Descrizione

Comune di pianura, di origine antica, la cui economia si fonda sulla positiva coesistenza di attività agricole, industriali e commerciali. I belfioresi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono per la maggior parte concentrati nel capoluogo comunale, i restanti abitanti sono distribuiti nella località Castelleto –contigua al centro omonimo del comune di Soave–, nei nuclei Casoni, Lutaldo, Porto e Bova, oltre che in numerose case sparse. Il territorio, lambito dal corso del fiume Adige, ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’abitato presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, sono raffigurati tre fiori di ninfea, muniti di cinque petali d’argento.

Comune di pianura, di origine antica, la cui economia si fonda sulla positiva coesistenza di attività agricole, industriali e commerciali. I belfioresi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono per la maggior parte concentrati nel capoluogo comunale, i restanti abitanti sono distribuiti nella località Castelleto –contigua al centro omonimo del comune di Soave–, nei nuclei Casoni, Lutaldo, Porto e Bova, oltre che in numerose case sparse. Il territorio, lambito dal corso del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=ADIGE'>Adige</a>, ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’abitato presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, sono raffigurati tre fiori di ninfea, muniti di cinque petali d’argento.

Storia

I primi insediamenti umani nella zona risalgono all’età del bronzo, siamo quindi intorno al XVIII e X secolo a.C. Il suo antico nome non ha nulla a che vedere con quello attuale; esso, infatti, fu cambiato sotto proposta dei suoi cittadini i quali, attraverso una richiesta inoltrata nel XVI secolo al Consiglio dei Dodici di Verona, chiesero di sostituire il nome “Porcile”, nome originario del paese, con quello attuale. Fu presto colonizzata, come del resto tutto il territorio circostante, dagli antichi romani. Nei secoli che seguirono la colonizzazione romana fino ad arrivare ai nostri giorni, non si evidenziano eventi storici di rilevanza particolare. La sua storia segue, infatti, quella delle località limitrofe. Non molto numerose sono le testimonianze del patrimonio storico-architettonico locale, tuttavia di una certa importanza. La chiesa di San Michele è stata edificata intorno alla metà del XII secolo, per volere del sacerdote Ambrogio; fu restaurata nel XVII secolo una prima volta e nel XX secolo una seconda volta, durante quest’ultimo restauro furono scoperti all’interno degli affreschi di una certa rilevanza storica e artistica. Tra gli edifici civili si ricordano: Villa Moneta risalente al XVI secolo e Villa Cipolla sempre del XVI secolo.

I primi insediamenti umani nella zona risalgono all’età del bronzo, siamo quindi intorno al XVIII e X secolo a.C. Il suo antico nome non ha nulla a che vedere con quello attuale; esso, infatti, fu cambiato sotto proposta dei suoi cittadini i quali, attraverso una richiesta inoltrata nel XVI secolo al Consiglio dei Dodici di Verona, chiesero di sostituire il nome “Porcile”, nome originario del paese, con quello attuale. Fu presto colonizzata, come del resto tutto il territorio circostante, dagli antichi romani. Nei secoli che seguirono la colonizzazione romana fino ad arrivare ai nostri giorni, non si evidenziano eventi storici di rilevanza particolare. La sua storia segue, infatti, quella delle località limitrofe. Non molto numerose sono le testimonianze del patrimonio storico-architettonico locale, tuttavia di una certa importanza. La chiesa di San Michele è stata edificata intorno alla metà del XII secolo, per volere del sacerdote Ambrogio; fu restaurata nel XVII secolo una prima volta e nel XX secolo una seconda volta, durante quest’ultimo restauro furono scoperti all’interno degli affreschi di una certa rilevanza storica e artistica. Tra gli edifici civili si ricordano: Villa Moneta risalente al XVI secolo e Villa Cipolla sempre del XVI secolo.

Economia

Ospita i consueti uffici municipali e postali, nonché la sede della Pro Loco; per l’assenza, sul posto della stazione dei carabinieri, l’autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all’occorrenza, dal sindaco. L’agricoltura costituisce ancora oggi una importante fonte di reddito, con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, viti e alberi da frutta; parte della popolazione si dedica alla zootecnia: si allevano bovini, suini e avicoli. Di rilievo per l’economia locale anche l’industria: tessile, dell’editoria, per la produzione di cemento, calce e gesso, meccanica ed edile; sono inoltre presenti fabbriche di elementi di carpenteria in legno e di falegnameria per l’edilizia, di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura, di macchine per l’ufficio, di elaboratori e sistemi informatici. La presenza del servizio bancario e di una sufficiente rete commerciale e di servizi, necessaria al fabbisogno essenziale della comunità, completa il quadro delle attività terziarie. Anche le strutture pubbliche e sociali sono commisurate alle dimensioni del centro: non si registra la presenza di case di riposo o asili nido. Le strutture scolastiche locali consentono il conseguimento del titolo di studio obbligatorio. Non sono presenti strutture per l’arricchimento culturale come musei e biblioteche. Le strutture ricettive offrono la possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; è presente anche un agriturismo. Mancano anche strutture sportive e per il tempo libero come palestre, piscine, campi di tennis, campi di calcio e di calcetto. Le strutture sanitarie locali offrono il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Ospita i consueti uffici municipali e postali, nonché la sede della Pro Loco; per l’assenza, sul posto della stazione dei carabinieri, l’autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all’occorrenza, dal sindaco. L’agricoltura costituisce ancora oggi una importante fonte di reddito, con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, viti e alberi da frutta; parte della popolazione si dedica alla zootecnia: si allevano bovini, suini e avicoli. Di rilievo per l’economia locale anche l’industria: tessile, dell’editoria, per la produzione di cemento, calce e gesso, meccanica ed edile; sono inoltre presenti fabbriche di elementi di carpenteria in legno e di falegnameria per l’edilizia, di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura, di macchine per l’ufficio, di elaboratori e sistemi informatici. La presenza del servizio bancario e di una sufficiente rete commerciale e di servizi, necessaria al fabbisogno essenziale della comunità, completa il quadro delle attività terziarie. Anche le strutture pubbliche e sociali sono commisurate alle dimensioni del centro: non si registra la presenza di case di riposo o asili nido. Le strutture scolastiche locali consentono il conseguimento del titolo di studio obbligatorio. Non sono presenti strutture per l’arricchimento culturale come musei e biblioteche. Le strutture ricettive offrono la possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; è presente anche un agriturismo. Mancano anche strutture sportive e per il tempo libero come palestre, piscine, campi di tennis, campi di calcio e di calcetto. Le strutture sanitarie locali offrono il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

È poco frequentata per turismo, lo è invece abbastanza per lavoro e vive rapporti non significativi con i centri del circondario anche se a essi la popolazione si deve rivolgere per l’istruzione secondaria di secondo grado, per le strutture sanitarie e per l’espletamento di pratiche burocratiche e servizi in genere. Non molto numerose risultano le manifestazioni folcloristiche e culturali ricorrenti, richiama un discreto flusso di visitatori dai centri limitrofi “la festa della mela”, fiera che si tiene ogni anno a ottobre per la produzione del prodotto base dell’economia locale, con varie manifestazioni folcloristiche. La festa della Patrona, Madonna di Strà, viene celebrata il primo lunedì di settembre, con concerto all’aperto di musica classica, giochi e fuochi.

È poco frequentata per turismo, lo è invece abbastanza per lavoro e vive rapporti non significativi con i centri del circondario anche se a essi la popolazione si deve rivolgere per l’istruzione secondaria di secondo grado, per le strutture sanitarie e per l’espletamento di pratiche burocratiche e servizi in genere. Non molto numerose risultano le manifestazioni folcloristiche e culturali ricorrenti, richiama un discreto flusso di visitatori dai centri limitrofi “la festa della mela”, fiera che si tiene ogni anno a ottobre per la produzione del prodotto base dell’economia locale, con varie manifestazioni folcloristiche. La festa della Patrona, Madonna di Strà, viene celebrata il primo lunedì di settembre, con concerto all’aperto di musica classica, giochi e fuochi.

Località

Bova, Casoni, Castelletto, Porto

Bova, Casoni, Castelletto, Porto

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Belfiore rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.