itala

Descrizione

Piccola comunità collinare, di origine antica, avente un’economia prevalentemente di tipo agricolo. I cuccaresi, il cui indice di vecchiaia è straordinariamente elevato, vivono principalmente nel capoluogo comunale; la restante parte degli abitanti si distribuisce in un esiguo numero di case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate, che vanno da un minimo di 132 a un massimo di 289 metri sul livello del mare. L’abitato, dominato dai resti di un castello, sorge sul declivio di un colle, alla destra del torrente Grana, qui valicato da un ponte. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggiano tre colombi d’argento. Sotto lo scudo, bordato d’oro, e su una lista azzurra, bifida e svolazzante, spicca il motto in lettere maiuscole dorate: FIDES SPES CARITAS.

Storia

La sua denominazione è di origine medievale. Le forme attestate nei documenti dell’epoca sono quelle di “Cucharus”, “Cucarus” e “Cuccarus” tutte derivanti da CUCCUS, indicante ‘altura tondeggiante’. Il toponimo ha dunque valore di ‘cocuzzoletto’. Sorse molto probabilmente in età molto antica, anche se le sue prime notizie storiche risalgono al Medioevo, precisamente all’anno 960. I suoi primi signori furono i marchesi del Monferrato, i quali la infeudarono ad alcune famiglie di Lu e ai vescovi di Vercelli. Più tardi venne anche ceduta alla famiglia dei Cane di Casale, dei Pelucchi e a quella dei Colombo, signori del luogo e a cui si crede appartenesse il grande navigatore Cristoforo Colombo. Secondo una tradizione locale quest’ultimo sarebbe nato nel castello i cui resti dominano il borgo. Millenni fa queste zone erano coperte dal mare che, una volta ritiratosi, lasciò, sulle colline, resti marini come conchiglie e molluschi fossili. Da ciò deriverebbe quindi la passione per il mare e la caparbietà con cui gli alessandrini e i cuccaresi soprattutto sostengono che Colombo sia nato tra le mura del loro antico maniero. A sostegno di questa tesi vi sono antichi documenti e alberi genealogici ben costruiti, ma l’unica cosa certa è che la famiglia del navigatore sia originaria della zona. Tra le vestigia del suo passato si segnalano: l’antico castello, costruito a scopo di difesa su un cucuzzolo e la parrocchiale di Santa Maria Assunta, in stile barocco, al cui interno si possono ammirare affreschi e dipinti del XVIII secolo, di autori come Pier Francesco Guala e Moncalvo.

Economia

Il principale settore dell’economia locale è quello agricolo: vi si coltivano foraggi, cereali, frumento, ortaggi, frutta e viti per la produzione di vini Doc e Docg. Accanto al lavoro dei campi si pratica l’allevamento di avicoli e bovini. L’industria non è molto sviluppata: le poche attività produttive locali sono costituite da aziende che operano nei settori della produzione di bevande, della lavorazione della pietra, della metallurgia, della gioielleria e oreficeria, nonché dell’edilizia. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole del posto garantiscono la frequenza delle sole classi elementari; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Le strutture sanitarie non assicurano nemmeno il servizio farmaceutico.

Relazioni

Non costituisce meta di significativo richiamo turistico, pur offrendo, a quanti vi si rechino, la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni ricorrenti si annoverano: la festa di primavera, caratterizzata da esposizioni enogastronomiche e intrattenimenti vari, ad aprile; la manifestazione sportiva canina “Agility Dog”, a luglio; “Agosto in festa”, all’insegna di serate gastronomiche e di intrattenimento; la settembrina “Cena con polenta”, serata dedicata alla degustazione dell’uva e della polenta. La festa della Patrona, Sant’Apollonia, si celebra il 9 febbraio.

Località

INFO
  • Popolazione 340
  • Lat 44° 59' 35,81'' 44.99328056
  • Long 8° 27' 21,18'' 8.45588333
  • CAP 15040
  • Prefisso 0131
  • Codice ISTAT 006064
  • Codice Catasto D194
  • Altitudine slm 232 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2677
  • Superficie 5.35 Km2
  • Densità 63,55 ab/Km2
  • Sismicità Zona 4
  • Alba 05:21
  • Tramonto 19:25
Contatti
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ODV
NomeIndirizzo
A.V.I.S. CASTELLETTO ONLUSVIA ROMA 63
ARCAVIA DEL POGGIO 14
ASSOCIAZIONE AMICI E VOLONTARI ALESSANDRINI PIEMONTE CHIAVI DVIA DEL CASTELLO 3
AVIS ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI DEL SANGUEPIAZZA FRATELLI TABUCCHI 1
CRISTOFORO COLOMBO DI CUCCARO O.D.V.VIA COLONNELLO MAZZA 1
AVIS ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI DEL SANGUEPIAZZA FRATELLI TABUCCHI 1
CRISTOFORO COLOMBO DI CUCCARO O.D.V.VIA COLONNELLO MAZZA 1
GRUPPO ASTROFILI GALILEOPIAZZA ITALIA 1
GRUPPO LEONARDO PROTEZIONE CIVILEVIA ROMA 67
LE METE ? ONLUSSTR VECCHIA VALENZA 10
PASSI DI VITA ONLUSVIA MATTEOTTI 83
SAN GIACOMOPIAZZA SAN GIACOMO N 1
SOGGIORNO MARIA ANGELA RIBERO LUINOPIAZZA MARTIRI DELLA LIBERTA' 5
UN CANE PER SORRIDERE ONLUSVICOLO MONTEGRAPPA N 1
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