itala

Descrizione

Centro collinare, di origine medievale, conosciuto come “capitale della lavorazione del sughero”; la sua economia si fonda sul primario e sulla produzione industriale. La maggior parte dei calangianesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in case sparse. Il territorio, circondato da boschi di sughere e comprensivo dell'area speciale Lago di Liscia (bacino artificiale diviso tra più comuni), ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1336 metri di quota. L'abitato, in cui accanto alle costruzioni storiche si affiancano abitazioni moderne, si estende in una conca leggermente digradante, protetta da alte rocce granitiche. Lo stemma comunale, inquartato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nella prima sezione, argentata, campeggia una stella azzurra a otto raggi; il secondo e il terzo campo sono “tagliati” di rosso e d'oro; nel quarto riquadro, a sfondo azzurro, figura una quercia da sughero, verde, affiancata da due pecore d'argento al pascolo.

Storia

Il toponimo, “Cara-àni” nella dizione locale, è una formazione latina derivante dall'antroponimo CALINIUS o CALENIUS, CALONIUS, con suffisso –ANUS, probabile plurale, con valore di ‘abitanti di un fondo'. Le sue origini risalgono all'epoca medievale, periodo in cui venne fondata in un sito distante circa due chilometri da quello attuale. Appartenuta alla curatoria di Gemini Jusso dell'antico Giudicato di Gallura, in seguito alla morte del suo ultimo esponente, passò ai Pisani, agli Aragonesi, a Eleonora d'Arborea, che pubblicò la “carta de logu” e, di nuovo, agli Aragonesi. Sotto il dominio di questi ultimi conobbe momenti di grande lustro, figurando al secondo posto, per importanza, nella graduatoria delle ville del dipartimento, favorita anche dalla sua felice posizione che la preservava da pestilenze e incursioni barbariche. Tra le vestigia del suo passato occupa un posto di primo piano la chiesa di Santa Giusta, eretta nel XVI secolo e rimaneggiata e arricchita di affreschi da parte di Frà Bonaventura. Al suo interno si conservano un baldacchino in noce, due leoni in marmo verde, opera di un discepolo del Canova, il pulpito e il battistero del Caprino, due dipinti del Davera e una pala con raffigurata l'Assunzione di Andrea Lusso. Altri monumenti degni di nota sono il convento, risalente al XVI secolo, la Fontana Nuova e i nuraghi di Monti di Deu.

Economia

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, ortaggi, foraggi e viti e con l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini ed equini. L'industria si basa sulla lavorazione del sughero, con una produzione annua di migliaia di quintali; altre aziende presenti operano nei comparti estrattivo (in particolare del granito), della lavorazione del legno, del vetro, dei materiali da costruzione, dei laterizi, edile e metallurgico. Buono il livello artigianale della fabbricazione di articoli in paglia e di materiali da intreccio, nonché della produzione di un rarissimo miele amaro. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva e dell'insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si registrano un asilo nido e una casa di riposo. Le scuole presenti assicurano la frequenza delle classi dell'obbligo e dell'istituto professionale industriale; da segnalare è anche la sede dell'unica scuola professionale italiana per la lavorazione del sughero. È presente la biblioteca comunale “Aldo Moro”. L'apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Le sue notevoli bellezze naturali e la vicinanza a importanti siti archeologici, come quello di Pascaredha, alla conca Fraicata di granito, alla valle del rio Carala e all'altopiano di Li Conchi, la rende meta di un significativo afflusso di visitatori. Tra i consueti appuntamenti si segnalano: le feste dei Santi Isidoro e Francesco; la festa delle Grazie, accompagnata dalla sagra del capretto; la celebrazione di San Giovanni di Liscia; la sagra delle anguille; la fiera nazionale del sughero, che si svolge nel mese di settembre. La Patrona, San Giusta, si festeggia il 14 maggio. È gemellata, dal 1992, con la città francese di Gensac La Pallue. Ha dato i natali a Nicolò Ferracciu, economista e avvocato, deputato per quindici legislature; agli onorevoli Giovanni Scano e Pietro Lissa; a Padre Bonaventura, illustre mecenate.

Località

Signora Chiara

INFO
  • Popolazione 4.172
  • Lat 40° 55' 19,1'' 40.92194722
  • Long 9° 11' 37,86'' 9.19385000
  • CAP 07023
  • Prefisso 079
  • Codice ISTAT 104010
  • Codice Catasto B378
  • Altitudine slm 518 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 1/11 al 15/04 per 12 ore/giorno
    D/1854
  • Superficie 126.35 Km2
  • Densità 33,02 ab/Km2
  • Sismicità Zona 4
  • Alba 06:29
  • Tramonto 18:31
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