Descrizione
Piccola comunità collinare, di antiche origini, la cui economia è basata essenzialmente sulle attività agricole. I caminatesi, che presentano un indice di vecchiaia raramente riscontrabile, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio, comprendente anche le località di Costiola e Cà Nova e l’area speciale di Moncasacco (isola amministrativa), disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico collinare.
Storia
I rinvenimenti archeologici certificano la presenza romana nella zona che, secondo la leggenda, sarebbe stato fondata da alcuni soldati romani sopravvissuti alla battaglia sul fiume Trebbia, combattuta nel 218 a.C.: infatti alla confluenza del Cavaglione nel Tidone sono stati portati alla luce laterizi, anfore e resti murari pertinenti a una fornace. Fino al XV secolo fu identificata col nome della chiesa intitolata a San Sinforiano; divenne nel corso del Medioevo un centro importante, grazie alla sua ubicazione strategica, nelle vicinanze delle strade per Serravalle e Bobbio, della Pieve di Stadera e del mercato di Nibbiano. Citata in un documento del IX secolo tra le proprietà di San Colombano di Bobbio, si trasformò ben presto, per esigenze di difesa, da luogo di residenza degli operai incaricati dal monastero di Bobbio di bonificare questi luoghi, in un borgo fortificato, come testimoniato, oltre che dall’aspetto urbanistico, dalla presenza di case-torri con camino (da cui si effettuavano segnalazioni mediante fumate), camminamenti segreti (che potrebbero aver dato origine al toponimo), botteghe e pozzi, che garantivano gli approvvigionamenti alimentari in caso di assedio. Coinvolta, agli inizi del XIII secolo, nella decadenza del monastero di Bobbio, in conseguenza dell’affermarsi del potere del vescovo bobbiese, appartenne nei secoli successivi ai Dal Verme e in seguito ai Savoia. Divisa nel 1928 tra i comuni di Ruino (PV) e Nibbiano, recuperò la sua estensione territoriale e la sua autonomia amministrativa nel 1950. Tra i monumento del patrimonio storico architettonico si segnalano, oltre al borgo fortificato, in località Moncasacco, un fortilizio attualmente adibito ad abitazione rurale; la chiesa parroccchiale, dedicata a San Sinforiano, ha pianta rotonda e conserva al suo interno pregevoli oggetti realizzati in ferro battuto.
Economia
Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota. Il sindaco, all’occorrenza, svolge anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, per l’assenza, sul posto, di una stazione dei carabinieri. L’unica fonte di reddito per la popolazione è costituita dall’agricoltura, basata su coltivazioni di cereali (in particolare frumento), ortaggi, foraggi e viti; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia: è praticato l’allevamento di bovini. L’industria è assente, mentre il terziario si compone della rete distributiva, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione, e dell’insieme dei servizi. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo. Mancano anche strutture scolastiche, culturali, sanitarie, sportive e per il tempo libero. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in minor misura, di soggiorno; per tutte queste carenze strutturali la comunità dipende notevolmente dall’esterno.
Relazioni
Alla scarsa affluenza turistica, legata all’assenza di attrattive di rilievo, fanno riscontro le poche presenze esterne nel mondo del lavoro, poiché le attività agricole -per la natura del terreno e le piccole dimensioni delle aziende-, non consentono l’assorbimento di manodopera. I rapporti con i centri vicini non sono rilevanti, mancando anche quei tradizionali appuntamenti del folclore che altrove costituiscono occasioni di richiamo per numerosi visitatori. Il Patrono, San Giuseppe, si festeggia il 19 marzo. Ha dato i natali al pittore Giovanni da Caminata, vissuto nel XV secolo, la cui personalità e la cui opera restano ancora oscure: si sa con certezza che svolse la sua attività a Pavia ma di lui ci è pervenuto un solo affresco che raffigura una Madonna col Bambino e San Giacomo, conservato nell’oratorio di San Giacomo della Cerreta.
Località
Ca' Nova, Costiola, Moncasacco
- Popolazione 252
- Lat 44° 54' 32,21'' 44.90894722
- Long 9° 18' 32,29'' 9.30896944
- CAP 29010
- Prefisso 0523
- Codice ISTAT 033009
- Codice Catasto B479
- Altitudine slm 364 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2816 - Superficie 3.17 Km2
- Densità 79,50 ab/Km2
- Sismicità Zona 4
- Alba 04:42
- Tramonto 19:58