazioni tradizionali, culturali o ricreative, che potrebbero allietare la comunità e richiamare, periodicamente, numerosi visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, San Felice, si celebra la prima domenica di settembre. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ghislarengo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 887
  • Lat 45° 31' 38,97'' 45.52749167
  • Long 8° 23' 11,44'' 8.38651111
  • CAP 13030
  • Prefisso 0161
  • Codice ISTAT 002062
  • Codice Catasto E007
  • Altitudine slm 206 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2572
  • Superficie 12.52 Km2
  • Densità 70,85 ab/Km2
  • Sismicità Zona 4
  • Alba 04:58
  • Tramonto 19:47
Contatti
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