Descrizione

Centro di pianura, di origine antica, la cui economia è basata su attività agricole, industriali e commerciali. I castriglianesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati nel capoluogo comunale, tranne una piccola parte, che vive in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con limitate differenze di altitudine, che determinano nell'abitato, interessato da una forte espansione edilizia, un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Lo stemma comunale, aureo, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, riporta un castello rosso a tre torri merlate alla ghibellina.

Centro di pianura, di origine antica, la cui economia è basata su attività agricole, industriali e commerciali. I castriglianesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati nel capoluogo comunale, tranne una piccola parte, che vive in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con limitate differenze di altitudine, che determinano nell'abitato, interessato da una forte espansione edilizia, un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Lo stemma comunale, aureo, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, riporta un castello rosso a tre torri merlate alla ghibellina.

Storia

Secondo alcuni studiosi il nome deriverebbe dal fondatore del borgo, il romano CASTRINIUS; per altri, invece, discenderebbe dal latino CASTRUM, ‘accampamento', o dal greco “kastron”, ‘castello'. Le sue origini sono antiche: la presenza dei greci nella zona è confermata, oltre che dalla specificazione aggiunta al toponimo, anche dalle tracce rimaste negli usi, nei costumi e soprattutto nel dialetto locale. In epoca medievale, dopo l'avvento dei normanni, fu inserita nella contea di Lecce, venendo donata dal re Tancredi al nobile Pietro Indrini, sul finire del 1100. La storia successiva, in cui mancano avvenimenti di una certa rilevanza, non si discosta da quella dei territori circostanti, assoggettati a diverse gestioni feudali: tra la seconda metà del XVI secolo e quella del XVII ne acquistarono il possesso vari signori, tra cui il barone di Acaya, il principe di Montemarano e San Vito e i baroni Gualtieri. Gli elementi più significativi del patrimonio storico appartengono all'architettura sacra: la cripta bizantina di Sant'Onofrio risale al X secolo ma è stata più volte rimaneggiata; la chiesa parrocchiale, costruita verso la fine dell'Ottocento e affiancata da un campanile a tre piani, conserva pregevoli dipinti.

Secondo alcuni studiosi il nome deriverebbe dal fondatore del borgo, il romano CASTRINIUS; per altri, invece, discenderebbe dal latino CASTRUM, ‘accampamento', o dal greco “kastron”, ‘castello'. Le sue origini sono antiche: la presenza dei greci nella zona è confermata, oltre che dalla specificazione aggiunta al toponimo, anche dalle tracce rimaste negli usi, nei costumi e soprattutto nel dialetto locale. In epoca medievale, dopo l'avvento dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=NORMANNI'>normanni</a>, fu inserita nella contea di Lecce, venendo donata dal re Tancredi al nobile Pietro Indrini, sul finire del 1100. La storia successiva, in cui mancano avvenimenti di una certa rilevanza, non si discosta da quella dei territori circostanti, assoggettati a diverse gestioni feudali: tra la seconda metà del XVI secolo e quella del XVII ne acquistarono il possesso vari signori, tra cui il barone di Acaya, il principe di Montemarano e San Vito e i baroni Gualtieri. Gli elementi più significativi del patrimonio storico appartengono all'architettura sacra: la cripta <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=BIZANTINA'>bizantina</a> di Sant'Onofrio risale al X secolo ma è stata più volte rimaneggiata; la chiesa parrocchiale, costruita verso la fine dell'Ottocento e affiancata da un campanile a tre piani, conserva pregevoli dipinti.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell'ufficio postale e del municipio. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. Va segnalata, però, la presenza della Pro Loco. L'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del territorio, si basa sulla produzione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, uve, olivo, agrumi e altra frutta; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l'allevamento di bovini ed equini. L'industria è costituita da aziende operanti nei comparti alimentare, edile, metalmeccanico, tessile, dell'abbigliamento, della lavorazione del tabacco, del vetro e dei materiali da costruzione. Il terziario si compone della rete distributiva (più che sufficiente al soddisfacimento dei bisogni primari della comunità) e dell'insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Non vi sono strutture sociali, sportive e per il tempo libero degne di nota. Nelle scuole locali si impartisce l'istruzione obbligatoria; si può usufruire della biblioteca comunale per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell'ufficio postale e del municipio. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. Va segnalata, però, la presenza della Pro Loco. L'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del territorio, si basa sulla produzione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, uve, olivo, agrumi e altra frutta; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l'allevamento di bovini ed equini. L'industria è costituita da aziende operanti nei comparti alimentare, edile, metalmeccanico, tessile, dell'abbigliamento, della lavorazione del tabacco, del vetro e dei materiali da costruzione. Il terziario si compone della rete distributiva (più che sufficiente al soddisfacimento dei bisogni primari della comunità) e dell'insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Non vi sono strutture sociali, sportive e per il tempo libero degne di nota. Nelle scuole locali si impartisce l'istruzione obbligatoria; si può usufruire della biblioteca comunale per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, registra numerosi visitatori in occasione di alcuni appuntamenti tradizionali con il folclore locale. Tra questi meritano di essere citate: la festa della Madonna Arcona, il 3 aprile, e la fiera di San Lorenzo, la seconda domenica di novembre. Il mercato settimanale si svolge il giovedì. I rapporti con i comuni del circondario non sono particolarmente intensi; a essi gli abitanti si rivolgono per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto, oltre che per lavoro. La festa del Patrono, Sant'Antonio da Padova, viene celebrata il 23 agosto.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, registra numerosi visitatori in occasione di alcuni appuntamenti tradizionali con il folclore locale. Tra questi meritano di essere citate: la festa della Madonna Arcona, il 3 aprile, e la fiera di San Lorenzo, la seconda domenica di novembre. Il mercato settimanale si svolge il giovedì. I rapporti con i comuni del circondario non sono particolarmente intensi; a essi gli abitanti si rivolgono per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto, oltre che per lavoro. La festa del Patrono, Sant'Antonio da Padova, viene celebrata il 23 agosto.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castrignano de' Greci rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.