Descrizione

Cittadina rivierasca, ubicata in pianura e di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole e all’industria ha incrementato i servizi. I carovignesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiedono per maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito tra numerose case sparse e le località Specchiolla, Torre San Sabina e Serranova. Il territorio, comprendente anche due piccole isole marittime, presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche più accentuate nelle zone interne. L’abitato, che, con il castello medievale, ricorda la funzione difensiva dell’insediamento, fa registrare segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è pianeggiante. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, si rappresenta un delfino cavalcato da un amorino che suona una cetra.

Cittadina rivierasca, ubicata in pianura e di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole e all’industria ha incrementato i servizi. I carovignesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiedono per maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito tra numerose case sparse e le località Specchiolla, Torre San Sabina e Serranova. Il territorio, comprendente anche due piccole isole marittime, presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche più accentuate nelle zone interne. L’abitato, che, con il castello medievale, ricorda la funzione difensiva dell’insediamento, fa registrare segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è pianeggiante. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, si rappresenta un delfino cavalcato da un amorino che suona una cetra.

Storia

Sorta sul luogo dell’antica Carbina, fondata dai messapi e di cui sono ancora visibili resti di mura megalitiche, fu distrutta dai tarantini, nella seconda metà del V secolo a.C.; ricostruita, si alleò prima con Brindisi e poi con i romani nella guerra contro il cartaginese Annibale. Il toponimo, che in documenti medievali compare nelle forme di Carvinea, Carvigna e Carbinei, deriva dal latino CARBINIUM. Col declino di Roma si aprì all’invasione di bizantini, visigoti, longobardi e saraceni. La storia successiva, nella quale mancano avvenimenti di particolare rilievo, non si discosta da quella dei territori circostanti, assoggettati alle dominazioni normanna, sveva, angioina e aragonese. Dall’inizio del Cinquecento fu occupata dagli spagnoli, il cui malgoverno causò un generale impoverimento. Una ripresa si ebbe solo con le riforme borboniche e napoleoniche, che portarono all’abolizione dei diritti feudali. Alla restaurazione dei Borboni seguì, nel 1860, l’annessione al regno d’Italia, insieme al resto della regione. Gli elementi di maggior pregio del patrimonio storico-architettonico sono: il castello medievale, la cui struttura originaria risale forse al 1100 ma più volte trasformato nel corso dei secoli; la chiesa parrocchiale, che ha assunto l’aspetto attuale nel XIX secolo, e l’ottocentesco santuario della Madonna del Belvedere, costruito su una grotta, antica abbazia di monaci basiliani, nella quale si possono ancora ammirare affreschi di epoca greco-bizantina.

Sorta sul luogo dell’antica Carbina, fondata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=MESSAPI'>messapi</a> e di cui sono ancora visibili resti di mura megalitiche, fu distrutta dai tarantini, nella seconda metà del V secolo a.C.; ricostruita, si alleò prima con Brindisi e poi con i romani nella guerra contro il cartaginese <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=ANNIBALE'>Annibale</a>. Il toponimo, che in documenti medievali compare nelle forme di Carvinea, Carvigna e Carbinei, deriva dal latino CARBINIUM. Col declino di Roma si aprì all’invasione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=BIZANTINI'>bizantini</a>, visigoti, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=SARACENI'>saraceni</a>. La storia successiva, nella quale mancano avvenimenti di particolare rilievo, non si discosta da quella dei territori circostanti, assoggettati alle dominazioni <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=NORMANNA'>normanna</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=SVEVA'>sveva</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=ANGIOINA'>angioina</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=ARAGONESE'>aragonese</a>. Dall’inizio del Cinquecento fu occupata dagli spagnoli, il cui malgoverno causò un generale impoverimento. Una ripresa si ebbe solo con le riforme <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=BORBONICHE'>borboniche</a> e napoleoniche, che portarono all’abolizione dei diritti feudali. Alla restaurazione dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=BORBONI'>Borboni</a> seguì, nel 1860, l’annessione al regno d’Italia, insieme al resto della regione. Gli elementi di maggior pregio del patrimonio storico-architettonico sono: il castello medievale, la cui struttura originaria risale forse al 1100 ma più volte trasformato nel corso dei secoli; la chiesa parrocchiale, che ha assunto l’aspetto attuale nel XIX secolo, e l’ottocentesco santuario della Madonna del Belvedere, costruito su una grotta, antica abbazia di monaci basiliani, nella quale si possono ancora ammirare affreschi di epoca greco-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=BIZANTINA'>bizantina</a>.

Economia

L’agricoltura assicura buone produzioni di tutti i tipi di colture; si allevano bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario e quello per la conservazione di frutta e ortaggi), edile, metallurgico, dell’abbigliamento, del legno e dei materiali da costruzione. Tra i prodotti dell’artigianato locale si segnalano ricami, cestini in vimini e giunchi, mobili vari e tessuti. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica, assicurazioni e fondi pensione. Non si registra la presenza di strutture sociali di rilievo. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo; per l’arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca comunale “S. Morelli”. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede pure l’emittente radiotelevisiva del posto. Le strutture ricettive, tra cui figurano alcuni camping e stabilimenti balneari, offrono, oltre alla ristorazione, una vastissima possibilità di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico.

L’agricoltura assicura buone produzioni di tutti i tipi di colture; si allevano bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario e quello per la conservazione di frutta e ortaggi), edile, metallurgico, dell’abbigliamento, del legno e dei materiali da costruzione. Tra i prodotti dell’artigianato locale si segnalano ricami, cestini in vimini e giunchi, mobili vari e tessuti. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica, assicurazioni e fondi pensione. Non si registra la presenza di strutture sociali di rilievo. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo; per l’arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca comunale “S. Morelli”. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede pure l’emittente radiotelevisiva del posto. Le strutture ricettive, tra cui figurano alcuni camping e stabilimenti balneari, offrono, oltre alla ristorazione, una vastissima possibilità di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Meta di un significativo movimento di turisti, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo delle bellezze dell’ambiente naturale e gustando le specialità gastronomiche locali, tra cui: il capretto al forno e lo “zubbu”, involtino di interiora di agnello, cotto al forno. I rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di alcuni appuntamenti consueti; tra questi merita di essere citata la fiera agricolo-commerciale del Santissimo Crocifisso, che si svolge il 3 maggio. La festa della Patrona, Santa Maria di Belvedere, si celebra il 16 agosto, in ricordo di un intervento prodigioso. Festeggiamenti vi sono anche il lunedì e il martedì dopo Pasqua, in concomitanza con la battitura della “nzegna”, vessillo che viene fatto volteggiare davanti all’immagine della Vergine.

Meta di un significativo movimento di turisti, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo delle bellezze dell’ambiente naturale e gustando le specialità gastronomiche locali, tra cui: il capretto al forno e lo “zubbu”, involtino di interiora di agnello, cotto al forno. I rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di alcuni appuntamenti consueti; tra questi merita di essere citata la fiera agricolo-commerciale del Santissimo Crocifisso, che si svolge il 3 maggio. La festa della Patrona, Santa Maria di Belvedere, si celebra il 16 agosto, in ricordo di un intervento prodigioso. Festeggiamenti vi sono anche il lunedì e il martedì dopo Pasqua, in concomitanza con la battitura della “nzegna”, vessillo che viene fatto volteggiare davanti all’immagine della Vergine.

Località

Serranova, Specchiolla, Torre Santa Sabina

Serranova, Specchiolla, Torre Santa Sabina

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Carovigno rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.