Descrizione

Comune di pianura i cui abitanti, i chievesi, si dedicano alle attività agricole, favorite dalle caratteristiche del territorio, e a quelle industriali. La popolazione, che fa registrare un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiede tutta nel capoluogo comunale, eccezion fatta per poche decine di persone che abitano in case sparse sul territorio. Sta vivendo un momento molto importante per l'edilizia, che attraversa una fase di forte espansione. Il profilo geometrico del territorio comunale presenta un andamento praticamente pianeggiante e regolare, che si riflette, ovviamente, anche nell'abitato. Una croce d'argento divide lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, in quattro campi: il primo è d'oro; il secondo, smaltato di azzurro, riporta due chiavi d'oro poste in posizione di decusse; nel terzo, di cielo, campeggia una nave a vela spiegata vagante sulle onde; nel quarto, d'oro, spicca un'ancora nera posta in palo.

Comune di pianura i cui abitanti, i chievesi, si dedicano alle attività agricole, favorite dalle caratteristiche del territorio, e a quelle industriali. La popolazione, che fa registrare un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiede tutta nel capoluogo comunale, eccezion fatta per poche decine di persone che abitano in case sparse sul territorio. Sta vivendo un momento molto importante per l'edilizia, che attraversa una fase di forte espansione. Il profilo geometrico del territorio comunale presenta un andamento praticamente pianeggiante e regolare, che si riflette, ovviamente, anche nell'abitato. Una croce d'argento divide lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, in quattro campi: il primo è d'oro; il secondo, smaltato di azzurro, riporta due chiavi d'oro poste in posizione di decusse; nel terzo, di cielo, campeggia una nave a vela spiegata vagante sulle onde; nel quarto, d'oro, spicca un'ancora nera posta in palo.

Storia

Le prime tracce di vita umana risalgono probabilmente ad un'epoca assai lontana: sono stati trovati resti comunque risalenti al periodo altomedievale; è soprattutto il culto dei Santi Giorgio e Martino, particolarmente venerati presso i popoli longobardo e franco, a testimoniare la presenza umana in quel periodo. Il nome attuale è nato prima dell'anno mille ma fino al XII secolo non avrà una forma certa: si trova la forma "clevus", che dovrebbe significare 'chiave', in riferimento al luogo dove venivano legate le barche che navigavano sul Gerundo; taluni studiosi locali, invece, sostengono che il toponimo attuale potrebbe derivare da "gleba". Nel periodo medievale fu caratterizzata dai rapporti con i Cistercensi dell'Abbazia di Cerreto; il suo destino fu, quindi, strettamente legato a quello della vicina Crema, che alla fine della prima metà del XVI secolo divenne di proprietà della Repubblica Veneziana e vi rimase fino al XVIII secolo. La parrocchiale del comune, dedicata a San Giorgio, è di particolare interesse: già prima del 1579 fu ricostruita al posto di un edificio esistente; nella prima metà del secolo ventesimo subì notevoli modifiche, tra cui l'aggiunta di un presbiterio e di una campata; la facciata è in stile barocco. Sono presenti anche: il settecentesco oratorio e alcuni palazzi del '600.

Le prime tracce di vita umana risalgono probabilmente ad un'epoca assai lontana: sono stati trovati resti comunque risalenti al periodo altomedievale; è soprattutto il culto dei Santi Giorgio e Martino, particolarmente venerati presso i popoli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LONGOBARDO'>longobardo</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FRANCO'>franco</a>, a testimoniare la presenza umana in quel periodo. Il nome attuale è nato prima dell'anno mille ma fino al XII secolo non avrà una forma certa: si trova la forma "clevus", che dovrebbe significare 'chiave', in riferimento al luogo dove venivano legate le barche che navigavano sul Gerundo; taluni studiosi locali, invece, sostengono che il toponimo attuale potrebbe derivare da "gleba". Nel periodo medievale fu caratterizzata dai rapporti con i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CISTERCENSI'>Cistercensi</a> dell'Abbazia di Cerreto; il suo destino fu, quindi, strettamente legato a quello della vicina Crema, che alla fine della prima metà del XVI secolo divenne di proprietà della Repubblica Veneziana e vi rimase fino al XVIII secolo. La parrocchiale del comune, dedicata a San Giorgio, è di particolare interesse: già prima del 1579 fu ricostruita al posto di un edificio esistente; nella prima metà del secolo ventesimo subì notevoli modifiche, tra cui l'aggiunta di un presbiterio e di una campata; la facciata è in stile barocco. Sono presenti anche: il settecentesco oratorio e alcuni palazzi del '600.

Economia

Non si contano molti uffici oltre a quelli che svolgono le funzioni municipali e postali. L'economia locale si basa sia sulle attività agricole che su quelle industriali; le terre pianeggianti vengono lavorate per produrre cereali e foraggi; la zootecnia contribuisce notevolmente all'economia: sono infatti sviluppati gli allevamenti di bovini e suini. Il settore industriale ha interessato vari comparti: le industrie di abbigliamento e chimiche consentono di raggiungere livelli occupazionali di un certo rilievo mentre quelle elettroniche ed edili sono di piccole dimensioni e quindi vedono impiegato un numero meno considerevole di persone. Il terziario dà un contributo poco rilevante all'economia del posto. La rete distributiva è appena sufficiente a soddisfare le esigenze degli abitanti ma si riesce comunque a garantire il servizio di consulenza informatica nonché quello bancario, con l'intermediazione monetaria e l'esercizio del credito. Non si contano strutture di particolare rilievo né sociali né ricreative o sportive e l'istruzione è assicurata solamente fino al livello elementare; per l'approfondimento culturale si può tuttavia usufruire dei servizi di biblioteca. Poche sono le strutture ricettive, che comunque offrono il solo servizio di ristorazione e non pure il soggiorno. Non vi sono strutture sanitarie, eccezion fatta per la farmacia.

Non si contano molti uffici oltre a quelli che svolgono le funzioni municipali e postali. L'economia locale si basa sia sulle attività agricole che su quelle industriali; le terre pianeggianti vengono lavorate per produrre cereali e foraggi; la zootecnia contribuisce notevolmente all'economia: sono infatti sviluppati gli allevamenti di bovini e suini. Il settore industriale ha interessato vari comparti: le industrie di abbigliamento e chimiche consentono di raggiungere livelli occupazionali di un certo rilievo mentre quelle elettroniche ed edili sono di piccole dimensioni e quindi vedono impiegato un numero meno considerevole di persone. Il terziario dà un contributo poco rilevante all'economia del posto. La rete distributiva è appena sufficiente a soddisfare le esigenze degli abitanti ma si riesce comunque a garantire il servizio di consulenza informatica nonché quello bancario, con l'intermediazione monetaria e l'esercizio del credito. Non si contano strutture di particolare rilievo né sociali né ricreative o sportive e l'istruzione è assicurata solamente fino al livello elementare; per l'approfondimento culturale si può tuttavia usufruire dei servizi di biblioteca. Poche sono le strutture ricettive, che comunque offrono il solo servizio di ristorazione e non pure il soggiorno. Non vi sono strutture sanitarie, eccezion fatta per la farmacia.

Relazioni

Non rappresenta un motivo di attrazione turistica ed i suoi rapporti con i centri vicini sono dovuti alla necessità dei chievesi di raggiungerli quotidianamente per recarsi a scuola o per accedere agli uffici amministrativi non presenti sul territorio comunale. Le industrie locali riescono a garantire un discreto numero di posti lavoro per cui possono dare lavoro sia alla manodopera del posto che a quella dei dintorni. In determinati periodi dell'anno si dà luogo a qualche manifestazione di carattere soprattutto religioso come la "sagra di S. Rocco" che si tiene la prima domenica dopo ferragosto. Il Patrono, S. Giorgio, si festeggia il 23 aprile.

Non rappresenta un motivo di attrazione turistica ed i suoi rapporti con i centri vicini sono dovuti alla necessità dei chievesi di raggiungerli quotidianamente per recarsi a scuola o per accedere agli uffici amministrativi non presenti sul territorio comunale. Le industrie locali riescono a garantire un discreto numero di posti lavoro per cui possono dare lavoro sia alla manodopera del posto che a quella dei dintorni. In determinati periodi dell'anno si dà luogo a qualche manifestazione di carattere soprattutto religioso come la "sagra di S. Rocco" che si tiene la prima domenica dopo ferragosto. Il Patrono, S. Giorgio, si festeggia il 23 aprile.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Chieve rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.