Descrizione

Cittadina collinare, di origine antica, cui è stato concesso il titolo di città con Decreto del Capo del Governo del 9 settembre 1937, che ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I cividalesi, con un indice di vecchiaia superiore alla media, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale. Attraversato dal fiume Natisone, il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, che accanto a edifici moderni conserva significative testimonianze del passato, ha un andamento plano-altimetrico leggermente vario ed è interessato da una forte crescita edilizia. Lo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, è attraversato da una fascia d’argento. Lo scudo è ornato dalla Croce al merito, di Guerra e dalla Medaglia d’argento al Valore Militare per la Resistenza.

Cittadina collinare, di origine antica, cui è stato concesso il titolo di città con Decreto del Capo del Governo del 9 settembre 1937, che ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I cividalesi, con un indice di vecchiaia superiore alla media, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale. Attraversato dal fiume Natisone, il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, che accanto a edifici moderni conserva significative testimonianze del passato, ha un andamento plano-altimetrico leggermente vario ed è interessato da una forte crescita edilizia. Lo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, è attraversato da una fascia d’argento. Lo scudo è ornato dalla Croce al merito, di Guerra e dalla Medaglia d’argento al Valore Militare per la Resistenza.

Storia

Abitata fin da epoca preistorica, è l’antica Forum Iulii (da cui Friuli) fondata nel 53 a.C. da Giulio Cesare. Elevata al rango di “municipio” nel I secolo d.C., con la caduta dell’impero romano vide aumentare il suo prestigio, scavalcando la stessa Aquileia, ormai insicura per le continue incursioni dei barbari. Sede vescovile, dal 568 d.C. fu la capitale del primo ducato longobardo in Italia, assumendo il nome di CIVITAS, ‘città’, del Forum Iulii. Tra i secoli VII e VIII divenne la comunità urbana più importante della regione e i patriarchi di Aquileia vi trasferirono la loro sede, spostata a Udine solo all’inizio del 1300, per ragioni politiche. Ne derivò una lunga rivalità tra le due comunità, spesso fomentata dallo stesso patriarca, che così cercava di evitare il formarsi di un’autorità superiore alla sua. Conquistata, nel 1419, dai veneziani, all’inizio del 1500 fu coinvolta nella guerra tra la Serenissima e l’Austria e registrò nei secoli successivi una progressiva regressione economica, a seguito della decisione del governo veneziano di tagliarla fuori dai grandi commerci, vietando il transito del ferro sulla strada che da Pulfero raggiungeva il Cividalese (congiungendolo con l’alta valle del fiume Isonzo), dalla quale arrivavano le merci provenienti dai Balcani. Aggregata all’Austria nel 1813, fu annessa all’Italia nel 1866 e venne occupata dagli austriaci dopo la disfatta di Caporetto, del 1917. Attiva ne fu la partecipazione alla lotta partigiana. Tra i tanti edifici di culto spicca il quattrocentesco Duomo di Santa Maria Assunta, più volte ricostruito e contenente numerose opere d’arte, tra cui il battistero del patriarca Callisto, del secolo VIII. Degni di nota sono anche: i palazzi municipale, dei Provveditori veneti, De Nordis e De Puppis; il ponte del Diavolo e i resti del cosiddetto “ipogeo celtico”, una serie di cunicoli che scendono verso il Natisone.

Abitata fin da epoca preistorica, è l’antica Forum Iulii (da cui Friuli) fondata nel 53 a.C. da Giulio Cesare. Elevata al rango di “municipio” nel I secolo d.C., con la caduta dell’impero romano vide aumentare il suo prestigio, scavalcando la stessa Aquileia, ormai insicura per le continue incursioni dei barbari. Sede vescovile, dal 568 d.C. fu la capitale del primo ducato longobardo in Italia, assumendo il nome di CIVITAS, ‘città’, del Forum Iulii. Tra i secoli VII e VIII divenne la comunità urbana più importante della regione e i patriarchi di Aquileia vi trasferirono la loro sede, spostata a Udine solo all’inizio del 1300, per ragioni politiche. Ne derivò una lunga rivalità tra le due comunità, spesso fomentata dallo stesso patriarca, che così cercava di evitare il formarsi di un’autorità superiore alla sua. Conquistata, nel 1419, dai veneziani, all’inizio del 1500 fu coinvolta nella guerra tra la Serenissima e l’Austria e registrò nei secoli successivi una progressiva regressione economica, a seguito della decisione del governo veneziano di tagliarla fuori dai grandi commerci, vietando il transito del ferro sulla strada che da Pulfero raggiungeva il Cividalese (congiungendolo con l’alta valle del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=FVG&parola=ISONZO'>Isonzo</a>), dalla quale arrivavano le merci provenienti dai Balcani. Aggregata all’Austria nel 1813, fu annessa all’Italia nel 1866 e venne occupata dagli austriaci dopo la disfatta di Caporetto, del 1917. Attiva ne fu la partecipazione alla lotta partigiana. Tra i tanti edifici di culto spicca il quattrocentesco Duomo di Santa Maria Assunta, più volte ricostruito e contenente numerose opere d’arte, tra cui il battistero del patriarca Callisto, del secolo VIII. Degni di nota sono anche: i palazzi municipale, dei Provveditori veneti, De Nordis e De Puppis; il ponte del Diavolo e i resti del cosiddetto “ipogeo celtico”, una serie di cunicoli che scendono verso il Natisone.

Economia

È sede del distretto scolastico n. 11 e delle stazioni dei carabinieri e della guardia di finanza. Nell’economia locale l’agricoltura, basata su coltivazioni di cereali, ortaggi, foraggi, vite e frutta, e l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli hanno perso terreno rispetto all’industria, costituita da numerose aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), edile, elettrico, metalmeccanico, del legno, del vetro, dei laterizi, della produzione di mobili, dell’editoria, della tipografia, della gioielleria e oreficeria nonché della produzione e distribuzione di gas. Il terziario si compone di una buona rete distributiva e dell’insieme dei servizi: quello bancario, attività di consulenza informatica, assicurazioni e fondi pensione. Tra le strutture sociali si registra la presenza di una casa di riposo. Le strutture scolastiche includono vari istituti d’istruzione secondaria di secondo grado, mentre quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca e dal museo archeologico nazionale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario sono assicurati il servizio farmaceutico e le prestazioni fornite dal locale ospedale.

È sede del distretto scolastico n. 11 e delle stazioni dei carabinieri e della guardia di finanza. Nell’economia locale l’agricoltura, basata su coltivazioni di cereali, ortaggi, foraggi, vite e frutta, e l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli hanno perso terreno rispetto all’industria, costituita da numerose aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), edile, elettrico, metalmeccanico, del legno, del vetro, dei laterizi, della produzione di mobili, dell’editoria, della tipografia, della gioielleria e oreficeria nonché della produzione e distribuzione di gas. Il terziario si compone di una buona rete distributiva e dell’insieme dei servizi: quello bancario, attività di consulenza informatica, assicurazioni e fondi pensione. Tra le strutture sociali si registra la presenza di una casa di riposo. Le strutture scolastiche includono vari istituti d’istruzione secondaria di secondo grado, mentre quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca e dal museo archeologico nazionale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario sono assicurati il servizio farmaceutico e le prestazioni fornite dal locale ospedale.

Relazioni

Meta di un significativo movimento di turisti, attratti dal suo ricco patrimonio storico-architettonico, è al centro di rapporti particolarmente intensi con il circondario, grazie alla presenza del presidio ospedaliero e degli insediamenti industriali, che consentono un notevole assorbimento di manodopera. Tra le numerose manifestazioni, che si svolgono nell’anno, si segnalano: il “Mittelfest”, festival del teatro della mitteleuropa; il “Truc” e, a gennaio, la messa dello spadone, rievocazione dell’ingresso, nel 1336, del patriarca Marquardo di Randeck. La festa del Patrono, S. Donato, si celebra il 21 agosto.

Meta di un significativo movimento di turisti, attratti dal suo ricco patrimonio storico-architettonico, è al centro di rapporti particolarmente intensi con il circondario, grazie alla presenza del presidio ospedaliero e degli insediamenti industriali, che consentono un notevole assorbimento di manodopera. Tra le numerose manifestazioni, che si svolgono nell’anno, si segnalano: il “Mittelfest”, festival del teatro della mitteleuropa; il “Truc” e, a gennaio, la messa dello spadone, rievocazione dell’ingresso, nel 1336, del patriarca Marquardo di Randeck. La festa del Patrono, S. Donato, si celebra il 21 agosto.

Località

Casali Zanoni, Fornalis, Guspergo, Ponte San Quirino, Purgessimo, Sanguarzo, Soravilla, Spessa, Spessa Alta

Casali Zanoni, Fornalis, Guspergo, Ponte San Quirino, Purgessimo, Sanguarzo, Soravilla, Spessa, Spessa Alta

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cividale del Friuli rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.