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Descrizione

Comune di montagna, di probabile origine medievale, che alle tradizionali attività ha affiancato una modesta presenza dell'industria. I castiglionesi, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e, in minor misura, nelle località di Ferré e Selve. Il territorio mostra un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche rilevanti. L'abitato, che si distribuisce su un terrazzo di origine morenica, formato dai residui del ghiacciaio abduano, presenta ancora i tratti tipici del borgo medievale, leggibili attraverso le antiche costruzioni in pietra, spesso affrescate, del centro storico e qualche vecchio mulino abbandonato. Nonostante l'evidente legame con il passato, si registra una forte espansione edilizia, frutto del recente incremento del turismo, che sta interessando la zona, con la realizzazione di case per la villeggiatura. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si rappresenta, su sfondo azzurro, un castello d'oro, munito di due torri merlate alla ghibellina, fondato sulla verde pianura e cimato da un leone uscente dal fastigio tra le torri.

Storia

Le prime notizie storiche sul borgo risalgono al Medioevo, quando, agli inizi del XII secolo, intervenne con Como nella decennale guerra contro Milano. Prezioso fu il contributo di un certo Giovanni Buono, cui si deve la costruzione di una potente macchina da guerra, con la quale i comaschi riuscirono a espugnare il castello di San Martino, sul lago di Lugano. Il geniale costruttore fu il primo di una serie di artisti che, chiamati "magistri Antelami" in epoca medievale e "magistri intelvesi" nel XVII secolo, diffusero la propria arte in tutta l'Europa. Nel Duecento fu infeudata alla nobile famiglia dei Camozzi, che vi fecero edificare un castello, in località Latorre; ciò le valse l'appellativo di CASTRUM, ossia 'villaggio fortificato', da cui deriva la prima parte del toponimo, mentre la seconda si riferisce chiaramente alla sua ubicazione nell'omonima valle. Successivamente il feudo passò ai Marliani che, sui resti della fortezza dei Camozzi, eressero una casa forte, tuttora visibile. Nel XV secolo entrò a far parte dei possedimenti dei Rusconi, una nobile famiglia comasca, la cui signoria era riconosciuta dai Visconti. Nel Cinquecento fu sottoposta, con l'intera vallata, al governo di Gian Giacomo dei Medici, detto il Medeghino, che aveva esteso il proprio dominio su tutto il bacino del Lario. Con l'avvento degli austriaci, divenne capoluogo del mandamento della Val d'Intelvi. In località Montronio sorgono la chiesa arcipretale di Santo Stefano, edificata in epoca barocca sui resti di un'antica chiesa plebana, e una caratteristica casa medievale, con gli interni affrescati. Interessante è anche il settecentesco oratorio della Madonna del Restello, a Latorre.

Economia

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri di rilievo; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. L'economia locale risente dell'impronta tipicamente rurale della zona, con un'agricoltura integrata dalla pastorizia e dalla silvicoltura. L'industria è rappresentata da piccole aziende che operano nei comparti edile e della lavorazione del legno. Tra i servizi offerti dal terziario va segnalato quello bancario; una discreta rete commerciale, sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione, completa il quadro delle risorse economiche. Non si registra la presenza di strutture sociali degne di nota. È possibile frequentare soltanto le scuole materne ed elementari; manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico; per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Il turismo sta diventando, poco alla volta, la sua nuova risorsa economica, sebbene non abbia ancora raggiunto livelli apprezzabili di sviluppo. Offre poche opportunità in termini di lavoro, costringendo gli abitanti a raggiungere quotidianamente le aree più industrializzate. Intensi sono i rapporti con i comuni limitrofi, ai quali la popolazione si rivolge anche per frequentare le altre scuole dell'obbligo e gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Il calendario degli appuntamenti folcloristici e ricreativi è privo di eventi particolarmente significativi. La festa del Patrono, Santo Stefano, si celebra il 26 dicembre.

Località

INFO
  • Popolazione 1.182
  • Lat 45° 57' 27,43'' 45.95761944
  • Long 9° 5' 18,86'' 9.08857222
  • CAP 22023
  • Prefisso 031
  • Codice ISTAT 013060
  • Codice Catasto C299
  • Altitudine slm 650 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2993
  • Superficie 4.34 Km2
  • Densità 272,35 ab/Km2
  • Sismicità Zona 4
  • Alba 04:36
  • Tramonto 20:10
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