Descrizione

Città collinare di fondazione alto-medievale a forte vocazione industriale, con un settore agricolo assai poco sviluppato. I casorani, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, si sono distribuiti nel capoluogo comunale e in località Arpino; l'intero tessuto edificato è in forte espansione edilizia, tanto da essersi saldato ai comuni di Arzano, Afragola, Casavatore e Casalnuovo di Napoli, nonché a Carditello, località del comune di Cardito; a sud-ovest, inoltre, è ormai a contatto con i quartieri napoletani di Capodichino e San Pietro a Patierno. La città, cresciuta velocemente negli ultimi decenni, presenta una tipica pianta tentacolare e si estende su un territorio assolutamente pianeggiante, ad elevata densità insediativa, in cui permangono, tuttavia, piccoli appezzamenti coltivati che nella bella stagione infondono una nota di colore al paesaggio.  

Città collinare di fondazione alto-medievale a forte vocazione industriale, con un settore agricolo assai poco sviluppato. I casorani, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, si sono distribuiti nel capoluogo comunale e in località Arpino; l'intero tessuto edificato è in forte espansione edilizia, tanto da essersi saldato ai comuni di Arzano, Afragola, Casavatore e Casalnuovo di Napoli, nonché a Carditello, località del comune di Cardito; a sud-ovest, inoltre, è ormai a contatto con i quartieri napoletani di Capodichino e San Pietro a Patierno. La città, cresciuta velocemente negli ultimi decenni, presenta una tipica pianta tentacolare e si estende su un territorio assolutamente pianeggiante, ad elevata densità insediativa, in cui permangono, tuttavia, piccoli appezzamenti coltivati che nella bella stagione infondono una nota di colore al paesaggio.  

Storia

Secondo la tradizione il toponimo deriverebbe dal latino CASA AUREA; più probabilmente, invece, è collegato alla parola greca CASAURION, che in origine significava 'postribolo'. Le prime notizie relative al borgo risalgono al 529, quando il territorio fu donato da Equizio Anicio, padre del futuro Patrono del luogo, San Mauro, all'ordine monastico benedettino. Nel Medioevo fu possedimento dell'arcivescovo di Napoli (1279) e di varie famiglie nobiliari, quali i De Cippola (1327) e i Di Sangro. Nel 1580 i casorani si riscattarono dal dominio feudale; questa autonomia durò fino al 1637, quando, per volere della corona, il borgo fu nuovamente infeudato alla famiglia Di Sangro e passò attraverso una lunga teoria di consegne fino alla proclamazione del regno d'Italia. Il terremoto subito nel 1980 non ha causato, fortunatamente, danni irreparabili al patrimonio architettonico della città, che conserva interessanti monumenti. Vanno senz'altro menzionati la collegiata di San Mauro, di epoca barocca, che conserva all'interno pregevoli tele del Settecento e un fonte battesimale marmoreo dello stesso periodo, la piccola chiesa di San Benedetto, in stile neoclassico con pianta a croce greca, e palazzo Carminiano, già appartenuto ai duchi Carminiano di Castelluccio. La dinamica demografica ha un andamento molto positivo -negli ultimi tre decenni il comune ha visto più che triplicata la popolazione residente-.  

Secondo la tradizione il toponimo deriverebbe dal latino CASA AUREA; più probabilmente, invece, è collegato alla parola greca CASAURION, che in origine significava 'postribolo'. Le prime notizie relative al borgo risalgono al 529, quando il territorio fu donato da Equizio Anicio, padre del futuro Patrono del luogo, San Mauro, all'ordine monastico benedettino. Nel Medioevo fu possedimento dell'arcivescovo di Napoli (1279) e di varie famiglie nobiliari, quali i De Cippola (1327) e i Di Sangro. Nel 1580 i casorani si riscattarono dal dominio feudale; questa autonomia durò fino al 1637, quando, per volere della corona, il borgo fu nuovamente infeudato alla famiglia Di Sangro e passò attraverso una lunga teoria di consegne fino alla proclamazione del regno d'Italia. Il terremoto subito nel 1980 non ha causato, fortunatamente, danni irreparabili al patrimonio architettonico della città, che conserva interessanti monumenti. Vanno senz'altro menzionati la collegiata di San Mauro, di epoca barocca, che conserva all'interno pregevoli tele del Settecento e un fonte battesimale marmoreo dello stesso periodo, la piccola chiesa di San Benedetto, in stile neoclassico con pianta a croce greca, e palazzo Carminiano, già appartenuto ai duchi Carminiano di Castelluccio. La dinamica demografica ha un andamento molto positivo -negli ultimi tre decenni il comune ha visto più che triplicata la popolazione residente-.  

Economia

La mentalità aperta alle novità, i ritmi di vita molto attivi e il carattere fondamentalmente laborioso dei casorani non interferiscono con il loro attaccamento alle tradizioni. L'economia si fonda prevalentemente sulle attività industriali, alcune delle quali ad altissimo contenuto tecnologico: molto sviluppati, infatti, risultano essere i settori aerospaziale, elettronico e della strumentistica di precisione, cui se ne aggiungono altri ugualmente importanti -chimico, metallurgico, meccanico e farmaceutico-. Il settore primario è marginale: occupa una minima percentuale della popolazione attiva ed è praticato su una parte assai ridotta dell'agro comunale; il commercio risponde alle esigenze della popolazione mentre tra i servizi spiccano quelli informatici e l'intermediazione finanziaria. La presenza di un periodico locale, di un circolo culturale e di un'emittente radiotelevisiva privata è sintomo di vivacità intellettuale. Il comune, sede di una sezione della pretura, è dotato di diversi istituti di istruzione secondaria di secondo grado (liceo classico, liceo linguistico e istituto tecnico commerciale); il settore della ristorazione è abbastanza sviluppato ma è da lamentare la totale assenza di alberghi; per ciò che concerne le strutture sanitarie, il comune, sede di distretto sanitario, possiede un presidio di guardia medica, due poliambulatori e un consultorio familiare, per adolescenti e pediatrico.  

La mentalità aperta alle novità, i ritmi di vita molto attivi e il carattere fondamentalmente laborioso dei casorani non interferiscono con il loro attaccamento alle tradizioni. L'economia si fonda prevalentemente sulle attività industriali, alcune delle quali ad altissimo contenuto tecnologico: molto sviluppati, infatti, risultano essere i settori aerospaziale, elettronico e della strumentistica di precisione, cui se ne aggiungono altri ugualmente importanti -chimico, metallurgico, meccanico e farmaceutico-. Il settore primario è marginale: occupa una minima percentuale della popolazione attiva ed è praticato su una parte assai ridotta dell'agro comunale; il commercio risponde alle esigenze della popolazione mentre tra i servizi spiccano quelli informatici e l'intermediazione finanziaria. La presenza di un periodico locale, di un circolo culturale e di un'emittente radiotelevisiva privata è sintomo di vivacità intellettuale. Il comune, sede di una sezione della pretura, è dotato di diversi istituti di istruzione secondaria di secondo grado (liceo classico, liceo linguistico e istituto tecnico commerciale); il settore della ristorazione è abbastanza sviluppato ma è da lamentare la totale assenza di alberghi; per ciò che concerne le strutture sanitarie, il comune, sede di distretto sanitario, possiede un presidio di guardia medica, due poliambulatori e un consultorio familiare, per adolescenti e pediatrico.  

Relazioni

La forte conurbazione che lo lega a Napoli e alla sua area metropolitana è la cifra più caratteristica del comune. La forza di attrazione della metropoli partenopea lo ha relegato infatti nel ruolo di hinterland produttivo del capoluogo provinciale, con cui intrattiene rapporti di relazione, di scambio e di integrazione assai deboli. A questa forte dinamica accentratrice i casorani vanno opponendo, negli ultimi decenni, un faticoso tentativo di decentramento. La festa del Patrono San Mauro viene celebrata il 15 gennaio. E' patria del giurista Nicola di Torrepadula e dei parlamentari Pietro, Marco e Luigi di Torrepadula.

La forte conurbazione che lo lega a Napoli e alla sua area metropolitana è la cifra più caratteristica del comune. La forza di attrazione della metropoli partenopea lo ha relegato infatti nel ruolo di hinterland produttivo del capoluogo provinciale, con cui intrattiene rapporti di relazione, di scambio e di integrazione assai deboli. A questa forte dinamica accentratrice i casorani vanno opponendo, negli ultimi decenni, un faticoso tentativo di decentramento. La festa del Patrono San Mauro viene celebrata il 15 gennaio. E' patria del giurista Nicola di Torrepadula e dei parlamentari Pietro, Marco e Luigi di Torrepadula.

Località

Arpino

Arpino

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Casoria rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.