Descrizione

Cittadina collinare, cui è stato concesso il titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica. Di antiche origini, ha un’economia basata su attività agricole, industriali e terziarie. I cegliesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio ha un profilo geometrico ondulato, con differenze di altitudine abbastanza accentuate. L’abitato, dall’aspetto un po’ orientale, conserva significative tracce del passato; interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico leggermente vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, raffigura, in campo azzurro, una torre merlata alla ghibellina accompagnata, in capo, da una corona d’oro a tre punte.

Cittadina collinare, cui è stato concesso il titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica. Di antiche origini, ha un’economia basata su attività agricole, industriali e terziarie. I cegliesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio ha un profilo geometrico ondulato, con differenze di altitudine abbastanza accentuate. L’abitato, dall’aspetto un po’ orientale, conserva significative tracce del passato; interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico leggermente vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, raffigura, in campo azzurro, una torre merlata alla ghibellina accompagnata, in capo, da una corona d’oro a tre punte.

Storia

Denominata Ceglie fino al 1864, deriva la specificazione dal popolo dei messapi, antichi abitanti della Puglia, che la chiamarono Kailia. Incerta è l’origine della prima parte del toponimo, riportata da alcuni alle voci messapiche “kailo, kail” e da altri ai personali latini KAILIUS, CAELIUS o all’etrusco “caile”; l’elemento messapico e i nomi latini ed etrusco potrebbero riferirsi a qualche caratteristica del territorio ed essere intesi nel senso di ‘dosso’ o simili. Nel 1988 al nome Ceglie Messapico si è sostituito l’attuale. Conquistata dai tarantini, nella seconda metà del V secolo a.C., divenne poi la CAELIUM romana. Nel Medioevo perse gran parte della sua rilevanza, trasformandosi in un villaggio dominato dal castello baronale. Infeudata ai principi di Taranto, passò in seguito ai Sanseverino che, nel XV secolo, ne rafforzarono le strutture difensive. La storia successiva non si discosta da quella del resto della regione. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano: i resti delle mura megalitiche, che circondavano l’originario nucleo messapico; la scalinata che permetteva di raggiungere l’acropoli romana; le porte di accesso al borgo medievale; il castello di Ceglie Messapica costruito dai Senseverino attorno a una torre normanna e ampliato nel Quattrocento; il palazzo Allegretti; la cinquecentesca parrocchiale, rimaneggiata nel XVIII secolo, e la chiesa di San Domenico, del Seicento. Interessante è anche la cripta basiliana della Madonna della Grotta.

Denominata Ceglie fino al 1864, deriva la specificazione dal popolo dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=MESSAPI'>messapi</a>, antichi abitanti della Puglia, che la chiamarono Kailia. Incerta è l’origine della prima parte del toponimo, riportata da alcuni alle voci <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=MESSAPICHE'>messapiche</a> “kailo, kail” e da altri ai personali latini KAILIUS, CAELIUS o all’etrusco “caile”; l’elemento <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=MESSAPICO'>messapico</a> e i nomi latini ed etrusco potrebbero riferirsi a qualche caratteristica del territorio ed essere intesi nel senso di ‘dosso’ o simili. Nel 1988 al nome Ceglie Messapico si è sostituito l’attuale. Conquistata dai tarantini, nella seconda metà del V secolo a.C., divenne poi la CAELIUM romana. Nel Medioevo perse gran parte della sua rilevanza, trasformandosi in un villaggio dominato dal castello baronale. Infeudata ai principi di Taranto, passò in seguito ai Sanseverino che, nel XV secolo, ne rafforzarono le strutture difensive. La storia successiva non si discosta da quella del resto della regione. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano: i resti delle mura megalitiche, che circondavano l’originario nucleo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=MESSAPICO'>messapico</a>; la scalinata che permetteva di raggiungere l’acropoli romana; le porte di accesso al borgo medievale; il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=CASTELLODICEGLIEMESSAPICA'>castello di Ceglie Messapica</a> costruito dai Senseverino attorno a una torre <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=NORMANNA'>normanna</a> e ampliato nel Quattrocento; il palazzo Allegretti; la cinquecentesca parrocchiale, rimaneggiata nel XVIII secolo, e la chiesa di San Domenico, del Seicento. Interessante è anche la cripta basiliana della Madonna della Grotta.

Economia

L’agricoltura, basata su ogni tipo di coltura, è integrata dall’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da aziende operanti nei comparti alimentare (tra cui quello per la conservazione di frutta e ortaggi), edile, metallurgico, dell’abbigliamento, del legno, dei materiali da costruzione, della fabbricazione di locomotive, della produzione e distribuzione di energia elettrica. È presente il servizio bancario; una sufficiente rete distributiva e attività di consulenza informatica arricchiscono il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si registrano un asilo nido e una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo e includono gli istituti professionali industriale e femminile, un istituto tecnico commerciale e un liceo classico; per l’arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca-pinacoteca “Emilio Notte”, della biblioteca comunale e di quella dei padri passionisti. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; c’è la Pro Loco. A livello sanitario sono assicurate le prestazioni fornite dal locale ospedale.

L’agricoltura, basata su ogni tipo di coltura, è integrata dall’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da aziende operanti nei comparti alimentare (tra cui quello per la conservazione di frutta e ortaggi), edile, metallurgico, dell’abbigliamento, del legno, dei materiali da costruzione, della fabbricazione di locomotive, della produzione e distribuzione di energia elettrica. È presente il servizio bancario; una sufficiente rete distributiva e attività di consulenza informatica arricchiscono il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si registrano un asilo nido e una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo e includono gli istituti professionali industriale e femminile, un istituto tecnico commerciale e un liceo classico; per l’arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca-pinacoteca “Emilio Notte”, della biblioteca comunale e di quella dei padri passionisti. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; c’è la Pro Loco. A livello sanitario sono assicurate le prestazioni fornite dal locale ospedale.

Relazioni

Inserita negli itinerari dell’agriturismo brindisino, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere di una suggestiva cornice paesaggistica e gustare le specialità gastronomiche locali, quali: la “figghjazza di ntromise”, minestra di foglie e androseno con olio crudo; il capretto al forno; gli “gnummarieddi”, involtini di interiora di agnello, e il tipico biscotto cegliese. Di una certa attrattiva sono le grotte di Montevicoli, con le loro stalattiti e stalagmiti. Tra gli eventi ricorrenti vanno citati: i convegni “Scuola: Riforma e Istituzione” e “La religione cattolica nella realtà”, rispettivamente a gennaio e a febbraio; la mostra di pittura, a marzo; la rappresentazione della passione di Gesù per le vie della cittadina, il venerdì Santo; la fiera del Santissimo Crocifisso e il festival gastronomico, a maggio; l’apertura delle grotte di Montevicoli, il festival del Salento, le feste di San Lorenzo e Sant’Anna, a luglio; la festa dell’Assunta, ad agosto; il convegno regionale di calcio, a settembre; quello sul turismo scolastico, a ottobre; il presepe vivente, nel centro storico; l’inaugurazione del presepe artistico e la rappresentazione della Natività, nelle grotte di Montevicoli, a dicembre. Il Patrono, Sant’Antonio, si festeggia il 13 giugno.

Inserita negli itinerari dell’agriturismo brindisino, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere di una suggestiva cornice paesaggistica e gustare le specialità gastronomiche locali, quali: la “figghjazza di ntromise”, minestra di foglie e androseno con olio crudo; il capretto al forno; gli “gnummarieddi”, involtini di interiora di agnello, e il tipico biscotto cegliese. Di una certa attrattiva sono le grotte di Montevicoli, con le loro stalattiti e stalagmiti. Tra gli eventi ricorrenti vanno citati: i convegni “Scuola: Riforma e Istituzione” e “La religione cattolica nella realtà”, rispettivamente a gennaio e a febbraio; la mostra di pittura, a marzo; la rappresentazione della passione di Gesù per le vie della cittadina, il venerdì Santo; la fiera del Santissimo Crocifisso e il festival gastronomico, a maggio; l’apertura delle grotte di Montevicoli, il festival del Salento, le feste di San Lorenzo e Sant’Anna, a luglio; la festa dell’Assunta, ad agosto; il convegno regionale di calcio, a settembre; quello sul turismo scolastico, a ottobre; il presepe vivente, nel centro storico; l’inaugurazione del presepe artistico e la rappresentazione della Natività, nelle grotte di Montevicoli, a dicembre. Il Patrono, Sant’Antonio, si festeggia il 13 giugno.

Località

Casa di Riposo San Giuseppe, Istituto Educ. Assist. S. Raffaele, Padri Passionisti

Casa di Riposo San Giuseppe, Istituto Educ. Assist. S. Raffaele, Padri Passionisti

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ceglie Messapica rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.