Descrizione

“Comune sparso” con sede in località Bioglio-Portuale-Andrè. Di probabili origini alto-medievali, ha un’economia basata sulle tradizionali attività rurali e industriali affiancate da un crescente sviluppo del turismo. I biogliesi, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio, classificato collinare, comprendente l’isola amministrativa Alpi Comunali, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’ameno paesaggio collinare, in cui corsi d’acqua irrorano variegati frutteti e uliveti, si inarca a settentrione verso il monte Rovella e le pendici delle Prealpi Biellesi. L’abitato, situato sul verdeggiante pendio di un colle, si affaccia sul corso del torrente Quargnasca –che in questo tratto descrive alcune piccole anse– e si congiunge al centro Pizzoglio-Murazze del comune di Valle San Nicolao. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, domina, su sfondo argentato, un albero di biola sradicato.

“Comune sparso” con sede in località Bioglio-Portuale-Andrè. Di probabili origini alto-medievali, ha un’economia basata sulle tradizionali attività rurali e industriali affiancate da un crescente sviluppo del turismo. I biogliesi, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio, classificato collinare, comprendente l’isola amministrativa Alpi Comunali, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’ameno paesaggio collinare, in cui corsi d’acqua irrorano variegati frutteti e uliveti, si inarca a settentrione verso il monte Rovella e le pendici delle Prealpi Biellesi. L’abitato, situato sul verdeggiante pendio di un colle, si affaccia sul corso del torrente Quargnasca –che in questo tratto descrive alcune piccole anse– e si congiunge al centro Pizzoglio-Murazze del comune di Valle San Nicolao. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, domina, su sfondo argentato, un albero di biola sradicato.

Storia

Il toponimo riflette un fitonimo tardo-latino derivato dall’aggettivo latino BETULLEUS, proveniente, a sua volta, dal celtismo “betulla”, glossato da Plinio nella Naturalis Historia come GALLICA ARBOR; il significato originario designava quindi ‘il luogo delle betulle’, come è attestato anche dallo stemma comunale. Compresa in epoca alto medievale tra i territori del comitato di Vercelli, fu inglobata nell’XI secolo, tra quelli dei vescovi vercellesi; suddivisa in seguito da questi ultimi in due parti distinte, venne ceduta ad alcuni signori locali. Nel XIV secolo fu infeudata agli Avogadro che, dopo essersi sottomessi ai Savoia, ne rivendicarono il possesso, venendo infine sconfitti, dopo lunghe contese, dal capitano di Vufflens. Annessa per volontà dei Savoia al feudo di Mosso passò, nel 1619, al conte di Verrua Manfredo Scaglia, che fu fregiato per l’occasione del titolo di marchese. A causa della vastità dei suoi territori venne suddivisa in numerosi comuni dal conte Carlo Emanuele I di Savoia (1621) e circa un secolo più tardi concessa al generale Riccardini (1722). Passata alla morte di quest’ultimo a Vittorio Biga, ottenne la libertà durante le campagne napoleoniche, nel 1799. Oltre ai numerosi oratori risalenti al XVI secolo che abbelliscono le località limitrofe, come quelli di San Bernardo, di San Rocco e di Sant’Antonio, altri edifici religiosi arricchiscono il patrimonio architettonico dell’abitato: la parrocchiale, di epoca barocca, conserva al suo interno un magnifico pulpito ligneo e confessionali della stessa epoca, nonché un pregiato altare in marmi policromi del XVII secolo; rinomato luogo di culto, il cinquecentesco santuario di Banchette, è stato ampliato e rimaneggiato nel corso delle epoche e conserva attualmente dell’edificio rinascimentale, la facciata, una parte delle due navate laterali e il campanile.

Il toponimo riflette un fitonimo tardo-latino derivato dall’aggettivo latino BETULLEUS, proveniente, a sua volta, dal celtismo “betulla”, glossato da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=PLINIO'>Plinio</a> nella Naturalis Historia come GALLICA ARBOR; il significato originario designava quindi ‘il luogo delle betulle’, come è attestato anche dallo stemma comunale. Compresa in epoca alto medievale tra i territori del comitato di Vercelli, fu inglobata nell’XI secolo, tra quelli dei vescovi vercellesi; suddivisa in seguito da questi ultimi in due parti distinte, venne ceduta ad alcuni signori locali. Nel XIV secolo fu infeudata agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=AVOGADRO'>Avogadro</a> che, dopo essersi sottomessi ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>, ne rivendicarono il possesso, venendo infine sconfitti, dopo lunghe contese, dal capitano di Vufflens. Annessa per volontà dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a> al feudo di Mosso passò, nel 1619, al conte di Verrua Manfredo Scaglia, che fu fregiato per l’occasione del titolo di marchese. A causa della vastità dei suoi territori venne suddivisa in numerosi comuni dal conte <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CARLOEMANUELEIDISAVOIA'>Carlo Emanuele I di Savoia</a> (1621) e circa un secolo più tardi concessa al generale Riccardini (1722). Passata alla morte di quest’ultimo a Vittorio Biga, ottenne la libertà durante le campagne napoleoniche, nel 1799. Oltre ai numerosi oratori risalenti al XVI secolo che abbelliscono le località limitrofe, come quelli di San Bernardo, di San Rocco e di Sant’Antonio, altri edifici religiosi arricchiscono il patrimonio architettonico dell’abitato: la parrocchiale, di epoca barocca, conserva al suo interno un magnifico pulpito ligneo e confessionali della stessa epoca, nonché un pregiato altare in marmi policromi del XVII secolo; rinomato luogo di culto, il cinquecentesco santuario di Banchette, è stato ampliato e rimaneggiato nel corso delle epoche e conserva attualmente dell’edificio rinascimentale, la facciata, una parte delle due navate laterali e il campanile.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. L’economia locale ha fatto mostra di una discreta apertura nei confronti del nuovo, nonostante il perdurare del settore primario, presente con la coltivazione di ortaggi, uva e altra frutta e l’allevamento di ovini, caprini e avicoli. Il settore secondario si è sviluppato nei tradizionali comparti tessile, alimentare, metallurgico e meccanico, con piccole imprese a carattere artigianale; gli si affianca un settore dei servizi non particolarmente sviluppato e un commercio che si sta man mano specializzando, stimolato anche dal turismo estivo e invernale. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione materna ed elementare; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle sanitarie localmente, garantiscono il solo servizio farmaceutico.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. L’economia locale ha fatto mostra di una discreta apertura nei confronti del nuovo, nonostante il perdurare del settore primario, presente con la coltivazione di ortaggi, uva e altra frutta e l’allevamento di ovini, caprini e avicoli. Il settore secondario si è sviluppato nei tradizionali comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a>, alimentare, metallurgico e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICO'>meccanico</a>, con piccole imprese a carattere artigianale; gli si affianca un settore dei servizi non particolarmente sviluppato e un commercio che si sta man mano specializzando, stimolato anche dal turismo estivo e invernale. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione materna ed elementare; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle sanitarie localmente, garantiscono il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Ricca di risorse naturalistiche e vista la sua favorevole posizione, costituisce una meta turistica abbastanza frequentata sia nel periodo invernale che estivo. Offre la possibilità di belle e rilassanti escursioni tra il verde dei boschi che ammantano le pendici dei monti circostanti nonché di raggiungere la vicina Riserva Naturale Orientata Le Baragge. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto rilevanti: gli abitanti vi si rivolgono prevalentemente per motivi di studio e per usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Non si segnalano manifestazioni di rilievo. La festa patronale, dedicata a Maria Santissima Assunta, si celebra il 15 agosto. È gemellata dal 1980 con la città di Valcourt, Francia.

Ricca di risorse naturalistiche e vista la sua favorevole posizione, costituisce una meta turistica abbastanza frequentata sia nel periodo invernale che estivo. Offre la possibilità di belle e rilassanti escursioni tra il verde dei boschi che ammantano le pendici dei monti circostanti nonché di raggiungere la vicina <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=RISERVANATURALEORIENTATALEBARAGGE'>Riserva Naturale Orientata Le Baragge</a>. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto rilevanti: gli abitanti vi si rivolgono prevalentemente per motivi di studio e per usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Non si segnalano manifestazioni di rilievo. La festa patronale, dedicata a Maria Santissima Assunta, si celebra il 15 agosto. È gemellata dal 1980 con la città di Valcourt, Francia.

Località

Alpi Comunali, Banchette, Canepa, Caretto, Ceretto, Croce, Fiaglio, Longo, Maglioli, Masere, Monte, Mornengo, Portula-Andrè-Alcinengo, Selva, Triverio-Belletti, Vione

Alpi Comunali, Banchette, Canepa, Caretto, Ceretto, Croce, Fiaglio, Longo, Maglioli, Masere, Monte, Mornengo, Portula-Andrè-Alcinengo, Selva, Triverio-Belletti, Vione

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Bioglio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.