Comune di montagna di antiche origini, con un'economia basata su alcuni comparti dell'industria, sul turismo e sul settore primario. I donnasesi o donnassins, che fanno registrare un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vivono concentrati prevalentemente nel capoluogo comunale; solo una piccola parte della comunità, infatti, si distribuisce nelle località di Grand Vert e Pramotton, in diversi aggregati urbani elementari e in un discreto numero di case sparse. Il nucleo antico dell'abitato, cui si accede attraverso una porta di età medievale e che conserva nell'impianto urbanistico una chiara impronta di quell'epoca, si dispone in modo pittoresco lungo il corso turbinoso del fiume Dora Baltea, addossandosi in parte al ripido versante del monte Cima dei Camosci. Tutt'intorno dominano terrazzamenti agricoli e fazzoletti di terra rubati ai pendii scoscesi dei monti, sui quali trovano dimora pregiati vitigni e tipiche coltivazioni di montagna; salendo di quota, prendono il sopravvento i boschi di conifere. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è "inquartato": nel primo quarto è raffigurata una croce d'argento in "campo" rosso; nel secondo la lettera D, dorata, risalta su fondo azzurro; nel terzo una torre quadrangolare d'argento, vista di spigolo e fondata su una rupe, si staglia sullo sfondo del cielo; nel quarto, "partito", compare un leone d'argento in "campo" rosso e nero.