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Descrizione

Centro collinare, di antiche origini, con un’economia di tipo agricolo e industriale. I delicetani, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media e fanno registrare un saldo demografico passivo tra il censimento del 1981 e quello del 1991, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e, in minor misura, in numerose case sparse e nella località Catenaccio. Il territorio disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate che vanno da un minimo di 207 metri sul livello del mare a un massimo di 951 metri, e offre un panorama collinare di indiscutibile fascino, con i suoi rilievi coperti di vegetazione boschiva. L’abitato ha un andamento plano-altimetrico piuttosto vario e, col suo castello medievale, ricorda la funzione difensiva dell’insediamento.

Storia

Citata in documenti medievali come ILICETUM (dal latino ILEX o ILICIS, ‘leccio’, preceduto dalla preposizione AD o DE), DULCITUM e DULCITO, seguì le vicende dei territori circostanti, assoggettati dopo la caduta dell’impero romano a un susseguirsi di dominazioni. Ai bizantini e ai longobardi subentrarono i normanni, che ne fecero un borgo fortificato: questi infatti, considerata la sua grande importanza strategica, nella seconda metà dell’undicesimo secolo, durante la signoria del capitano Pristaino, vi costruirono un castello, successivamente rifatto e ampliato dall’imperatore Federico II di Svevia e ulteriormente rimaneggiato da Carlo d’Angiò e dai numerosi feudatari che nel corso dei secoli si alternarono alla sua guida. Sottoposta al dominio aragonese al termine del governo angioino, passò in seguito nelle mani degli spagnoli, ricordati per il loro malgoverno, degli austriaci e dei Borboni. Tra le testimonianze storico-architettoniche degni di nota sono: il castello medievale; il centro storico; la chiesa parrocchiale, che al suo interno conserva una croce reliquiaria donata da papa Pio II nel XV secolo; il cinquecentesco convento della Consolazione dove, secondo la tradizione, Sant’Alfonso Maria de’ Liguori avrebbe composto il famoso canto “Tu scendi dalle stelle”.

Economia

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, è sede della Pro Loco e di una stazione dei carabinieri. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si producono cereali (in particolare frumento), foraggi, ortaggi, frutta, olive e uva; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da aziende che operano nei comparti alimentare (compreso quello lattiero-caseario), edile, della produzione di laterizi e articoli in gomma, dell’estrazione di petrolio greggio e gas naturale e della produzione e distribuzione di gas. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi che, accanto a quelli forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, comprendono l’esercizio del credito e dell’intermediazione monetaria e attività di consulenza informatica. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e includono un istituto professionale commerciale mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico: per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

È meta di un certo movimento turistico, determinato soprattutto dalla sua stupenda cornice paesaggistica e dal suo patrimonio storico-architettonico: si tratta, logicamente, di visite più che di soggiorni. È anche al centro di rapporti abbastanza intensi con gli altri comuni della Comunità montana “Sub-Appennino Dauno Meridionale”, grazie alle sue attività produttive, che consentono di assorbire discreti flussi di manodopera, e alla presenza dell’istituto d’istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli eventi e le manifestazioni ricorrenti, oltre al tradizionale mercato del mercoledì, vanno segnalate la sagra di San Mattia, che si svolge il 24 febbraio con l’accensione di un falò, e quella delle orecchiette, che ha luogo ad agosto. La Patrona è Santa Maria dell’Olmitello, la cui festa si celebra il 6 maggio.

Località

Catenaccio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Deliceto rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 3.828
  • Lat 41° 13' 19,5'' 41.22195833
  • Long 15° 23' 11,31'' 15.38647500
  • CAP 71026
  • Prefisso 0881
  • Codice ISTAT 071022
  • Codice Catasto D269
  • Altitudine slm 621 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2245
  • Superficie 75.65 Km2
  • Densità 50,60 ab/Km2
  • Sismicità Zona 1
  • Alba 04:42
  • Tramonto 19:07
Contatti
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A.V.I.S. COMUNALE DI DELICETO PADRE MATTIA BIZZARROVICO II BONUOMO S N
ASSOCIAZIONE PRO?LOCO?DELICETOCORSO MARGHERITA 57
ASSOCIAZIONE VOLONTARIATO E PROTEZIONE CIVILE DELICETOC DA SCARANO S N C
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ORATORIO/CIRCOLO ANSPI SAN DOMENICO SAVIO?DELICETO?L GO GIOVANNI XXIII 19
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