Descrizione

Comune collinare, che affonda le sue origini nella preistoria; ha un’economia fondata sull’agricoltura, affiancata da una modesta attività industriale. La totalità dei gergeesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vive nel capoluogo comunale. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 210 a un massimo di 702 metri sul livello del mare. L’abitato, caratterizzato da antiche case in pietra a vista, si sviluppa in un’ampia valle terrazzata; il suo andamento plano-altimetrico è tipico collinare.

Comune collinare, che affonda le sue origini nella preistoria; ha un’economia fondata sull’agricoltura, affiancata da una modesta attività industriale. La totalità dei gergeesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vive nel capoluogo comunale. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 210 a un massimo di 702 metri sul livello del mare. L’abitato, caratterizzato da antiche case in pietra a vista, si sviluppa in un’ampia valle terrazzata; il suo andamento plano-altimetrico è tipico collinare.

Storia

Il toponimo, in dialetto “Grešéi”, è di origine incerta, ma probabilmente prelatina. Secondo gli antichi studiosi la denominazione era da attribuire alla voce fenicia “Ger”, ‘dimora, pellegrinazione, straniera gente’. Abitata dai sardi primitivi, in epoca medievale fu compresa nella curatoria della Barbagia di Siurgius, nel Giudicato di Cagliari. Successivamente venne conquistata dagli Aragonesi, i quali, nel 1350, la concessero in feudo a Berengario Carroz. Nei secoli successivi fu incorporata nel ducato di Mandas e ceduta alle famiglie dei De Silva e dei Tellez Giron d’Alcantara. Nel 1839, con l’abolizione del sistema feudale, fu riscattata al demanio. Tra i monumenti di maggior pregio figura la splendida parrocchiale intitolata a San Vito. Eretta nel XVI secolo, rappresenta un piccolo museo per via delle pregevoli opere d’arte che conserva al suo interno: decorazioni del XVIII secolo, pitture del Cinquecento della scuola di Stampace, il retablo della Madonna del Libro, l’Adorazione dei Magi, numerose sculture del XVI e XVIII secolo e interessanti gruppi lignei. Degni di nota sono anche i resti di una tomba dei giganti e i nuraghi Iriu e Aureddus.

Il toponimo, in dialetto “Grešéi”, è di origine incerta, ma probabilmente prelatina. Secondo gli antichi studiosi la denominazione era da attribuire alla voce <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=FENICIA'>fenicia</a> “Ger”, ‘dimora, pellegrinazione, straniera gente’. Abitata dai sardi primitivi, in epoca medievale fu compresa nella <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=BARBAGIA'>Barbagia</a> di Siurgius, nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATO'>Giudicato</a> di Cagliari. Successivamente venne conquistata dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESI'>Aragonesi</a>, i quali, nel 1350, la concessero in feudo a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=BERENGARIOCARROZ'>Berengario Carroz</a>. Nei secoli successivi fu incorporata nel ducato di Mandas e ceduta alle famiglie dei De Silva e dei Tellez Giron d’Alcantara. Nel 1839, con l’abolizione del sistema feudale, fu riscattata al demanio. Tra i monumenti di maggior pregio figura la splendida parrocchiale intitolata a San Vito. Eretta nel XVI secolo, rappresenta un piccolo museo per via delle pregevoli opere d’arte che conserva al suo interno: decorazioni del XVIII secolo, pitture del Cinquecento della scuola di Stampace, il retablo della Madonna del Libro, l’Adorazione dei Magi, numerose sculture del XVI e XVIII secolo e interessanti gruppi lignei. Degni di nota sono anche i resti di una <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=TOMBADEIGIGANTI'>tomba dei giganti</a> e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHI'>nuraghi</a> Iriu e Aureddus.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Nel quadro economico locale il settore primario costituisce ancora un’importante risorsa: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi, ulivi, agrumeti, viti e altri alberi da frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini ed equini. Il settore industriale è costituito da un discreto numero di aziende che operano nei comparti della produzione di mangimi, alimentare, dei materiali da costruzione ed edile. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle classi materne, elementari e medie; per l’arricchimento culturale si segnala la presenza della biblioteca civica. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Nel quadro economico locale il settore primario costituisce ancora un’importante risorsa: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi, ulivi, agrumeti, viti e altri alberi da frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini ed equini. Il settore industriale è costituito da un discreto numero di aziende che operano nei comparti della produzione di mangimi, alimentare, dei materiali da costruzione ed edile. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle classi materne, elementari e medie; per l’arricchimento culturale si segnala la presenza della biblioteca civica. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più frequentate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere della salubrità dell’aria, di un incontaminato ambiente naturale nonché di effettuare escursioni nei dintorni e raggiungere, oltre che il vicino lago Mulargia, anche interessanti siti archeologici. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra gli appuntamenti ricorrenti in grado di richiamare visitatori dai dintorni si segnalano: la festa di San Biagio, il 3 febbraio; la fiera del bestiame e la festa di Santa Greca, entrambe a maggio; la festa di Maria Vergine Assunta, il 15 agosto; la festa di San Salvatore, l’11 settembre. La festa del Patrono, San Vito, si celebra il 15 giugno.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più frequentate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere della salubrità dell’aria, di un incontaminato ambiente naturale nonché di effettuare escursioni nei dintorni e raggiungere, oltre che il vicino lago Mulargia, anche interessanti siti archeologici. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra gli appuntamenti ricorrenti in grado di richiamare visitatori dai dintorni si segnalano: la festa di San Biagio, il 3 febbraio; la fiera del bestiame e la festa di Santa Greca, entrambe a maggio; la festa di Maria Vergine Assunta, il 15 agosto; la festa di San Salvatore, l’11 settembre. La festa del Patrono, San Vito, si celebra il 15 giugno.

Località