Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, che ha sviluppato il tessuto industriale accanto alle tradizionali attività agricole. I fiessesi, che presentano un indice di vecchiaia superiore alla media, sono concentrati prevalentemente nel capoluogo comunale, che mantiene ancora il suo aspetto originario nell’assetto urbanistico, e in numerose case sparse. Il territorio, comprendente anche le località di Capitello, Ospitaletto e San Donato, ha un profilo geometrico del tutto regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. Lo stemma comunale, partito semitroncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nella prima sezione, a sfondo azzurro, campeggia un’aquila d’argento, coronata, in volo abbassato; il secondo campo, azzurro, racchiude il leone d’oro di San Marco; nella terza partizione, infine, spicca una croce d’argento in campo rosso.

Centro di pianura, di antiche origini, che ha sviluppato il tessuto industriale accanto alle tradizionali attività agricole. I fiessesi, che presentano un indice di vecchiaia superiore alla media, sono concentrati prevalentemente nel capoluogo comunale, che mantiene ancora il suo aspetto originario nell’assetto urbanistico, e in numerose case sparse. Il territorio, comprendente anche le località di Capitello, Ospitaletto e San Donato, ha un profilo geometrico del tutto regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. Lo stemma comunale, partito semitroncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nella prima sezione, a sfondo azzurro, campeggia un’aquila d’argento, coronata, in volo abbassato; il secondo campo, azzurro, racchiude il leone d’oro di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=SANMARCO'>San Marco</a>; nella terza partizione, infine, spicca una croce d’argento in campo rosso.

Storia

I primi insediamenti nella zona risalgono ad epoca romana, come testimoniato da vari reperti archeologici. Fu fondata nei pressi di una curva di una strada romana e di questa originaria ubicazione si conserva traccia nel nome Fiesso, risalente all’aggettivo latino flexum, ‘piegato’. L’appellativo Umbertiano venne aggiunto nel 1867, in ricordo della sosta di Umberto I di Savoia. Le alluvioni dell’Adige e del Po nei secoli X e XII resero impraticabili le zone di S. Donato e Tessarolo, determinando lo spostamento della popolazione verso il capoluogo che, trovandosi in posizione sopraelevata, non fu invaso dalle acque. Dapprima sotto la Curia romana e degli Estensi, sul finire del XV secolo, in conseguenza della cosiddetta “guerra del sale”, fu divisa fra ferraresi e veneziani. Dopo il declino di Venezia, che con le sue opere di bonifica aveva favorito la crescita della zona, subì l’invasione francese, durante la quale fu assegnata al distretto di Ferrara; nel 1815 fu sottomessa al dominio austriaco, fortemente osteggiato dai fiessesi. Al tempo dell’annessione al Regno d’Italia, versava in difficili condizioni economiche e sociali a causa di varie inondazioni ed epidemie che determinarono una forte emigrazione, soprattutto verso il Brasile. Bisognerà attendere il secondo dopoguerra per una vera ripresa del paese. Tra i monumenti, spiccano le ville Morosini (sede del comune), Migliorini, Colognesi-Bonomi e la chiesa arcipretale dedicata alla Natività della Beata Vergine Maria e a S. Carlo Borromeo.

I primi insediamenti nella zona risalgono ad epoca romana, come testimoniato da vari reperti archeologici. Fu fondata nei pressi di una curva di una strada romana e di questa originaria ubicazione si conserva traccia nel nome Fiesso, risalente all’aggettivo latino flexum, ‘piegato’. L’appellativo Umbertiano venne aggiunto nel 1867, in ricordo della sosta di Umberto I di Savoia. Le alluvioni dell’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=ADIGE'>Adige</a> e del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PO'>Po</a> nei secoli X e XII resero impraticabili le zone di S. Donato e Tessarolo, determinando lo spostamento della popolazione verso il capoluogo che, trovandosi in posizione sopraelevata, non fu invaso dalle acque. Dapprima sotto la Curia romana e degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=ESTENSI'>Estensi</a>, sul finire del XV secolo, in conseguenza della cosiddetta “guerra del sale”, fu divisa fra ferraresi e veneziani. Dopo il declino di Venezia, che con le sue opere di bonifica aveva favorito la crescita della zona, subì l’invasione francese, durante la quale fu assegnata al distretto di Ferrara; nel 1815 fu sottomessa al dominio austriaco, fortemente osteggiato dai fiessesi. Al tempo dell’annessione al Regno d’Italia, versava in difficili condizioni economiche e sociali a causa di varie inondazioni ed epidemie che determinarono una forte emigrazione, soprattutto verso il Brasile. Bisognerà attendere il secondo dopoguerra per una vera ripresa del paese. Tra i monumenti, spiccano le ville Morosini (sede del comune), Migliorini, Colognesi-Bonomi e la chiesa arcipretale dedicata alla Natività della Beata Vergine Maria e a S. Carlo Borromeo.

Economia

Esclusi gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non ve ne sono altri di rilievo. è sede della Pro Loco. Nell’economia locale l’agricoltura riveste un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti e frutteti; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia: è praticato l’allevamento di bovini, suini e avicoli. L’industria è rappresentata da fabbriche alimentari (fra cui quelle per la lavorazione e conservazione della frutta e degli ortaggi), cartarie, meccaniche, metalmeccaniche, tessili, dell’abbigliamento, di strumenti ottici e fotografici; a queste si affiancano varie imprese edili. Il terziario si compone della rete distributiva e dell’insieme dei servizi; tra i quali si segnalano quello bancario e quelli di consulenza informatica. Priva di servizi pubblici particolari, presenta tra le strutture sociali due case di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca. Le strutture ricettive consentono la ristorazione ma non il soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Esclusi gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non ve ne sono altri di rilievo. è sede della Pro Loco. Nell’economia locale l’agricoltura riveste un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti e frutteti; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia: è praticato l’allevamento di bovini, suini e avicoli. L’industria è rappresentata da fabbriche alimentari (fra cui quelle per la lavorazione e conservazione della frutta e degli ortaggi), cartarie, meccaniche, metalmeccaniche, tessili, dell’abbigliamento, di strumenti ottici e fotografici; a queste si affiancano varie imprese edili. Il terziario si compone della rete distributiva e dell’insieme dei servizi; tra i quali si segnalano quello bancario e quelli di consulenza informatica. Priva di servizi pubblici particolari, presenta tra le strutture sociali due case di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca. Le strutture ricettive consentono la ristorazione ma non il soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, per la mancanza di attrattive particolari, fa registrare un buon numero di presenze esterne nel mondo del lavoro, soprattutto nei settori agricolo e industriale. I suoi rapporti, solitamente non rilevanti, con i centri vicini si intensificano in occasione di alcuni tradizionali appuntamenti del folclore quali il Carnevale Fiessese a febbraio, con sfilata di carri allegorici e gruppi mascherati; il 30 marzo il “Cozzo delle uova”, una tradizionale gara popolare; il 1˚ maggio la festa della primavera, con uno spettacolo paracadutistico e, dal primo al 7 settembre, la fiera della Natività della Beata Vergine Maria, con sporti, spettacoli, stands gastronomici e mercatino di antiquariato. La festa della Natività di Maria Vergine ricorre l’8 settembre.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, per la mancanza di attrattive particolari, fa registrare un buon numero di presenze esterne nel mondo del lavoro, soprattutto nei settori agricolo e industriale. I suoi rapporti, solitamente non rilevanti, con i centri vicini si intensificano in occasione di alcuni tradizionali appuntamenti del folclore quali il Carnevale Fiessese a febbraio, con sfilata di carri allegorici e gruppi mascherati; il 30 marzo il “Cozzo delle uova”, una tradizionale gara popolare; il 1˚ maggio la festa della primavera, con uno spettacolo paracadutistico e, dal primo al 7 settembre, la fiera della Natività della Beata Vergine Maria, con sporti, spettacoli, stands gastronomici e mercatino di antiquariato. La festa della Natività di Maria Vergine ricorre l’8 settembre.

Località

Fornace Carotta, La Foscarina, Roncala

Fornace Carotta, La Foscarina, Roncala

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Fiesso Umbertiano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.