Descrizione

“Comune sparso” con sede in località Piano di Follo; di origini medievali, accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e il commercio. I follesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono distribuiti tra più località, di cui, oltre al capoluogo comunale, che fa registrare la maggiore concentrazione demografica, le più popolose sono: Piana Battolla, Carnea, Follomonte, Bastremoli, Via Romana, Valdurasca, Tivegna e Sorbolo. Il territorio, classificato collinare e comprendente anche numerose case sparse nonché i nuclei abitati di Buffetta, Castello, Costa di Tivegna, Il Poggio, Torenco e Vicchieda, disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, e offre un panorama basso-collinare di indiscutibile fascino. L’abitato, interessato da una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico collinare. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, si compone di una croce rossa che reca in cuore l’effigie di San Martino. Lo sfondo è argentato.

“Comune sparso” con sede in località Piano di Follo; di origini medievali, accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e il commercio. I follesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono distribuiti tra più località, di cui, oltre al capoluogo comunale, che fa registrare la maggiore concentrazione demografica, le più popolose sono: Piana Battolla, Carnea, Follomonte, Bastremoli, Via Romana, Valdurasca, Tivegna e Sorbolo. Il territorio, classificato collinare e comprendente anche numerose case sparse nonché i nuclei abitati di Buffetta, Castello, Costa di Tivegna, Il Poggio, Torenco e Vicchieda, disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, e offre un panorama basso-collinare di indiscutibile fascino. L’abitato, interessato da una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico collinare. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, si compone di una croce rossa che reca in cuore l’effigie di San Martino. Lo sfondo è argentato.

Storia

Le sue origini risalgono al Medioevo: dopo essere stata a lungo sotto l’autorità dei vescovi di Luni, che la inserirono nel sistema difensivo dell'antica città romana, fu annessa alla repubblica marinara di Genova, che le concesse vari privilegi. La storia successiva, nella quale mancano eventi di particolare rilevo, non si discosta da quella dei territori circostanti, passati nel corso dei secoli tra i possedimenti di più nobili famiglie e coinvolti nelle varie lotte di potere scoppiate nella zona. Invasa da Napoleone sul finire del XVIII secolo, fu annessa al regno di Sardegna nel 1814, con tutta la Repubblica ligure. Partecipò successivamente agli avvenimenti nazionali e internazionali dell'Ottocento e della prima metà del Novecento, in particolare all’ultimo conflitto mondiale, al termine del quale intraprese ben presto la strada della ricostruzione, seguita dallo sviluppo industriale. Tra i monumenti, accanto agli altri edifici di culto, va segnalata l’antica chiesa di San Martino, la cui esistenza è documentata già prima del X secolo, che al suo interno conserva pregevoli affreschi del XV secolo.

Le sue origini risalgono al Medioevo: dopo essere stata a lungo sotto l’autorità dei vescovi di Luni, che la inserirono nel sistema difensivo dell'antica città romana, fu annessa alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=REPUBBLICAMARINARADIGENOVA'>repubblica marinara di Genova</a>, che le concesse vari privilegi. La storia successiva, nella quale mancano eventi di particolare rilevo, non si discosta da quella dei territori circostanti, passati nel corso dei secoli tra i possedimenti di più nobili famiglie e coinvolti nelle varie lotte di potere scoppiate nella zona. Invasa da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=NAPOLEONE'>Napoleone</a> sul finire del XVIII secolo, fu annessa al regno di Sardegna nel 1814, con tutta la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=REPUBBLICALIGURE'>Repubblica ligure</a>. Partecipò successivamente agli avvenimenti nazionali e internazionali dell'Ottocento e della prima metà del Novecento, in particolare all’ultimo conflitto mondiale, al termine del quale intraprese ben presto la strada della ricostruzione, seguita dallo sviluppo industriale. Tra i monumenti, accanto agli altri edifici di culto, va segnalata l’antica chiesa di San Martino, la cui esistenza è documentata già prima del X secolo, che al suo interno conserva pregevoli affreschi del XV secolo.

Economia

Poiché manca sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Nell’economia locale l’agricoltura, pur registrandosi un sensibile calo degli addetti a questo settore, conserva un ruolo importante: si producono cereali (in particolare frumento), foraggi, ortaggi, olive, frutta, soprattutto uva; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da aziende che operano nei comparti alimentare, cantieristico, edile, elettrico, metalmeccanico, tessile, dell’abbigliamento, dei materiali da costruzione, della plastica e della fabbricazione di apparecchi medicali; a queste si affiancano mangimifici e tipografie. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario e l’attività di consulenza informatica. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, annovera tra le strutture sociali un asilo nido. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno, quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico.

Poiché manca sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Nell’economia locale l’agricoltura, pur registrandosi un sensibile calo degli addetti a questo settore, conserva un ruolo importante: si producono cereali (in particolare frumento), foraggi, ortaggi, olive, frutta, soprattutto uva; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da aziende che operano nei comparti alimentare, cantieristico, edile, elettrico, metalmeccanico, tessile, dell’abbigliamento, dei materiali da costruzione, della plastica e della fabbricazione di apparecchi medicali; a queste si affiancano mangimifici e tipografie. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario e l’attività di consulenza informatica. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, annovera tra le strutture sociali un asilo nido. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno, quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di visitare il Parco Fluviale della Magra, assume un ruolo attivo nei rapporti con i comuni vicini, grazie allo sviluppo delle attività produttive (e in particolare alla presenza degli insediamenti industriali che consentono l'assorbimento di discreti flussi di manodopera) e commerciali. Il calendario degli eventi e delle manifestazioni ricorrenti prevede, nel mese di maggio, la fiera di Sant’Isidoro. La festa del Patrono, San Martino, si celebra l’11 novembre.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di visitare il Parco Fluviale della Magra, assume un ruolo attivo nei rapporti con i comuni vicini, grazie allo sviluppo delle attività produttive (e in particolare alla presenza degli insediamenti industriali che consentono l'assorbimento di discreti flussi di manodopera) e commerciali. Il calendario degli eventi e delle manifestazioni ricorrenti prevede, nel mese di maggio, la fiera di Sant’Isidoro. La festa del Patrono, San Martino, si celebra l’11 novembre.

Località

Bastremoli, Carnea, Castello, Costa di Tivegna, Follomonte, Il Poggio, La Villa, Piana Battolla, Piano di Follo, Sorbolo, Tivegna, Torenco, Valdurasca, Via Romana, Vicchieda

Bastremoli, Carnea, Castello, Costa di Tivegna, Follomonte, Il Poggio, La Villa, Piana Battolla, Piano di Follo, Sorbolo, Tivegna, Torenco, Valdurasca, Via Romana, Vicchieda

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Follo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.