Descrizione

Piccola comunità di montagna, di origine medievale, la cui economia, povera nei settori primario e secondario, è supportata, grazie alla favorevole posizione geografica, da una buona crescita dell'attività turistica. I breiesi, che presentano un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, si distribuiscono tra il capoluogo comunale, con il maggior numero di residenti, pochi aggregati urbani minori e case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che partono da un minimo di 580 e arrivano a un massimo di 1.160 metri sul livello del mare. L'abitato, che sorge in posizione elevata, è dominato a ovest dal monte Tre Croci. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura, in campo azzurro, una chiesa fondata su una campagna verde e affiancata, da un lato, da un campanile a cuspide e, dall'altro, da un castagno. Sotto lo scudo un cartiglio reca il motto: CRUX IN SUMMITATE POSITA FUIT.

Piccola comunità di montagna, di origine medievale, la cui economia, povera nei settori primario e secondario, è supportata, grazie alla favorevole posizione geografica, da una buona crescita dell'attività turistica. I breiesi, che presentano un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, si distribuiscono tra il capoluogo comunale, con il maggior numero di residenti, pochi aggregati urbani minori e case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che partono da un minimo di 580 e arrivano a un massimo di 1.160 metri sul livello del mare. L'abitato, che sorge in posizione elevata, è dominato a ovest dal monte Tre Croci. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura, in campo azzurro, una chiesa fondata su una campagna verde e affiancata, da un lato, da un campanile a cuspide e, dall'altro, da un castagno. Sotto lo scudo un cartiglio reca il motto: CRUX IN SUMMITATE POSITA FUIT.

Storia

Nonostante la mancanza di documentazione medievale, il toponimo potrebbe derivare, secondo alcuni studiosi, dal diminutivo longobardo “braida”, “braidicula” e dal diminutivo del celtico “briga”, “brigula”, con il significato di ‘altura', forse, quest'ultimo, più adatto data la morfologia del territorio. Delle sue vicende storiche si sa molto poco: si ha solamente notizia che divenne parrocchia autonoma separandosi da Quarona nel 1599. Tra le testimonianze storico-architettoniche di rilievo figura: la parrocchiale di San Giovanni Battista, di cui si hanno notizie certe a partire dal XVIII secolo, epoca in cui venne rialzata e abbellita dai dipinti di Lorenzo Peracino; numerosi oratori, interessanti per le pitture in essi conservate, tra cui: l'oratorio di San Grato (il più antico, costruito prima del Cinquecento); l'oratorio di San Rocco (già citato nel 1627); quello di San Bernardo e, infine, quello di San Lorenzo, al cui interno è presente un bel quadro raffigurante i Santi Lorenzo e Apollonia.

Nonostante la mancanza di documentazione medievale, il toponimo potrebbe derivare, secondo alcuni studiosi, dal diminutivo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LONGOBARDO'>longobardo</a> “braida”, “braidicula” e dal diminutivo del celtico “briga”, “brigula”, con il significato di ‘altura', forse, quest'ultimo, più adatto data la morfologia del territorio. Delle sue vicende storiche si sa molto poco: si ha solamente notizia che divenne parrocchia autonoma separandosi da Quarona nel 1599. Tra le testimonianze storico-architettoniche di rilievo figura: la parrocchiale di San Giovanni Battista, di cui si hanno notizie certe a partire dal XVIII secolo, epoca in cui venne rialzata e abbellita dai dipinti di Lorenzo Peracino; numerosi oratori, interessanti per le pitture in essi conservate, tra cui: l'oratorio di San Grato (il più antico, costruito prima del Cinquecento); l'oratorio di San Rocco (già citato nel 1627); quello di San Bernardo e, infine, quello di San Lorenzo, al cui interno è presente un bel quadro raffigurante i Santi Lorenzo e Apollonia.

Economia

Date le dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dei normali servizi municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. L'economia locale non ha abbandonato del tutto le tradizionali attività rurali: è praticato l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L'industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti dell'edilizia e della lavorazione del legno. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. è priva di scuole di ogni ordine e grado; mentre per l'arricchimento culturale è presente una biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. L'assenza di una farmacia costringe gli abitanti a rivolgersi altrove anche per il servizio sanitario di base.

Date le dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dei normali servizi municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. L'economia locale non ha abbandonato del tutto le tradizionali attività rurali: è praticato l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L'industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti dell'edilizia e della lavorazione del legno. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. è priva di scuole di ogni ordine e grado; mentre per l'arricchimento culturale è presente una biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. L'assenza di una farmacia costringe gli abitanti a rivolgersi altrove anche per il servizio sanitario di base.

Relazioni

Immersa in un riposante paesaggio collinare, da cui domina la vallata sottostante, si trova a breve distanza fra il lago d'Orta e il Parco Naturale del Monte Fenera. Da qui è possibile percorrere antiche mulattiere e raggiungere San Grato (914 m), luogo ideale per escursioni in aperta montagna. Non vi si registrano, a causa delle sue ridotte dimensioni demografiche, significative manifestazioni culturali e folcloristiche, che potrebbero dare una nota di colore e attrarre visitatori dai comuni limitrofi. La festa del Patrono, San Giovanni Battista, si celebra il 24 giugno.

Immersa in un riposante paesaggio collinare, da cui domina la vallata sottostante, si trova a breve distanza fra il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LAGODORTA'>lago d'Orta</a> e il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=PARCONATURALEDELMONTEFENERA'>Parco Naturale del Monte Fenera</a>. Da qui è possibile percorrere antiche mulattiere e raggiungere San Grato (914 m), luogo ideale per escursioni in aperta montagna. Non vi si registrano, a causa delle sue ridotte dimensioni demografiche, significative manifestazioni culturali e folcloristiche, che potrebbero dare una nota di colore e attrarre visitatori dai comuni limitrofi. La festa del Patrono, San Giovanni Battista, si celebra il 24 giugno.

Località

Agarla, Cavaglia di Mezzo, Morondo

Agarla, Cavaglia di Mezzo, Morondo