Descrizione

Città capoluogo di provincia, ubicata in pianura e di origini medievali, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I foggiani, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio (che confina con molte isole amministrative, due delle quali in esso intercluse) disegna un profilo geometrico regolare. L’abitato, che mostra segni evidenti di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, raffigura, in campo di cielo, tre fiammelle rosse, a tre punte e di ugual misura, che si posano sulle acque azzurre. Secondo la tradizione, l’immagine evoca l’apparizione di tre fiamme su uno stagno, di fronte a cui un bue si inginocchiò suscitando lo stupore dei pastori che andando, poi a cercare sul fondo, trovarono una tavola avvolta in sette veli raffigurante una madonna, chiamata Madonna dei Sette Veli e considerata all’epoca (XI secolo) Patrona di Foggia.

Città capoluogo di provincia, ubicata in pianura e di origini medievali, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I foggiani, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio (che confina con molte isole amministrative, due delle quali in esso intercluse) disegna un profilo geometrico regolare. L’abitato, che mostra segni evidenti di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, raffigura, in campo di cielo, tre fiammelle rosse, a tre punte e di ugual misura, che si posano sulle acque azzurre. Secondo la tradizione, l’immagine evoca l’apparizione di tre fiamme su uno stagno, di fronte a cui un bue si inginocchiò suscitando lo stupore dei pastori che andando, poi a cercare sul fondo, trovarono una tavola avvolta in sette veli raffigurante una madonna, chiamata Madonna dei Sette Veli e considerata all’epoca (XI secolo) Patrona di Foggia.

Storia

Fondata agli inizi del secolo XI dagli abitanti della vicina colonia romana di Arpi, distrutta dai saraceni, deriva il nome dal latino FOVEA, che significa ‘fossa granaria’. Sviluppatasi con Federico II di Svevia, che, nella prima metà del XIII secolo fece qui erigere il palazzo imperiale –cogliendo il ruolo centrale che, dal punto di vista amministrativo la città svolgeva rispetto all’intero territorio–, continuò a crescere durante il dominio degli angioini, che ne fecero un importante centro commerciale. Gli aragonesi istituirono nel 1447 la dogana della mena delle pecore per la riscossione delle tasse sul passaggio delle greggi che dai monti dell’Abruzzo venivano condotte a svernare nella piana del Tavoliere. L’aumento dei terreni destinati al pascolo, le cosiddette “terre sode”, arrestò pertanto lo sviluppo agricolo della zona, ulteriormente pregiudicato da un progressivo degrado del territorio, accentuatosi durante il governo spagnolo e per i violenti terremoti che nel XV e XVIII secolo colpirono la Puglia. Con l’unità d’Italia e l’abolizione nel 1865 della dogana la città registrò una ripresa, che proseguì all’inizio del XX secolo a seguito di grandi opere di bonifica. Tuttavia fu quasi interamente distrutta nel corso della seconda guerra mondiale. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano: la cattedrale, con la cripta del XII secolo; l’arco di Federico II, residuo della residenza dell’imperatore svevo; la villa comunale; il palazzo Dogana; le chiese delle Croci, del Purgatorio, dell’Addolorata e di San Giovanni Battista, di San Tommaso e Sant’Anna.

Fondata agli inizi del secolo XI dagli abitanti della vicina colonia romana di Arpi, distrutta dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=SARACENI'>saraceni</a>, deriva il nome dal latino FOVEA, che significa ‘fossa granaria’. Sviluppatasi con <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=FEDERICOIIDISVEVIA'>Federico II di Svevia</a>, che, nella prima metà del XIII secolo fece qui erigere il palazzo imperiale –cogliendo il ruolo centrale che, dal punto di vista amministrativo la città svolgeva rispetto all’intero territorio–, continuò a crescere durante il dominio degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=ANGIOINI'>angioini</a>, che ne fecero un importante centro commerciale. Gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=ARAGONESI'>aragonesi</a> istituirono nel 1447 la dogana della mena delle pecore per la riscossione delle tasse sul passaggio delle greggi che dai monti dell’Abruzzo venivano condotte a svernare nella piana del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=TAVOLIERE'>Tavoliere</a>. L’aumento dei terreni destinati al pascolo, le cosiddette “terre sode”, arrestò pertanto lo sviluppo agricolo della zona, ulteriormente pregiudicato da un progressivo degrado del territorio, accentuatosi durante il governo spagnolo e per i violenti terremoti che nel XV e XVIII secolo colpirono la Puglia. Con l’unità d’Italia e l’abolizione nel 1865 della dogana la città registrò una ripresa, che proseguì all’inizio del XX secolo a seguito di grandi opere di bonifica. Tuttavia fu quasi interamente distrutta nel corso della seconda guerra mondiale. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano: la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=CATTEDRALE'>cattedrale</a>, con la cripta del XII secolo; l’arco di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=FEDERICOII'>Federico II</a>, residuo della residenza dell’imperatore <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=SVEVO'>svevo</a>; la villa comunale; il palazzo Dogana; le chiese delle Croci, del Purgatorio, dell’Addolorata e di San Giovanni Battista, di San Tommaso e Sant’Anna.

Economia

Oltre che degli uffici normalmente presenti in un capoluogo di provincia, è sede della Usl n. 3, del distretto scolastico n. 32 e del distretto militare. Nell’economia locale un ruolo importante conserva l’agricoltura, basata sulla produzione di cereali, foraggi, ortaggi, uva, olive e frutta, in particolare agrumi; è praticato anche l’allevamento. Il tessuto industriale è costituito da numerose aziende che operano in svariati comparti, di cui i più sviluppati sono quello cartario e quello automobilistico. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi, tra cui quello bancario. Non mancano asili nido, case di riposo e scuole di ogni ordine e grado, comprese alcune sedi distaccate dell’Università e del Politecnico di Bari, mentre le strutture culturali sono rappresentate da diverse biblioteche, dal museo civico e dalla pinacoteca comunale; alla diffusione della cultura e dell’informazione provvedono anche il giornale regionale e le locali emittenti radiotelevisive. Rilevante è la dotazione di strutture ricettive, sanitarie e sportive: tra queste ultime, oltre ad alcuni aeroclub, va annoverato lo stadio comunale (la squadra locale ha militato anche nella massima serie nazionale).

Oltre che degli uffici normalmente presenti in un capoluogo di provincia, è sede della Usl n. 3, del distretto scolastico n. 32 e del distretto militare. Nell’economia locale un ruolo importante conserva l’agricoltura, basata sulla produzione di cereali, foraggi, ortaggi, uva, olive e frutta, in particolare agrumi; è praticato anche l’allevamento. Il tessuto industriale è costituito da numerose aziende che operano in svariati comparti, di cui i più sviluppati sono quello cartario e quello automobilistico. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi, tra cui quello bancario. Non mancano asili nido, case di riposo e scuole di ogni ordine e grado, comprese alcune sedi distaccate dell’Università e del Politecnico di Bari, mentre le strutture culturali sono rappresentate da diverse biblioteche, dal museo civico e dalla pinacoteca comunale; alla diffusione della cultura e dell’informazione provvedono anche il giornale regionale e le locali emittenti radiotelevisive. Rilevante è la dotazione di strutture ricettive, sanitarie e sportive: tra queste ultime, oltre ad alcuni aeroclub, va annoverato lo stadio comunale (la squadra locale ha militato anche nella massima serie nazionale).

Relazioni

Polo turistico di grande rilievo, assume, come capoluogo, un ruolo attivo nei rapporti con tutti i comuni della provincia, grazie alle attività produttive –che consentono di assorbire consistenti flussi di manodopera–, ai servizi, alle scuole e alle manifestazioni che ricorrono nel corso dell’anno. Tra queste ultime, oltre al mercato del venerdì, vanno segnalati: i riti della Settimana Santa; i festeggiamenti in onore di San Guglielmo e San Pellegrino, il 26 aprile; la fiera interregionale agricolo-zootecnica, che ha luogo tra aprile e maggio; la fiera campionaria nazionale, a ottobre; la fiera nazionale della zootecnia e quella di Santa Caterina; che si svolgono a novembre, l’“Ottobre dauno”; mostre e rassegne generiche e specializzate. La Patrona è la Madonna dei Sette Veli, la cui festa si celebra il 15 agosto. Dal 1971 è gemellata con Goppingen (Germania). Ha dato i natali a Saverio Altamura, a Umberto Giordano e a Nicola Di Bartolomeo.

Polo turistico di grande rilievo, assume, come capoluogo, un ruolo attivo nei rapporti con tutti i comuni della provincia, grazie alle attività produttive –che consentono di assorbire consistenti flussi di manodopera–, ai servizi, alle scuole e alle manifestazioni che ricorrono nel corso dell’anno. Tra queste ultime, oltre al mercato del venerdì, vanno segnalati: i riti della Settimana Santa; i festeggiamenti in onore di San Guglielmo e San Pellegrino, il 26 aprile; la fiera interregionale agricolo-zootecnica, che ha luogo tra aprile e maggio; la fiera campionaria nazionale, a ottobre; la fiera nazionale della zootecnia e quella di Santa Caterina; che si svolgono a novembre, l’“Ottobre dauno”; mostre e rassegne generiche e specializzate. La Patrona è la Madonna dei Sette Veli, la cui festa si celebra il 15 agosto. Dal 1971 è gemellata con Goppingen (Germania). Ha dato i natali a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=SAVERIOALTAMURA'>Saverio Altamura</a>, a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=UMBERTOGIORDANO'>Umberto Giordano</a> e a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=NICOLADIBARTOLOMEO'>Nicola Di Bartolomeo</a>.

Località

Aeroporto "G. Lisi", Arpinova, Cervaro, Duanera la Rocca, Eridania, Incoronata, Istituto Agrario per la Capitanata, Masseria De Nittis, Masseria San Nicola d'Arpi, Ovile Nazionale, Pontelongo, Santuario Incoronata, Segezia, Seminario Vescovile, Tavernola

Aeroporto "G. Lisi", Arpinova, Cervaro, Duanera la Rocca, Eridania, Incoronata, Istituto Agrario per la Capitanata, Masseria De Nittis, Masseria San Nicola d'Arpi, Ovile Nazionale, Pontelongo, Santuario Incoronata, Segezia, Seminario Vescovile, Tavernola

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Foggia rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.