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Descrizione

Centro di pianura, di antica origine, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I colognesi, con un indice di vecchiaia superiore alla media, sono distribuiti tra varie località e il capoluogo comunale, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia. Il territorio, comprendente anche numerosissime case sparse e nuclei urbani, è ricco di corsi d’acqua e canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività; il suo profilo geometrico è del tutto regolare, con differenze di altitudine quasi irrilevanti, che imprimono all’abitato un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale si rappresenta un ponte a tre archi, argentato, munito di un parapetto balaustrato che sostiene tre pomi cotogni dorati; al di sotto del ponte scorre una riviera azzurra, con flutti d’argento. Ai lati spicca il motto dell’invocazione catulliana, tratta dal primo capoverso del Carme XVII: O COLONIA QUAE CUPIS PONTE LUDERE LONGO.

Storia

Abitata fin dalla preistoria, registrò nelle varie epoche diversi insediamenti fino ad arrivare alla colonizzazione dei romani, che verso la metà del I secolo a.C. ne fecero un municipio. La sua romanità è testimoniata, oltre che dalle origini del nome, derivante da COLONIA, in riferimento alla colonia romana di Ateste, dai tanti reperti rinvenuti nella zona. Invasa da orde di barbari, nel 589 fu inondata dal fiume Adige che, rompendo gli argini alla Cucca, mutò il corso, dando vita al fiume Guà. Dopo le dominazioni longobarda e franca entrò tra i possedimenti dei conti Maltraversi, venendo conquistata nella prima metà del XIII secolo da Ezzelino III da Romano, contro il quale la popolazione insorse. Capoluogo di un grande vicariato sotto i Della Scala, al termine della signoria scaligera fu assoggettata ai Visconti e ai Carraresi, passando nel 1405 alla repubblica di Venezia, che le concesse il privilegio di autogovernarsi secondo propri statuti. Rimasta sempre fedele alla Serenissima, sul finire del Settecento fu invasa da Napoleone e, tornata agli austriaci, partecipò ai moti risorgimentali e alle successive vicende nazionali e internazionali. Tra le testimonianze storico-architettoniche spiccano: il duomo, con la facciata in stile neoclassico e costruito all’inizio dell’Ottocento sul luogo del castello medievale; il campanile del 1841; la torre civica della metà del XVI secolo; le mura; la porta delle Cappuccine, aperta nel 1602; i palazzi Pretorio e del Monte di Pietà e villa Labia in località Cuari.

Economia

È sede di Pro Loco. Nell’economia locale l’agricoltura, pur registrandosi un sensibile calo degli addetti, conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, foraggi, ortaggi, alberi da frutta e viti; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da numerose aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), calzaturiero, chimico, conciario, edile, meccanico (compresa la fabbricazione di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura), tessile, del legno, del vetro, della stampa ed attività connesse, della produzione e distribuzione di energia elettrica e della raccolta, depurazione e distribuzione di acqua; a queste si affiancano mobilifici e fabbriche di laterizi e alimenti per animali. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario, le assicurazioni e i fondi pensione. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e includono un liceo scientifico, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal museo civico. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno e quelle sanitarie annoverano il servizio ospedaliero; tra le strutture sociali vi è una casa di riposo.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, assume un ruolo attivo nei rapporti con i comuni vicini, grazie al suo sviluppo industriale che consente un notevole assorbimento di manodopera, alle sue attività commerciali e alla presenza dell’ospedale e dell’istituto d’istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli eventi ricorrenti meritano di essere citati: la festa provinciale del radicchio rosso di Verona, a febbraio; il carnevale colognese, con sfilata di carri, vin brulè e frittelle; la festa dei fiori, a maggio; la fiera agricola, commerciale, artigianale e zootecnica e la festa provinciale della patata, a settembre, e la festa del mandorlato a dicembre. La festa patronale, in onore della Natività di Maria Vergine, si celebra l’8 settembre.

Località

Baldaria, Quari Destra, San Marcello, San Sebastiano, Sant'Andrea, Spessa, Strà, Sule, Suppiavento, Terramassi

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cologna Veneta rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 8.646
  • Lat 45° 18' 32,17'' 45.30893611
  • Long 11° 23' 7,0'' 11.38527778
  • CAP 37044
  • Prefisso 0442
  • Codice ISTAT 023027
  • Codice Catasto C890
  • Altitudine slm 24 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2432
  • Superficie 42.99 Km2
  • Densità 201,12 ab/Km2
  • Sismicità Zona 3
  • Alba 04:34
  • Tramonto 19:49
Contatti
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OPERA DI SOCCORSO DELL'ORDINE DI SAN GIOVANNI IN ITALIA I. GIOVANNITI SEZIONE VERONA ORIENTALEVIA TREVISO 60
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