Descrizione
Comune di montagna, di origine antica, la cui economia si basa soprattutto sull'industria e sullo sviluppo del turismo. I coleresi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono distribuiti, oltre che nel capoluogo comunale, anche nelle località Cantoniera della Presolana (contigua al nucleo omonimo del comune bresciano di Angolo Terme), Dezzo di Scalve, Carbonera, Grana, Magnone, Valle Richetti e Valle Sponda, oltre che in case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, a tratti aspro e accidentato, con rilevanti variazioni altimetriche: si raggiungono i 2.521 metri del Pizzo della Presolana. L'abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, è interessato da una forte espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Sullo sfondo nero dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si rappresentano, in argento, le quattro punte della "Presolana", dette "Quattro Matte", sulle quali spicca una spada barbara azzurra, spezzata da un gladio romano posto in banda, dello stesso colore.
Storia
La tradizione fa derivare il toponimo dal termine "colo", che significa 'abitatore, coltivatore cavernicolo', in riferimento ai primi abitanti che vivevano nelle grotte, nel X secolo a.C. La sua storia è stata segnata dal lungo conflitto, durato quasi seicento anni, che la oppose a Borno, per questioni di confine: la vicenda si concluse solo nel 1682. L'eccezionalità dell'evento fu attribuita all'intercessione miracolosa della Madonna delle Fontane, in onore della quale i fedeli eressero a proprie spese il santuario della Madonnina. L'edificio fu completamente distrutto nel 1923 dal crollo della diga di Gleno, che rase al suolo numerose località della valle. Aggregata, nel 1927, ad Azzone e Dezzo nel nuovo comune di Dezzo di Scalve, riconquistò l'autonomia amministrativa vent'anni più tardi. La prima parrocchiale fu la quattrocentesca chiesa dei Morti, sulle cui fondamenta fu eretta, nel XVIII secolo, la chiesa di San Bartolomeo, consacrata solo un secolo dopo; al suo interno è possibile osservare pregevoli opere d'arte.
Economia
Va segnalata la presenza della Pro Loco. L'agricoltura, poco favorita dalle caratteristiche del territorio, che non risulta adatto alle coltivazioni, ha fatto registrare negli ultimi anni un notevole calo degli addetti al settore. L'industria è costituita da aziende che operano nei comparti tessile, metalmeccanico, del legno e della gioielleria. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità) e dell'insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica, valido supporto per l'economia locale. Non dispone di strutture sociali di una certa rilevanza, quali asili nido o case di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico; per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.
Relazioni
Meta di un intenso movimento turistico, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, praticando gli sport invernali e godendo delle bellezze dell'ambiente naturale, arricchito dalla presenza del Parco delle Orobie, in cui si possono effettuare interessanti escursioni. Tra le sue specialità gastronomiche va citato il "pelacor", un piatto a base di polenta fredda, bollita con latte e accompagnata da formaggi e salumi locali. Abbastanza frequentata anche per lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono un buon assorbimento di manodopera, intrattiene intensi rapporti con i comuni vicini, ai quali gi abitanti si rivolgono per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Di grande attrattiva sono pure le numerose manifestazioni organizzate nei mesi estivi; tra queste vanno segnalate: il sabato ecologico, che si svolge a giugno e consiste nella pulizia dei boschi; la caratteristica fiaccolata del primo luglio; il concorso di abbellimento delle strade "Còlere Bella", tra luglio e agosto; la festa de "L'Alpe", che ha luogo il 16 agosto, con una tombolata in piazza, e le varie mostre dell'artigianato locale. La festa del Patrono, San Bartolomeo, viene celebrata il 24 agosto.
Località
Cantoniera della Presolana, Carbonera, Dezzo di Scalve, Grana, Magnone, Presolana, Valle Richetti, Valzella
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Colere rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 1.136
- Lat 45° 58' 26,23'' 45.97395278
- Long 10° 4' 55,54'' 10.08209444
- CAP 24020
- Prefisso 0346
- Codice ISTAT 016078
- Codice Catasto C835
- Altitudine slm 1013 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: nessun limite F/3508 - Superficie 18.77 Km2
- Densità 60,52 ab/Km2
- Sismicità Zona 3
- Alba 04:50
- Tramonto 19:41
- LETTERIO PORTO
- Via Tortola, 54
- 24020 (BG) Lombardia
- protocollo@pec.comune.colere.bg.it
- info@comune.colere.bg.it
- www.comune.colere.bg.it
- 81002410165