Descrizione

Cittadina di pianura, cui è stato concesso il titolo di città con Regio Decreto di Ferdinando IV di Borbone (1788). Di origini medievali, ha un’economia che si basa su attività agricole, industriali e terziarie. I francavillesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati nel capoluogo comunale; una piccola percentuale vive in case sparse e nelle località Cadetto Inferiore e Capece. Il territorio presenta un profilo geometrico abbastanza regolare, con qualche variazione altimetrica più accentuata. L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo argenteo, un albero di ulivo posto sulla verde campagna e accompagnato dalle maiuscole nere, puntate, F e V.

Cittadina di pianura, cui è stato concesso il titolo di città con Regio Decreto di Ferdinando IV di Borbone (1788). Di origini medievali, ha un’economia che si basa su attività agricole, industriali e terziarie. I francavillesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati nel capoluogo comunale; una piccola percentuale vive in case sparse e nelle località Cadetto Inferiore e Capece. Il territorio presenta un profilo geometrico abbastanza regolare, con qualche variazione altimetrica più accentuata. L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo argenteo, un albero di ulivo posto sulla verde campagna e accompagnato dalle maiuscole nere, puntate, F e V.

Storia

Abitata fin da età preistorica, stando ai resti di un villaggio neolitico scoperto nei pressi di Cadetto Inferiore, registrò in seguito stanziamenti di messapi, la cui presenza nella zona è testimoniata dalla necropoli rinvenuta in località San Lorenzo. Alcuni studiosi la identificano con l’antica Rudiae o Rodiae. La sua fondazione si deve a Filippo d’Angiò, principe di Taranto, che, secondo la tradizione, all’inizio del XIV secolo, durante una battuta di caccia, avrebbe rinvenuto un’icona bizantina della Madonna, detta della Fontana (da cui la seconda parte del toponimo), perché trovata nei pressi di una fonte. Sul luogo del ritrovamento fu costruita una chiesa, attorno alla quale si sviluppò un nuovo borgo popolato da gente dei casali circostanti, attirata dalle franchigie promesse dal principe. Di qui il nome, che si riferisce a un abitato esente da tributi. Infeudata ai De Nantolio e fortificata da Filippo II d’Angiò, nel XV secolo fu acquistata dai Del Balzo Orsini, che vi costruirono un castello. Passata ai Bonifacio, nel Cinquecento pervenne ai Borromeo, cui subentrarono gli Imperiali, sotto i quali registrò un grande sviluppo che, sul finire del XVIII secolo, le valse il titolo di città. Posta sotto il dominio diretto della Casa borbonica, nell’Ottocento soffrì la piaga del brigantaggio. Attiva ne è stata la partecipazione alle lotte risorgimentali, ai conflitti mondiali e alla Resistenza. Tra le testimonianze storico-artistiche figurano: il castello, trasformato in dimora principesca dagli Imperiali, nel XVIII secolo; la torre dell’orologio; le porte del Carmine, della Croce e Cappuccini; numerosi palazzi, ville e masserie. Nell’architettura sacra spiccano la settecentesca parrocchiale e il santuario di Santa Maria della Croce.

Abitata fin da età preistorica, stando ai resti di un villaggio neolitico scoperto nei pressi di Cadetto Inferiore, registrò in seguito stanziamenti di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=MESSAPI'>messapi</a>, la cui presenza nella zona è testimoniata dalla necropoli rinvenuta in località San Lorenzo. Alcuni studiosi la identificano con l’antica Rudiae o Rodiae. La sua fondazione si deve a Filippo d’Angiò, principe di Taranto, che, secondo la tradizione, all’inizio del XIV secolo, durante una battuta di caccia, avrebbe rinvenuto un’icona <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=BIZANTINA'>bizantina</a> della Madonna, detta della Fontana (da cui la seconda parte del toponimo), perché trovata nei pressi di una fonte. Sul luogo del ritrovamento fu costruita una chiesa, attorno alla quale si sviluppò un nuovo borgo popolato da gente dei casali circostanti, attirata dalle franchigie promesse dal principe. Di qui il nome, che si riferisce a un abitato esente da tributi. Infeudata ai De Nantolio e fortificata da Filippo II d’Angiò, nel XV secolo fu acquistata dai Del Balzo Orsini, che vi costruirono un castello. Passata ai Bonifacio, nel Cinquecento pervenne ai Borromeo, cui subentrarono gli Imperiali, sotto i quali registrò un grande sviluppo che, sul finire del XVIII secolo, le valse il titolo di città. Posta sotto il dominio diretto della Casa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=BORBONICA'>borbonica</a>, nell’Ottocento soffrì la piaga del brigantaggio. Attiva ne è stata la partecipazione alle lotte risorgimentali, ai conflitti mondiali e alla Resistenza. Tra le testimonianze storico-artistiche figurano: il castello, trasformato in dimora principesca dagli Imperiali, nel XVIII secolo; la torre dell’orologio; le porte del Carmine, della Croce e Cappuccini; numerosi palazzi, ville e masserie. Nell’architettura sacra spiccano la settecentesca parrocchiale e il santuario di Santa Maria della Croce.

Economia

È sede della Pro Loco e del distretto scolastico n. 21. L’agricoltura, basata su tutti i tipi di colture, è integrata dall’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini ed equini. L’industria è presente con i comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), edile, elettronico, metallurgico, tessile, dell’abbigliamento, del legno, dei materiali da costruzione, della stampa, della produzione e distribuzione di gas ed energia elettrica; non mancano fabbriche di mobili e apparecchi medicali e chirurgici. Il terziario si compone di una vasta rete commerciale e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività radiotelevisive. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo e vari istituti d’istruzione secondaria di secondo grado; per l’approfondimento culturale si può usufruire della biblioteca del convento di Santa Maria della Croce e della biblioteca comunale “G. Calò”. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in minor misura, anche di soggiorno; quelle sanitarie sono rappresentate anzitutto dall’ospedale.

È sede della Pro Loco e del distretto scolastico n. 21. L’agricoltura, basata su tutti i tipi di colture, è integrata dall’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini ed equini. L’industria è presente con i comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), edile, elettronico, metallurgico, tessile, dell’abbigliamento, del legno, dei materiali da costruzione, della stampa, della produzione e distribuzione di gas ed energia elettrica; non mancano fabbriche di mobili e apparecchi medicali e chirurgici. Il terziario si compone di una vasta rete commerciale e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività radiotelevisive. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo e vari istituti d’istruzione secondaria di secondo grado; per l’approfondimento culturale si può usufruire della biblioteca del convento di Santa Maria della Croce e della biblioteca comunale “G. Calò”. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in minor misura, anche di soggiorno; quelle sanitarie sono rappresentate anzitutto dall’ospedale.

Relazioni

Appuntamenti consueti: il mercato settimanale, il sabato; i riti della settimana Santa; la festa della Madonna della Croce e la fiera-mostra dell’Ascensione, 40 giorni dopo Pasqua; la fiera di S. Marco, il 25 aprile; il raduno di auto d’epoca, a maggio; la festa del Corpus Domini; quella della Madonna del Carmine, il 16 luglio; varie manifestazioni estive, ad agosto e settembre; la fiera di S. Lorenzo, il 10 agosto; la festa dei Santi Cosimo e Damiano, l’ultima domenica di agosto; la fiera-mostra di prodotti agro-alimentari, a settembre, nel centro storico; le feste dell’Immacolata e di Santa Lucia, a dicembre, e il presepe vivente, in località San Lorenzo. Specialità gastronomiche locali: gli “ntromisi” (gnocchi di cruschello al ragù), il “cranu stampatu” (grano condito con ragù), le braciolette di cavallo arrosto, la “oi-annemmula” (torta di ricotta) e le “copete”, a base di mandorle e zucchero. La Patrona, Maria Santissima della Fontana, si festeggia il 14 settembre, con un corteo storico, che rievoca la fondazione della cittadina.

Appuntamenti consueti: il mercato settimanale, il sabato; i riti della settimana Santa; la festa della Madonna della Croce e la fiera-mostra dell’Ascensione, 40 giorni dopo Pasqua; la fiera di S. Marco, il 25 aprile; il raduno di auto d’epoca, a maggio; la festa del Corpus Domini; quella della Madonna del Carmine, il 16 luglio; varie manifestazioni estive, ad agosto e settembre; la fiera di S. Lorenzo, il 10 agosto; la festa dei Santi Cosimo e Damiano, l’ultima domenica di agosto; la fiera-mostra di prodotti agro-alimentari, a settembre, nel centro storico; le feste dell’Immacolata e di Santa Lucia, a dicembre, e il presepe vivente, in località San Lorenzo. Specialità gastronomiche locali: gli “ntromisi” (gnocchi di cruschello al ragù), il “cranu stampatu” (grano condito con ragù), le braciolette di cavallo arrosto, la “oi-annemmula” (torta di ricotta) e le “copete”, a base di mandorle e zucchero. La Patrona, Maria Santissima della Fontana, si festeggia il 14 settembre, con un corteo storico, che rievoca la fondazione della cittadina.

Località

Cadetto Inferiore, Capece

Cadetto Inferiore, Capece

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Francavilla Fontana rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.