Descrizione

Centro montano, cui è stato concesso titolo di città con Regio Decreto. Di antiche origini, ha una economia che si basa sull’agricoltura, sull’industria e sul turismo. I garessini, con un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, risiedono oltre che nel capoluogo comunale, in varie località, aggregati urbani minori e case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 2.144 metri del monte Antoroto. L’abitato, interessato da espansione edilizia, sorge in un’ampia conca i cui fianchi si ammantano di folti castagneti. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, è costituito da fasce dorate alternate a fasce nere.

Centro montano, cui è stato concesso titolo di città con Regio Decreto. Di antiche origini, ha una economia che si basa sull’agricoltura, sull’industria e sul turismo. I garessini, con un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, risiedono oltre che nel capoluogo comunale, in varie località, aggregati urbani minori e case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 2.144 metri del monte Antoroto. L’abitato, interessato da espansione edilizia, sorge in un’ampia conca i cui fianchi si ammantano di folti castagneti. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, è costituito da fasce dorate alternate a fasce nere.

Storia

Abitata fin da tempi remoti, fu poi colonizzata dai romani. Il toponimo, più che dal personale germanico Agarizzo, pare derivi dal gentilizio latino GARRIUS, da cui l’aggettivo GARRICIUS, che alcuni però riportano al latino GARRICA, ‘terra incolta, coperta di sterpaglie’. Occupata dai saraceni, nel X secolo, appartenne ai marchesi di Ceva, i quali, proprio grazie all’aiuto dei garessini, riuscirono a sconfiggere gli Angiò a Roccavione. Ceduta ad Asti sul finire del 1200, passò in seguito sotto diversi dominatori, tra cui gli Orleans, i Visconti, gli Sforza, Carlo V e infine i Savoia, venendo a lungo travagliata da guerre e pestilenze. Da alleata dei francesi nella lotta contro gli spagnoli che, nella prima metà del XVI secolo, la invasero furiosamente, divenne loro nemica, negli anni a cavallo della rivoluzione francese e dell’impero napoleonico. Posta tra la Francia, la Liguria e le terre sabaude, fu luogo di soggiorno degli eserciti rivoluzionari e di quello austro-piemontese. Meta estiva preferita dei reali di Casa Savoia, diede un grande contributo alla costruzione dell’Italia. Tra i monumenti spiccano: la settecentesca parrocchiale dell’Assunta; la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria; quella della confraternita di San Giovanni, del XVI secolo; il santuario di Nostra Signora delle Grazie di Valsorda; la certosa e il castello di Casotto, del 1700, trasformato in reggia dai re Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II. Interessanti sono anche i resti delle mura e del castello medievali.

Abitata fin da tempi remoti, fu poi colonizzata dai romani. Il toponimo, più che dal personale germanico Agarizzo, pare derivi dal gentilizio latino GARRIUS, da cui l’aggettivo GARRICIUS, che alcuni però riportano al latino GARRICA, ‘terra incolta, coperta di sterpaglie’. Occupata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SARACENI'>saraceni</a>, nel X secolo, appartenne ai marchesi di Ceva, i quali, proprio grazie all’aiuto dei garessini, riuscirono a sconfiggere gli Angiò a Roccavione. Ceduta ad Asti sul finire del 1200, passò in seguito sotto diversi dominatori, tra cui gli Orleans, i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SFORZA'>Sforza</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CARLOV'>Carlo V</a> e infine i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>, venendo a lungo travagliata da guerre e pestilenze. Da alleata dei francesi nella lotta contro gli spagnoli che, nella prima metà del XVI secolo, la invasero furiosamente, divenne loro nemica, negli anni a cavallo della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=RIVOLUZIONEFRANCESE'>rivoluzione francese</a> e dell’impero napoleonico. Posta tra la Francia, la Liguria e le terre sabaude, fu luogo di soggiorno degli eserciti rivoluzionari e di quello austro-piemontese. Meta estiva preferita dei reali di Casa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>, diede un grande contributo alla costruzione dell’Italia. Tra i monumenti spiccano: la settecentesca parrocchiale dell’Assunta; la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria; quella della confraternita di San Giovanni, del XVI secolo; il santuario di Nostra Signora delle Grazie di Valsorda; la certosa e il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CASTELLODICASOTTO'>castello di Casotto</a>, del 1700, trasformato in reggia dai re Carlo Alberto e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=VITTORIOEMANUELEII'>Vittorio Emanuele II</a>. Interessanti sono anche i resti delle mura e del castello medievali.

Economia

È sede della Comunità montana, di Pro Loco, di carabinieri e guardia di finanza, dell’ufficio informazioni e accoglienza turistica nonché del corpo forestale. Si producono foraggi, cereali, frumento, patate, foraggi, uva, castagne e altra frutta; parte della popolazione si dedica anche alla silvicoltura e all’allevamento di bovini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è rappresentato da aziende che operano nei comparti alimentare, edile, farmaceutico, meccanico, metallurgico, delle bevande, delle confezioni, del vetro e dei suoi prodotti, della lavorazione del legno, dell’estrazione e lavorazione della pietra, della fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli, oltre che della produzione e distribuzione di energia elettrica. È presente il servizio bancario; una sufficiente rete distributiva, assicurazioni e agenzie immobiliari arricchiscono il panorama del terziario. Tra i servizi pubblici particolari si annoverano i vigili del fuoco. Le scuole locali assicurano l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca civica, del museo civico geo-speleologico, di pinacoteche e mostre d’arte. Le strutture ricettive offrono un’ampia possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario sul posto è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrvove.

È sede della Comunità montana, di Pro Loco, di carabinieri e guardia di finanza, dell’ufficio informazioni e accoglienza turistica nonché del corpo forestale. Si producono foraggi, cereali, frumento, patate, foraggi, uva, castagne e altra frutta; parte della popolazione si dedica anche alla silvicoltura e all’allevamento di bovini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è rappresentato da aziende che operano nei comparti alimentare, edile, farmaceutico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICO'>meccanico</a>, metallurgico, delle bevande, delle confezioni, del vetro e dei suoi prodotti, della lavorazione del legno, dell’estrazione e lavorazione della pietra, della fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli, oltre che della produzione e distribuzione di energia elettrica. È presente il servizio bancario; una sufficiente rete distributiva, assicurazioni e agenzie immobiliari arricchiscono il panorama del terziario. Tra i servizi pubblici particolari si annoverano i vigili del fuoco. Le scuole locali assicurano l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca civica, del museo civico geo-speleologico, di pinacoteche e mostre d’arte. Le strutture ricettive offrono un’ampia possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario sul posto è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrvove.

Relazioni

Stazione termale nota per le fonti oligominerali di San Bernardo, registra un consistente movimento di turisti: punto di partenza di molti sentieri montani che permettono di raggiungere i rifugi in alta montagna, è meta di tanti appassionati di trekking, arrampicate, mountain-bike ed escursionismo, oltre che di sciatori, che possono divertirsi sulle piste di Colle di Casotto. Frequentata pure per lavoro, richiama visitatori anche in occasione di alcuni eventi ricorrenti, quali: il “Mortorio”, antica rievocazione scenica della deposizione del corpo di Cristo dalla croce, cui partecipa tutta la comunità, il venerdì Santo; la “Carrera saracina”, corsa folcloristica-competitiva di carretti privi di motore per la discesa del borgo e sfilata allegorica con i costumi delle borgate, ad agosto; “Mestieranda”, fiera dei vecchi mestieri, accompagnata da una polentata a base di farina di grano saraceno, e la Garessio-Colle di San Bernardo (prova di velocità in salita per automobili omologate C. S. A. I., valida per il campionato italiano), a settembre; la sagra della castagna garessina, a ottobre; la “Fiera di dicembre”, il 20 dicembre. Il Patrono, San Rocco, si festeggia il 16 agosto. Dal 1974 è gemellata con Barjols (Francia).

Stazione termale nota per le fonti oligominerali di San Bernardo, registra un consistente movimento di turisti: punto di partenza di molti sentieri montani che permettono di raggiungere i rifugi in alta montagna, è meta di tanti appassionati di trekking, arrampicate, mountain-bike ed escursionismo, oltre che di sciatori, che possono divertirsi sulle piste di Colle di Casotto. Frequentata pure per lavoro, richiama visitatori anche in occasione di alcuni eventi ricorrenti, quali: il “Mortorio”, antica rievocazione scenica della deposizione del corpo di Cristo dalla croce, cui partecipa tutta la comunità, il venerdì Santo; la “Carrera saracina”, corsa folcloristica-competitiva di carretti privi di motore per la discesa del borgo e sfilata allegorica con i costumi delle borgate, ad agosto; “Mestieranda”, fiera dei vecchi mestieri, accompagnata da una polentata a base di farina di grano <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SARACENO'>saraceno</a>, e la Garessio-Colle di San Bernardo (prova di velocità in salita per automobili omologate C. S. A. I., valida per il campionato italiano), a settembre; la sagra della castagna garessina, a ottobre; la “Fiera di dicembre”, il 20 dicembre. Il Patrono, San Rocco, si festeggia il 16 agosto. Dal 1974 è gemellata con Barjols (Francia).

Località

Barchi, Bastianetti, Cappello, Cerisola, Colle di Casotto, Correria Azienda Agricola, Deversi, Mindino, Monte Antoroto, Mursecco-Careffi, Piangranone, Porenca, Sarezzo, Trappa, Valdinferno

Barchi, Bastianetti, Cappello, Cerisola, Colle di Casotto, Correria Azienda Agricola, Deversi, Mindino, Monte Antoroto, Mursecco-Careffi, Piangranone, Porenca, Sarezzo, Trappa, Valdinferno

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Garessio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.