Descrizione
Comune di pianura, sicuramente esistente sin dall'epoca medievale; associa alle attività agricole quelle industriali. La comunità dei carbonaresi presenta un indice di vecchiaia particolarmente elevato ed è distribuita in prevalenza fra la località Cavo Diversivo ed il capoluogo comunale (contiguo a Borgofranco sul Po): numerosi altri sono gli agglomerati urbani sparsi sul comprensorio, la cui consistenza demografica è, però, sensibilmente inferiore. L'intera superficie territoriale è decisamente regolare, senza apprezzabili variazioni altimetriche, ed è da sempre condizionata dalla presenza del fiume Po. Il centro abitato, in cui non si rilevano i caratteri dell'espansione edilizia, è decisamente pianeggiante.
Storia
È divenuta comune autonomo verso la fine del '700, quando si è separata da Borgofranco (di cui costituiva località). La seconda parte del toponimo è stata aggiunta con un Regio Decreto del 1867 mentre la prima parte deriva secondo alcuni da "carbone", con l'aggiunta del suffisso -aria, e si riferisce molto probabilmente alla presenza di un'industria di carbone; stando ad un'altra ipotesi, invece, essa sarebbe da ricollegare al termine "Carbona", anticamente indicante un canale di scolo. Di proprietà di Matilde di Canossa, fu da questa ceduta al vescovo di Mantova verso la fine dell'XI secolo. In seguito, la stessa città di Mantova ne ebbe il possesso, che agli inizi del XIII secolo passò alla città di Ferrara, a garanzia di un contratto di tipo commerciale, riguardante il passaggio sul Po. Agli inizi del XIV secolo rientrò sotto la giurisdizione di Mantova, prima con i Bonacolsi e subito dopo con i Gonzaga. La costruzione della parrocchiale seguì il distacco da Borgofranco. Gli eventi più clamorosi sono legati alle vicende del fiume Po, che in più di un'occasione è straripato provocando grossi danni all'abitato e ai terreni circostanti. Le più disastrose inondazioni sono avvenute negli anni '40 e '70 del secolo XIX: in entrambe le occasioni, agli ingenti danni a persone e cose si aggiunse il diffondersi di epidemie di vaiolo e di tifo tra gli abitanti accampati lungo le sponde del fiume. Le testimonianze di maggiore interesse storico-artistico sono la parrocchiale dell'Assunta (di costruzione cinquecentesca), la villa Bisighini (dei primi del Novecento, divenuta sede comunale, in uno stile che compendia il neo-liberty e il coloniale), con l'attiguo mausoleo, e la Villa Gavazzoni (anch'essa edificata nei primi decenni del Novecento); in località Carbonarola, poi, sorgono la parrocchiale dell'Immacolata Concezione (della prima metà del XVII secolo) e la Corte della Valle, una residenza campestre del '400. Negli anni '50 e '60 del XX secolo ha conosciuto un'ondata migratoria, che ne ha sconvolto l'assetto demografico; l'inversione di tendenza si è avuta in seguito, con lo sviluppo del secondario.
Economia
Oltre ai consueti uffici municipali e postali, ospita la sede della Riserva naturale "Isola Boscone", gestita dalla Lipu (Lega italiana protezione uccelli). Il primario si occupa prevalentemente delle produzioni di cereali (in particolare frumento), foraggi, uve, ortaggi e frutta nonché dell'allevamento di bovini e suini. Il secondario è invece rappresentato dai comparti tessile, dell'abbigliamento, edile e metallurgico. Il terziario è rappresentato dal servizio bancario, oltre che dalla rete distributiva, che riesce a soddisfare le esigenze primarie della popolazione. Mancano strutture sociali di particolare rilievo ma è assicurata l'istruzione obbligatoria ed è possibile avvalersi della biblioteca comunale per l'approfondimento personale della cultura. Le strutture ricettive sono sufficienti a garantire possibilità di ristorazione e di soggiorno, mentre all'assistenza sanitaria di base provvede la farmacia locale.
Relazioni
La Riserva naturale "Isola Boscone" ospita una vegetazione ormai scomparsa dal resto della zona circostante ma ciò non basta a rendere il comune una meta turistica molto frequentata. Neanche le opportunità di lavoro sono tali da attirare cospicui flussi di manodopera. I rapporti con il circondario non sono quindi rilevanti, se si eccettuano quelli determinati dalla necessità di usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Non si registra una particolare disposizione della popolazione ad organizzare manifestazioni ed eventi speciali. Prelibatezze della gastronomia locale sono i piatti a base di tartufo e lo stracotto d'asino. La festa patronale, in onore dell'Assunzione della Vergine Maria, si celebra il 15 agosto.
Località
Capovilla, Carbonarola, Case Popolari, Casteltrivellino, Cavo Diversivo, Pedagna, Vallazza
- Popolazione 1.297
- Lat 45° 2' 11,21'' 45.03644722
- Long 11° 13' 46,97'' 11.22971389
- CAP 46020
- Prefisso 0386
- Codice ISTAT 020009
- Codice Catasto B739
- Altitudine slm 14 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2355 - Superficie 15.16 Km2
- Densità 85,55 ab/Km2
- Sismicità Zona 3
- Alba 04:32
- Tramonto 19:56