Descrizione
Città costiera di origini molto antiche, rinomata stazione balneare proiettata con slancio verso l’industria e il terziario, cui si affiancano la pesca e l’orticoltura. La maggior parte dei fanesi, il cui indice di vecchiaia è superiore alla media, risiede nel capoluogo comunale, adagiato in una vasta pianura compresa tra due strade statali; il resto della comunità si distribuisce invece nelle località di Bellocchi, Carignano, Cuccurano e Fenile, in un gran numero di piccolissimi aggregati urbani e in molte case sparse sui fondi. Il territorio comunale, classificato collinare, abbraccia due distinti arenili: l’uno, a ponente, con spiagge di fine sabbia dorata, e l’altro, a levante, formato da una distesa di ghiaia e sassi. L’entroterra è caratterizzato invece dalla compresenza di un tipico paesaggio agrario, che domina soprattutto nella pianura alluvionale a ridosso del corso del fiume Metauro, e di insediamenti industriali, sorti lungo le grandi arterie di traffico.
Storia
Popolata già nel neolitico, fu abitata in seguito dagli umbri; nel 49 a.C. venne occupata dalle legioni romane di Giulio Cesare e successivamente fu dotata da Augusto di mura difensive e della prima struttura urbana. Distrutta all’epoca delle invasioni barbariche, fu ricostruita dai bizantini, che la inserirono nella Pentapoli marittima con Ancona, Pesaro, Rimini e Senigallia. Donata nell’VIII secolo alla Santa Sede dal re franco Pipino il Breve e conquistata l’autonomia comunale sotto l’egida papale, si trovò al centro di aspre lotte tra alcuni signorotti locali e tra la fazione guelfa e quella ghibellina. Nel XIII secolo passò agli Estensi prima e ai Malatesta poi, quindi a Federico da Montefeltro, duca di Urbino (1463), che la donò nuovamente alla Chiesa. Sul finire del XVIII secolo entrò a far parte della Repubblica Romana, proclamata dai francesi durante l’occupazione napoleonica. Il toponimo deriva dal nome dell’insediamento romano di FANUM FORTUNAE, ‘tempio della fortuna’. Il centro storico è ricco di tesori artistici e architettonici, tra cui spiccano: l’arco di Augusto e le mura augustee (I secolo d.C.); il palazzo della Ragione (XIII secolo), in stile romanico-gotico; il palazzo del Podestà (XIII secolo); la rocca malatestiana (XV secolo); palazzo Martinozzi (XVI secolo); la biblioteca federiciana (XVII secolo), così denominata dal suo fondatore, l’abate Domenico Federici. Gli edifici religiosi di maggior pregio sono rappresentati dalla cattedrale (XII secolo), affrescata dal Domenichino, dalla chiesa di Sant’Agostino (XIII-XV secolo) e da quelle di Santa Maria Nuova, San Francesco, San Paterniano e San Pietro in Valle.
Economia
Mentre l’agricoltura, specializzata nella produzione di ortaggi, si sta rapidamente contraendo a favore degli altri settori dell’economia, la pesca conserva un ruolo importante nella formazione del reddito. Ottimi proventi derivano inoltre dall’industria, assai vivace nei comparti dei prodotti alimentari e tessili, del legno, della lavorazione dei metalli, della meccanica e della cantieristica ma soprattutto in quello della produzione di mobili. Il terziario comprende una ricca rete di distribuzione, numerosi servizi privati e un apparato ricettivo e sportivo-ricreativo di imponenti proporzioni, nell’ambito del quale spiccano un moderno stabilimento termale e lo stadio calcistico Politeama Rossi. Il comune, sede della Usl n. 3 e di pubblici uffici finanziari e giudiziari, ospita scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado e quasi tutti gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado; le strutture culturali annoverano alcuni musei, numerose biblioteche e una pinacoteca civica; l’assistenza socio-sanitaria è assicurata da un ospedale, dalla sede del distretto sanitario, da un poliambulatorio, da un Sert (Servizio Tossicodipendenze) e da alcune case di riposo.
Relazioni
Apprezzata meta di turismo balneare, è teatro, per tutto l’arco dell’anno, di importanti manifestazioni culturali, quali il festival del barocco musicale “A vagheggiar Orfeo” (aprile), l’incontro internazionale polifonico “Città di Fano” (giugno), il “Fano video film festival” (ottobre) e la “Mostra-mercato del libro e della stampa antichi” (luglio). Tra le feste folcloristiche figura il carnevale, uno dei più antichi e spettacolari d’Italia, con un’edizione estiva e una invernale, cui assistono ogni anno più di duecentomila persone; di grande richiamo sono pure le manifestazioni denominate “Fano dei Cesari” (luglio), sfilata in costume romano seguita da una corsa delle bighe, “I Malatesta a Fano” (luglio e agosto), rievocazione storica in costume, e la sagra primaverile dei “garagoi”, gustosi frutti di mare. La festa del Patrono San Paterniano si celebra il 10 luglio. È gemellata con Rastatt, in Germania, e con Saint-Ouen-l’Aumone, in Francia.
Località
Belgatto, Bellocchi, Caminate, Carignano, Cartella, Case Pucci, Cuccurano, Falcineto, Falcineto Castracane, Falciraga, Fenile, Fosso Sejore, Monache Benedettine, Monte Giove, Palombara, Roncosambaccio, San Biagio, San Cesareo, Sant'Andrea, Sant'Angelo, Sant'Egidio, Villa Falcineto, Villa Mazza
- Popolazione 60.888
- Lat 43° 50' 12,98'' 43.83693889
- Long 13° 1' 3,33'' 13.01759167
- CAP 61032
- Prefisso 0721
- Codice ISTAT 041013
- Codice Catasto D488
- Altitudine slm 12 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2130 - Superficie 121.27 Km2
- Densità 502,09 ab/Km2
- Sismicità Zona 2
- Alba 04:44
- Tramonto 19:23
- Massimo Seri
- Via San Francesco D'Assisi, 76
- 61032 (PU) Marche
- comune.fano@emarche.it
- sindaco@comune.fano.pu.it
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- 00127440410