Descrizione

Centro di collina, di origine antica, con un’economia basata sulle tradizionali attività agricole, affiancata da una buona attività industriale e terziaria. I cumianesi, con un indice di vecchiaia superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita in numerosissimi nuclei urbani minori e in case sparse. Il territorio, che si eleva fino ai 1.445 metri di quota, è ricco di gneiss; presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, su cui sovrasta la chiesa parrocchiale, è posto al centro di un’ampia conca valliva percorsa da corsi d’acqua e non mostra segni di espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico collinare.

Centro di collina, di origine antica, con un’economia basata sulle tradizionali attività agricole, affiancata da una buona attività industriale e terziaria. I cumianesi, con un indice di vecchiaia superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita in numerosissimi nuclei urbani minori e in case sparse. Il territorio, che si eleva fino ai 1.445 metri di quota, è ricco di gneiss; presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, su cui sovrasta la chiesa parrocchiale, è posto al centro di un’ampia conca valliva percorsa da corsi d’acqua e non mostra segni di espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico collinare.

Storia

L’origine del toponimo, un prediale in -ANUS, è da collegarsi al gentilizio ligure-romano “Comavius”, che compare come nome personale “Comavus” nell’espressione “villa que dicitur Quomoviana ... in fundus vigo Quomoviana” risalente all’anno 810. Nota e occupata in epoca antica dai celti e dai romani, fu in seguito dominio dei barbari. Le prime attestazioni scritte risalgono a un atto di donazione dell’810, effettuato da Teutcario in favore dell’abbazia dei Santi Pietro e Andrea della Novalesa. In seguito fece parte dei possedimenti di Carlo Magno, poi dei marchesi di Susa e dei signori di Rivalta. Con il matrimonio della contessa Adelaide di Susa con Oddone di Savoia, la sua giurisdizione fu esercitata dalla famiglia sabauda. Nel XIII secolo fu completamente acquisita dal ramo dei Savoia-Acaja e ne seguì le sorti. Aimone Savoia-Acaja, nella metà del XIV secolo, la vendette a Termignone Canalis. Tra il Cinquecento e il Seicento visse un periodo caratterizzato da guerre; nel 1517 fu occupata dall’esercito del re di Francia; nel 1690 fu saccheggiata dalle truppe del generale Cantinat. Dopo la rivoluzione francese e la dominazione napoleonica, fu governata nel 1854 dal sindaco Andrea Barbarossa e successivamente anche da Domenico Curatti di Contogno. Tra le testimonianze storico-architettoniche del suo passato figurano: il palazzo del municipio edificato nel Settecento; la parrocchiale di Santa Maria della Motta, risalente al XVIII secolo; la chiesa dei Santi Gervasio e Protrasio, costruita nella forma attuale nel 1765, al cui interno sono custoditi dei pregevoli dipinti del 1200, accanto alla quale si erge anche una torre campanaria del XIII secolo; la chiesa di San Giovanni e il Palazzo Canalis della XVII secolo.

L’origine del toponimo, un prediale in -ANUS, è da collegarsi al gentilizio ligure-romano “Comavius”, che compare come nome personale “Comavus” nell’espressione “villa que dicitur Quomoviana ... in fundus vigo Quomoviana” risalente all’anno 810. Nota e occupata in epoca antica dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CELTI'>celti</a> e dai romani, fu in seguito dominio dei barbari. Le prime attestazioni scritte risalgono a un atto di donazione dell’810, effettuato da Teutcario in favore dell’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=ABBAZIADEISANTIPIETROEANDREADELLANOVALESA'>abbazia dei Santi Pietro e Andrea della Novalesa</a>. In seguito fece parte dei possedimenti di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CARLOMAGNO'>Carlo Magno</a>, poi dei marchesi di Susa e dei signori di Rivalta. Con il matrimonio della contessa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=ADELAIDE'>Adelaide</a> di Susa con Oddone di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>, la sua giurisdizione fu esercitata dalla famiglia sabauda. Nel XIII secolo fu completamente acquisita dal ramo dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>-Acaja e ne seguì le sorti. Aimone <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>-Acaja, nella metà del XIV secolo, la vendette a Termignone Canalis. Tra il Cinquecento e il Seicento visse un periodo caratterizzato da guerre; nel 1517 fu occupata dall’esercito del re di Francia; nel 1690 fu saccheggiata dalle truppe del generale Cantinat. Dopo la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=RIVOLUZIONEFRANCESE'>rivoluzione francese</a> e la dominazione napoleonica, fu governata nel 1854 dal sindaco Andrea Barbarossa e successivamente anche da Domenico Curatti di Contogno. Tra le testimonianze storico-architettoniche del suo passato figurano: il palazzo del municipio edificato nel Settecento; la parrocchiale di Santa Maria della Motta, risalente al XVIII secolo; la chiesa dei Santi Gervasio e Protrasio, costruita nella forma attuale nel 1765, al cui interno sono custoditi dei pregevoli dipinti del 1200, accanto alla quale si erge anche una torre campanaria del XIII secolo; la chiesa di San Giovanni e il Palazzo Canalis della XVII secolo.

Economia

Ospita unicamente gli ordinari uffici municipali e postali. Nell’economia locale l’agricoltura, favorita dalla fertilità del terreno, conserva un ruolo importante: si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi e frutta. Parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, caratterizzata dall’allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende di piccole, medie e grandi dimensioni, che operano nei più svariati comparti. Il terziario si compone di una buona rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario, assicurativo e immobiliare. Tra le strutture sociali si registra la presenza di asili nido e case di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle scuole dell’obbligo e di un istituto tecnico industriale; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Alla diffusione della cultura provvede anche una emittente radiotelevisiva locale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizioni dei centri di equitazione. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Ospita unicamente gli ordinari uffici municipali e postali. Nell’economia locale l’agricoltura, favorita dalla fertilità del terreno, conserva un ruolo importante: si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi e frutta. Parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, caratterizzata dall’allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende di piccole, medie e grandi dimensioni, che operano nei più svariati comparti. Il terziario si compone di una buona rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario, assicurativo e immobiliare. Tra le strutture sociali si registra la presenza di asili nido e case di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle scuole dell’obbligo e di un istituto tecnico industriale; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Alla diffusione della cultura provvede anche una emittente radiotelevisiva locale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizioni dei centri di equitazione. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Immersa in uno scenario paesaggistico di spettacolare bellezza, durante la bella stagione è meta di escursionisti e amanti della montagna, attirati dalla possibilità di effettuare piacevoli e rilassanti passeggiate sui monti circostanti, nonché escursioni a quote elevate. Una meta da non mancare e il Parco montano dei Tre Denti del Freidour, caratterizzato da una ricca flora e fauna. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni merita di essere citata la festa “Naturalmente Cumiana”, a settembre. La festa patronale, in onore della nascita di Santa Maria Bambina, si festeggia l’8 settembre.

Immersa in uno scenario paesaggistico di spettacolare bellezza, durante la bella stagione è meta di escursionisti e amanti della montagna, attirati dalla possibilità di effettuare piacevoli e rilassanti passeggiate sui monti circostanti, nonché escursioni a quote elevate. Una meta da non mancare e il Parco montano dei Tre Denti del Freidour, caratterizzato da una ricca flora e fauna. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni merita di essere citata la festa “Naturalmente Cumiana”, a settembre. La festa patronale, in onore della nascita di Santa Maria Bambina, si festeggia l’8 settembre.

Località

Allivellatori, Badini, Baite, Berga, Burdini, Camussi, Canali Bassi, Canova, Cascina Nuova, Dagheri, Enta, Fiola, Franchini, Galli, Giacotti, Giardiniera-Ferragatta, Guardia, Listelli, Luisetti, Madonna della Neve, Mago, Moncalarda, Montegrosso, Morelli, Oli, Oreglia, Paschero, Picchi, Pieve, Porta, Ravera, Ronco, Ruata Asciutta, Ruata Ponsino, Tavernette, Tetti Moretta, Tetti San Martino, Torinesa, Trucco Levrino, Verna, Villar, Vola

Allivellatori, Badini, Baite, Berga, Burdini, Camussi, Canali Bassi, Canova, Cascina Nuova, Dagheri, Enta, Fiola, Franchini, Galli, Giacotti, Giardiniera-Ferragatta, Guardia, Listelli, Luisetti, Madonna della Neve, Mago, Moncalarda, Montegrosso, Morelli, Oli, Oreglia, Paschero, Picchi, Pieve, Porta, Ravera, Ronco, Ruata Asciutta, Ruata Ponsino, Tavernette, Tetti Moretta, Tetti San Martino, Torinesa, Trucco Levrino, Verna, Villar, Vola

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cumiana rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.