Descrizione
Centro di pianura di antica origine, la cui economia fa registrare la positiva compresenza di attività di tipo agricolo e industriale. I doveresi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati, per la maggior parte, nel capoluogo. Il territorio disegna un profilo geometrico estremamente regolare, con variazioni altimetriche appena percettibili. L'abitato, dall'andamento plano-altimetrico pianeggiante, fa registrare segni evidenti di espansione edilizia. Lo stemma comunale, il cui Decreto di concessione è in corso di perfezionamento presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, è uno scudo interzato in fascia. Nella prima parte, a sfondo argenteo, campeggia un cappello nero da arciprete con tre fiocchi per parte; nella seconda spicca una stella d'oro a cinque raggi in campo azzurro; la terza parte si compone di tre elmi d'acciaio posti di profilo su sfondo aureo.
Storia
Anticamente faceva parte del vasto territorio, compreso tra l'Isola Fulcheria e il corso del fiume Adda, invaso dalle acque del lago Gerundo, formato dalle acque stagnanti dell'Adda; ancor prima della bonifica della zona, emergevano dalla conca paludosa alcune isole occupate da primitivi gruppi umani, uno dei quali dette probabilmente vita all'attuale insediamento. La sua esistenza è, tuttavia, documentata solo a partire dall'inizio del secondo millennio, quando la nobile famiglia degli Arzago ne divenne proprietaria; gli Arzago, trapiantati a Cremona da Dovera, erano noti con l'appellativo "de Dovaria" o "da Duera", che spiega l'origine del toponimo, ma sono ricordati soprattutto per Buoso da Dovara, che Dante condanna, nel trentaduesimo canto dell'Inferno, per il tradimento operato ai danni di Manfredi in occasione dell'arrivo in Italia di Carlo d'Angiò. Nei primi secoli dopo il Mille, quando fu munita di una fortificazione, di cui sussistono solo pochi resti, ebbe come proprietario il vescovo di Pavia e, nel corso del XV secolo, fu oggetto delle mire espansionistiche di Giovanni Vignati signore di Lodi, che ne entrò in possesso dopo essere sceso a patti con i veneziani. Entrata a far parte del ducato di Milano dopo la pace di Lodi, fu infeudata al marchese Guido Cusani; passata alla famiglia Serbelloni, verso la fine del XVIII secolo divenne proprietà del conte Marco Cassera. Nel XIX secolo, dopo l'abolizione dei diritti feudali partecipò attivamente alle vicende del Risorgimento e dell'unificazione della penisola, per poi passare dalla giurisdizione del vescovo di Pavia alla diocesi di Lodi. La parrocchiale, dedicata a San Lorenzo, edificata negli anni Sessanta del XIX secolo, conserva al suo interno affreschi databili al Trecento e al Quattrocento. Il Santuario della Beata Vergine del Pilastrello è sorto, invece, verso la fine del XIV secolo sul luogo di una miracolosa apparizione della Vergine.
Economia
L'economia locale si fonda essenzialmente sulle attività agricole e industriali; le coltivazioni più fiorenti sono quelle di cereali e foraggi; a queste si affiancano allevamenti bovini e ovini. Lo sviluppo industriale ha interessato alcuni comparti che consentono di raggiungere livelli occupazionali considerevoli: in particolare si contano diverse imprese edili, industrie alimentari, tessili e metallurgiche nonché stabilimenti specializzati nella lavorazione del legno e nella produzione di mobili. Si registra, inoltre, la presenza di una rete commerciale in grado di soddisfare le esigenze della popolazione. È anche dotata di una Pro Loco nonché del servizio bancario; tra le strutture sociali annovera un asilo nido; è garantita l'istruzione dell'obbligo e, per l'approfondimento culturale, si può usufruire del servizio di una biblioteca locale. Poche sono le strutture ricettive che, peraltro, garantiscono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Le strutture sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico.
Relazioni
Non può essere considerata una meta turistica, per l'assenza di attrattive significative; tuttavia, intrattiene rapporti intensi con i comuni vicini, per la richiesta di manodopera da impiegare sia nelle attività agricole che in quelle industriali e commerciali. La vita locale è piuttosto movimentata: due volte a settimana, il lunedì e mercoledì, ha luogo il mercato e, agli inizi di settembre, si allestisce la fiera settembrina nella frazione di Concadello; a carattere religioso è, invece, la sagra che si tiene nella frazione di San Rocco la terza domenica di agosto, in onore del Santo. La quarta domenica di settembre si festeggia San Lorenzo. La Patrona, la Beata Vergine del Pilastrello, si festeggia il 14 maggio, nell'anniversari della sua apparizione.
Località
Barbuzzera, Boldrasca, Chignola, Postino, San Rocco
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Dovera rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 3.889
- Lat 45° 21' 57,20'' 45.36588889
- Long 9° 32' 30,7'' 9.54168611
- CAP 26010
- Prefisso 0373
- Codice ISTAT 019041
- Codice Catasto D358
- Altitudine slm 76 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2557 - Superficie 20.54 Km2
- Densità 189,34 ab/Km2
- Sismicità Zona 3
- Alba 05:15
- Tramonto 19:22
- PAOLO MIRKO SIGNORONI
- Piazza XXV Aprile
- 26010 (CR) Lombardia
- dovera@postemailcertificata.it
- www.comune.dovera.cr.it
- 00330920190