Descrizione

Centro di pianura, dalle antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l'industria, caratterizzata da una forte presenza di mobilifici. I casaleonesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti soprattutto tra il capoluogo comunale, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia, e la località Sustinenza. Il territorio, comprendente anche numerosissime case sparse e i nuclei abitati di Belfiore, Boldiere, Corte Pranovi, Faccia Bella, Faval, Magarino, Menago e Val di Rua, è ricco di corsi d'acqua e canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività; il suo profilo geometrico è del tutto regolare, con differenze di altitudine quasi irrilevanti, che determinano nell'abitato un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Nello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, si raffigura, in campo azzurro, una casa, accompagnata da un leone dorato posto su una pianura erbosa.

Centro di pianura, dalle antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l'industria, caratterizzata da una forte presenza di mobilifici. I casaleonesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti soprattutto tra il capoluogo comunale, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia, e la località Sustinenza. Il territorio, comprendente anche numerosissime case sparse e i nuclei abitati di Belfiore, Boldiere, Corte Pranovi, Faccia Bella, Faval, Magarino, Menago e Val di Rua, è ricco di corsi d'acqua e canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività; il suo profilo geometrico è del tutto regolare, con differenze di altitudine quasi irrilevanti, che determinano nell'abitato un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Nello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, si raffigura, in campo azzurro, una casa, accompagnata da un leone dorato posto su una pianura erbosa.

Storia

Abitata già dall'età del rame, databile tra la metà e la fine del III millennio a.C., registrò nel corso dei secoli successivi diversi insediamenti fino ad arrivare alla colonizzazione dei romani, la cui presenza nella zona è testimoniata dal rinvenimento di vari reperti archeologici, oltre che dalle chiare tracce dell'antica centuriazione. La sua storia è stata contrassegnata da continue inondazioni: risale al 589 d.C. la cosiddetta “rotta della Cucca” che, avvicinando i corsi dei fiumi Adige e Tartaro, trasformò queste terre in un grande acquitrino; solo dopo lunghi lavori di bonifica è stato possibile metterle nuovamente a coltura. Citata come CASALAVURNUS e CASALUPONIS in documenti del XII e XIII secolo, seguì le vicende dei territori circostanti, venendo annessa dagli inizi del Quattrocento alla fine del Settecento alla repubblica di Venezia, sotto la quale vi ebbero possedimenti diverse nobili famiglie, tra cui quelle dei Serego-Alighieri, dei Cagalli, dei Basadonna, dei Boldieri, dei Canossa e dei Michieli. Con la caduta della Serenissima si aprì alle occupazioni napoleonica ed austriaca e, annessa al regno d'Italia, partecipò ai successivi avvenimenti nazionali ed internazionali. Tra le testimonianze storico-architettoniche spiccano: la parrocchiale di San Biagio della fine dell'Ottocento, con l'attigua vecchia chiesa; la seicentesca chiesa di Sant'Antonio di Padova; il palazzo dei conti Sangueneda; la parrocchiale e la villa dei Serego-Alighieri a Sustinenza e la corte rurale della Borghesana.

Abitata già dall'età del rame, databile tra la metà e la fine del III millennio a.C., registrò nel corso dei secoli successivi diversi insediamenti fino ad arrivare alla colonizzazione dei romani, la cui presenza nella zona è testimoniata dal rinvenimento di vari reperti archeologici, oltre che dalle chiare tracce dell'antica centuriazione. La sua storia è stata contrassegnata da continue inondazioni: risale al 589 d.C. la cosiddetta “rotta della Cucca” che, avvicinando i corsi dei fiumi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=ADIGE'>Adige</a> e Tartaro, trasformò queste terre in un grande acquitrino; solo dopo lunghi lavori di bonifica è stato possibile metterle nuovamente a coltura. Citata come CASALAVURNUS e CASALUPONIS in documenti del XII e XIII secolo, seguì le vicende dei territori circostanti, venendo annessa dagli inizi del Quattrocento alla fine del Settecento alla repubblica di Venezia, sotto la quale vi ebbero possedimenti diverse nobili famiglie, tra cui quelle dei Serego-Alighieri, dei Cagalli, dei Basadonna, dei Boldieri, dei Canossa e dei Michieli. Con la caduta della Serenissima si aprì alle occupazioni napoleonica ed austriaca e, annessa al regno d'Italia, partecipò ai successivi avvenimenti nazionali ed internazionali. Tra le testimonianze storico-architettoniche spiccano: la parrocchiale di San Biagio della fine dell'Ottocento, con l'attigua vecchia chiesa; la seicentesca chiesa di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=SANTANTONIODIPADOVA'>Sant'Antonio di Padova</a>; il palazzo dei conti Sangueneda; la parrocchiale e la villa dei Serego-Alighieri a Sustinenza e la corte rurale della Borghesana.

Economia

Nell'economia locale l'agricoltura, pur registrandosi un sensibile calo degli addetti a questo settore, conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, foraggi, ortaggi, frutteti e vigneti; è praticato pure l'allevamento di bovini e avicoli. Sviluppata è l'industria del mobile, affiancata da più aziende che operano nei comparti alimentare, automobilistico, edile, meccanico, metalmeccanico, tessile, del legno e dell'editoria. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell'insieme dei servizi che, accanto a quelli forniti dalla pubblica amministrazione, comprendono quello bancario e attività radiotelevisive. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca di Nogara. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Nell'economia locale l'agricoltura, pur registrandosi un sensibile calo degli addetti a questo settore, conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, foraggi, ortaggi, frutteti e vigneti; è praticato pure l'allevamento di bovini e avicoli. Sviluppata è l'industria del mobile, affiancata da più aziende che operano nei comparti alimentare, automobilistico, edile, meccanico, metalmeccanico, tessile, del legno e dell'editoria. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell'insieme dei servizi che, accanto a quelli forniti dalla pubblica amministrazione, comprendono quello bancario e attività radiotelevisive. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca di Nogara. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare alla presenza di più insediamenti industriali che consentono un buon assorbimento di manodopera. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di alcuni eventi ricorrenti, tra i quali merita di essere citata la festa di fine estate, con varie manifestazioni musicali, teatrali, folcloristiche ed una mostra campionaria. La festa del Patrono, San Biagio, si celebra il 3 febbraio.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare alla presenza di più insediamenti industriali che consentono un buon assorbimento di manodopera. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di alcuni eventi ricorrenti, tra i quali merita di essere citata la festa di fine estate, con varie manifestazioni musicali, teatrali, folcloristiche ed una mostra campionaria. La festa del Patrono, San Biagio, si celebra il 3 febbraio.

Località

Belfiore, Boldiere, Corte Pranovi, Faccia Bella, Faval, Magarino, Menago, Sustinenza, Val di Rua

Belfiore, Boldiere, Corte Pranovi, Faccia Bella, Faval, Magarino, Menago, Sustinenza, Val di Rua

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Casaleone rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.