Descrizione

“Comune sparso” con sede in Cisano, ha origini medievali e presenta un’economia di tipo agricolo e industriale. I cisanesi, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerosissime case sparse e le località Cenesi, Conscente, Martinetto e Piamboschi. Il territorio, classificato collinare, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, che, con le torri e i resti delle mura medievali, ricorda la funzione difensiva dell’insediamento, mostra segni di espansione edilizia; immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, ha un andamento plano-altimetrico vario.

“Comune sparso” con sede in Cisano, ha origini medievali e presenta un’economia di tipo agricolo e industriale. I cisanesi, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerosissime case sparse e le località Cenesi, Conscente, Martinetto e Piamboschi. Il territorio, classificato collinare, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, che, con le torri e i resti delle mura medievali, ricorda la funzione difensiva dell’insediamento, mostra segni di espansione edilizia; immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Storia

Citata, come Cixano, in un documento del XIII secolo, deriva il toponimo dal personale latino CAESIUS (forma abbreviata di CAESELLIUS, CAESILIUS), con l’aggiunta del suffisso -ano. La specificazione “sul Neva” aggiunta nel 1863, per distinguerla da Cisano Bergamasco, si riferisce chiaramente all’ubicazione del borgo sulle sponde dell’omonimo torrente. Inserita nella marca aleramica, sul finire del secolo XI entrò a far parte dei possedimenti del marchese Bonifacio del Vasto, passando, nel 1100, ai Clavesana. Nella seconda metà del Duecento fu acquistata da Albenga, che la munì di fortificazioni, facendone un avamposto a difesa del proprio territorio a nord-ovest. Caduta poi sotto il dominio della repubblica marinara di Genova, ne seguì le sorti. Occupata dai Savoia, nel Seicento, verso la fine del XVIII secolo fu teatro di scontri tra l’esercito austriaco e le truppe francesi. Storia in parte diversa è quella di Conscente che, dopo essere appartenuta ai vescovi di Albenga, all’inizio del Trecento venne infeudata ai Cepolla, cui subentrarono, nel XVI secolo, i Fieschi e i Costa e, nella prima metà del Settecento, i Del Carretto. Tra i monumenti spiccano: le torri facenti parte del sistema difensivo medievale; la settecentesca parrocchiale di Santa Maria Maddalena, affiancata da un campanile, del Trecento, realizzato con materiale delle antiche mura; l’oratorio di San Bartolomeo; la chiesa cimiteriale di San Calogero, la cui struttura originaria risale al secolo XI, e il quattrocentesco castello dei conti Costa, a Conscente.

Citata, come Cixano, in un documento del XIII secolo, deriva il toponimo dal personale latino CAESIUS (forma abbreviata di CAESELLIUS, CAESILIUS), con l’aggiunta del suffisso -ano. La specificazione “sul Neva” aggiunta nel 1863, per distinguerla da Cisano Bergamasco, si riferisce chiaramente all’ubicazione del borgo sulle sponde dell’omonimo torrente. Inserita nella <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=MARCAALERAMICA'>marca aleramica</a>, sul finire del secolo XI entrò a far parte dei possedimenti del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=MARCHESEBONIFACIODELVASTO'>marchese Bonifacio del Vasto</a>, passando, nel 1100, ai Clavesana. Nella seconda metà del Duecento fu acquistata da Albenga, che la munì di fortificazioni, facendone un avamposto a difesa del proprio territorio a nord-ovest. Caduta poi sotto il dominio della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=REPUBBLICAMARINARADIGENOVA'>repubblica marinara di Genova</a>, ne seguì le sorti. Occupata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=SAVOIA'>Savoia</a>, nel Seicento, verso la fine del XVIII secolo fu teatro di scontri tra l’esercito austriaco e le truppe francesi. Storia in parte diversa è quella di Conscente che, dopo essere appartenuta ai vescovi di Albenga, all’inizio del Trecento venne infeudata ai Cepolla, cui subentrarono, nel XVI secolo, i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=FIESCHI'>Fieschi</a> e i Costa e, nella prima metà del Settecento, i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=DELCARRETTO'>Del Carretto</a>. Tra i monumenti spiccano: le torri facenti parte del sistema difensivo medievale; la settecentesca parrocchiale di Santa Maria Maddalena, affiancata da un campanile, del Trecento, realizzato con materiale delle antiche mura; l’oratorio di San Bartolomeo; la chiesa cimiteriale di San Calogero, la cui struttura originaria risale al secolo XI, e il quattrocentesco castello dei conti Costa, a Conscente.

Economia

Gli unici uffici presenti sono quelli municipali e postali e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si producono ortaggi, olive, uve, agrumi e altra frutta. L’industria è costituita da più piccole aziende che operano nei comparti alimentare, edile e metalmeccanico, affiancate da fabbriche della plastica e di calzature. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Non dispone di particolari strutture sociali, sportive e per il tempo libero. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l’istruzione materna ed elementare; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Gli unici uffici presenti sono quelli municipali e postali e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si producono ortaggi, olive, uve, agrumi e altra frutta. L’industria è costituita da più piccole aziende che operano nei comparti alimentare, edile e metalmeccanico, affiancate da fabbriche della plastica e di calzature. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Non dispone di particolari strutture sociali, sportive e per il tempo libero. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l’istruzione materna ed elementare; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni e gustare i genuini prodotti locali. È poco frequentata pure per lavoro, in quanto le sue attività produttive non hanno ancora raggiunto un livello tale da consentire un maggiore assorbimento di manodopera; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi; a essi gli abitanti si rivolgono anche per usufruire dei servizi non forniti sul posto, oltre che per motivi di studio. Non vi si svolgono manifestazioni folcloristiche degne di nota, che potrebbero allietare il borgo, richiamando numerosi visitatori dai dintorni. La festa patronale, dedicata a Santa Maria Maddalena, si celebra il 22 luglio.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni e gustare i genuini prodotti locali. È poco frequentata pure per lavoro, in quanto le sue attività produttive non hanno ancora raggiunto un livello tale da consentire un maggiore assorbimento di manodopera; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi; a essi gli abitanti si rivolgono anche per usufruire dei servizi non forniti sul posto, oltre che per motivi di studio. Non vi si svolgono manifestazioni folcloristiche degne di nota, che potrebbero allietare il borgo, richiamando numerosi visitatori dai dintorni. La festa patronale, dedicata a Santa Maria Maddalena, si celebra il 22 luglio.

Località

Cenesi, Cisano, Conscente, Martinetto

Cenesi, Cisano, Conscente, Martinetto

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cisano sul Neva rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.