Descrizione

Comune montano di impronta medievale ma popolato fin dall'antichità, rinomato per l'intaglio del legno e per la tessitura a mano di coperte e tappeti; la sua economia fa leva sulle attività rurali e su una discreta vocazione turistica. La comunità dei castellani o castelliti, il cui indice di vecchiaia è eccezionalmente elevato, risiede quasi per intero nel capoluogo comunale, la cui moderna espansione è disposta lungo l'asse stradale principale con andamento curvilineo per adattarsi al terreno. Il territorio comunale confina con un'isola amministrativa del comune di Ofena ed è caratterizzato da un profilo geometrico irregolare: dal piano di San Marco la pendenza del suolo si accentua verso nord, in direzione del monte Camicia e dell'altopiano carsico di Campo Imperatore, di cui il comprensorio castellano abbraccia lo spicchio sud-orientale. L'abitato è interessato da un clima fresco in estate e rigido in inverno. Nello stemma , concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggiano un castello munito di torretta e cinque colli all'italiana.

Comune montano di impronta medievale ma popolato fin dall'antichità, rinomato per l'intaglio del legno e per la tessitura a mano di coperte e tappeti; la sua economia fa leva sulle attività rurali e su una discreta vocazione turistica. La comunità dei castellani o castelliti, il cui indice di vecchiaia è eccezionalmente elevato, risiede quasi per intero nel capoluogo comunale, la cui moderna espansione è disposta lungo l'asse stradale principale con andamento curvilineo per adattarsi al terreno. Il territorio comunale confina con un'isola amministrativa del comune di Ofena ed è caratterizzato da un profilo geometrico irregolare: dal piano di San Marco la pendenza del suolo si accentua verso nord, in direzione del monte Camicia e dell'altopiano carsico di Campo Imperatore, di cui il comprensorio castellano abbraccia lo spicchio sud-orientale. L'abitato è interessato da un clima fresco in estate e rigido in inverno. Nello stemma , concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggiano un castello munito di torretta e cinque colli all'italiana.

Storia

La prima citazione del borgo, che sorse in una zona popolata anticamente dai vestini e fu munito assai presto di opere di fortificazione, è piuttosto tarda: risale alla seconda metà del XIII secolo, epoca in cui l'abitato risulta soggetto, con tutto il marchesato di Capestrano, alla contea di Celano. Ne furono potenti signori gli Acquaviva, a cui subentrarono i Piccolomini e i Medici di Firenze, ma la protezione di illustri casati non gli risparmiò eventi luttuosi: fu depredato dagli aquilani nel 1502 e dai francesi nel 1799. Il borgo antico fortificato, detto Ricetto, racchiude: un interessante torrione cui è annessa la porta di S. Rocco; la parrocchiale intitolata a S. Marco Evangelista; la chiesa della Madonna del Suffragio, che custodisce una croce d'argento di scuola sulmonese e una statua della Vergine vestita del costume tipico locale.

La prima citazione del borgo, che sorse in una zona popolata anticamente dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=VESTINI'>vestini</a> e fu munito assai presto di opere di fortificazione, è piuttosto tarda: risale alla seconda metà del XIII secolo, epoca in cui l'abitato risulta soggetto, con tutto il marchesato di Capestrano, alla contea di Celano. Ne furono potenti signori gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=ACQUAVIVA'>Acquaviva</a>, a cui subentrarono i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=PICCOLOMINI'>Piccolomini</a> e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=MEDICI'>Medici</a> di Firenze, ma la protezione di illustri casati non gli risparmiò eventi luttuosi: fu depredato dagli aquilani nel 1502 e dai francesi nel 1799. Il borgo antico fortificato, detto Ricetto, racchiude: un interessante torrione cui è annessa la porta di S. Rocco; la parrocchiale intitolata a S. Marco Evangelista; la chiesa della Madonna del Suffragio, che custodisce una croce d'argento di scuola sulmonese e una statua della Vergine vestita del costume tipico locale.

Economia

La modesta apertura al nuovo non fa che rafforzare il vincolo con la tradizione di questo comune, immerso nella quiete indisturbata della montagna abruzzese. L'elevata altitudine e la natura accidentata del territorio lasciano spazio solo alle colture tradizionali -grano, patate e lenticchie- e, in assenza di attività industriali che non siano piccole aziende casearie e imprese artigiane del legno, i maggiori proventi scaturiscono dal turismo estivo ed invernale. Quest'ultimo è riuscito a produrre un discreto indotto commerciale e a stimolare la nascita di nuovi servizi -mancano però quelli più qualificati, come il credito e le assicurazioni-. La qualità della vita è favorita dal soddisfacente sistema delle infrastrutture sociali. Il comune, privo di importanti sedi burocratico-amministrative, possiede scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado, una biblioteca comunale ed una casa di riposo per anziani; vanta alcune strutture museali, un ricco apparato ricettivo, che annovera alberghi, ristoranti e campeggi, e un complesso abbastanza vario di impianti sportivi (un maneggio, una palestra, campi di calcio, di bocce e da tennis). Le strutture sanitarie offrono servizi ambulatoriali e di pronto intervento.

La modesta apertura al nuovo non fa che rafforzare il vincolo con la tradizione di questo comune, immerso nella quiete indisturbata della montagna abruzzese. L'elevata altitudine e la natura accidentata del territorio lasciano spazio solo alle colture tradizionali -grano, patate e lenticchie- e, in assenza di attività industriali che non siano piccole aziende casearie e imprese artigiane del legno, i maggiori proventi scaturiscono dal turismo estivo ed invernale. Quest'ultimo è riuscito a produrre un discreto indotto commerciale e a stimolare la nascita di nuovi servizi -mancano però quelli più qualificati, come il credito e le assicurazioni-. La qualità della vita è favorita dal soddisfacente sistema delle infrastrutture sociali. Il comune, privo di importanti sedi burocratico-amministrative, possiede scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado, una biblioteca comunale ed una casa di riposo per anziani; vanta alcune strutture museali, un ricco apparato ricettivo, che annovera alberghi, ristoranti e campeggi, e un complesso abbastanza vario di impianti sportivi (un maneggio, una palestra, campi di calcio, di bocce e da tennis). Le strutture sanitarie offrono servizi ambulatoriali e di pronto intervento.

Relazioni

I turisti affluiscono abbastanza numerosi in questa stazione di villeggiatura estiva ed invernale che, oltre alle piste sciistiche di Campo Imperatore, offre l'allettante prospettiva di ascensioni alla vetta del monte Camicia. In queste zone la pastorizia ha radici antiche: i gesti, i rituali, gli odori e i sapori più caratteristici della civiltà pastorale abruzzese rivivono l'8 settembre, quando una processione solenne in onore della Madonna dei Pastori squarcia le tenebre della notte, e il 5 agosto, in occasione della rassegna degli ovini -quest'ultima contempla un raduno di pastori alle falde del Gran Sasso, iniziative culturali e sagre gastronomiche dedicate alle specialità locali, come il tipico "calcione", che consiste in una striscia di pasta sfoglia ripiena di parmigiano, pecorino e uova-. La festa del Patrono S. Donato si celebra il 7 agosto.

I turisti affluiscono abbastanza numerosi in questa stazione di villeggiatura estiva ed invernale che, oltre alle piste sciistiche di Campo Imperatore, offre l'allettante prospettiva di ascensioni alla vetta del monte Camicia. In queste zone la pastorizia ha radici antiche: i gesti, i rituali, gli odori e i sapori più caratteristici della civiltà pastorale abruzzese rivivono l'8 settembre, quando una processione solenne in onore della Madonna dei Pastori squarcia le tenebre della notte, e il 5 agosto, in occasione della rassegna degli ovini -quest'ultima contempla un raduno di pastori alle falde del Gran Sasso, iniziative culturali e sagre gastronomiche dedicate alle specialità locali, come il tipico "calcione", che consiste in una striscia di pasta sfoglia ripiena di parmigiano, pecorino e uova-. La festa del Patrono S. Donato si celebra il 7 agosto.

Località

Monte Camicia

Monte Camicia

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castel del Monte rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.