Descrizione

Comune di pianura, di origine nuragica, con un'economia di tipo agro-pastorale. I bauladesi, con un indice di vecchiaia nella media, vivono prevalentemente nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in poche case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate, che vanno da un minimo di 17 a un massimo di 206 metri sul livello del mare. L'abitato, caratterizzato da case con architravi lavorati, è interessato da una forte crescita edilizia.

Comune di pianura, di origine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICA'>nuragica</a>, con un'economia di tipo agro-pastorale. I bauladesi, con un indice di vecchiaia nella media, vivono prevalentemente nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in poche case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate, che vanno da un minimo di 17 a un massimo di 206 metri sul livello del mare. L'abitato, caratterizzato da case con architravi lavorati, è interessato da una forte crescita edilizia.

Storia

Il toponimo è un composto del sardo “bau”, ‘guado', e di “la(d)u”, ‘largo' e significa letteralmente ‘guado largo', con riferimento al passaggio o guado del rio Cispiri che scorre a poco più di mille metri dall'abitato. Di origine nuragica, il maggior impulso socio-economico e culturale lo ebbe all'inizio del XIII secolo, ad opera dei monaci Camaldolesi, che reggevano un monastero-ospizio-lazzaretto. Dal 1224, allorché il giudice d'Arborea Costantino II De Serra e la consorte Anna furono ricoverati presso il lazzaretto, seguì le sorti del Giudicato di Arborea, anche sotto l'aspetto giuridico e militare. Dopo varie vicende belliche, che videro come protagoniste le case regnanti di Arborea e di Aragona insieme a un contingente di armati Bauladesi, nel 1388 fu firmata la pace tra Eleonora d'Arborea e Giovanni I di Aragona, sottoscritta anche da dieci giurati, con a capo il loro “Maiore de villa” Pietro Scalas. Continuò a far parte per altri novant'anni del Giudicato di Arborea, fino a che, dopo la battaglia di Macomer del 1478, non passò definitivamente sotto il regno degli aragonesi. Il territorio presenta un patrimonio archeologico di rilievo. Particolarmente interessanti appaiono i siti risalenti al periodo nuragico, tra i quali, il complesso di Crabia e Santa Barbara. Di notevole valore storico le torri di Zinnuri, presso la quale vi è una fonte coperta, e la tomba dei giganti, costruzione sepolcrale megalitica. Tra le opere architettoniche più importanti figura la parrocchiale di San Gregorio Magno, del XVI secolo, restaurata nel 1985.

Il toponimo è un composto del sardo “bau”, ‘guado', e di “la(d)u”, ‘largo' e significa letteralmente ‘guado largo', con riferimento al passaggio o guado del rio Cispiri che scorre a poco più di mille metri dall'abitato. Di origine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICA'>nuragica</a>, il maggior impulso socio-economico e culturale lo ebbe all'inizio del XIII secolo, ad opera dei monaci <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CAMALDOLESI'>Camaldolesi</a>, che reggevano un monastero-ospizio-lazzaretto. Dal 1224, allorché il giudice <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DARBOREA'>d'Arborea</a> Costantino II De Serra e la consorte Anna furono ricoverati presso il lazzaretto, seguì le sorti del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATODIARBOREA'>Giudicato di Arborea</a>, anche sotto l'aspetto giuridico e militare. Dopo varie vicende belliche, che videro come protagoniste le case regnanti di Arborea e di Aragona insieme a un contingente di armati Bauladesi, nel 1388 fu firmata la pace tra <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ELEONORADARBOREA'>Eleonora d'Arborea</a> e Giovanni I di Aragona, sottoscritta anche da dieci giurati, con a capo il loro “Maiore de villa” Pietro Scalas. Continuò a far parte per altri novant'anni del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATODIARBOREA'>Giudicato di Arborea</a>, fino a che, dopo la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=BATTAGLIADIMACOMER'>battaglia di Macomer</a> del 1478, non passò definitivamente sotto il regno degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESI'>aragonesi</a>. Il territorio presenta un patrimonio archeologico di rilievo. Particolarmente interessanti appaiono i siti risalenti al periodo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICO'>nuragico</a>, tra i quali, il complesso di Crabia e Santa Barbara. Di notevole valore storico le torri di Zinnuri, presso la quale vi è una fonte coperta, e la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=TOMBADEIGIGANTI'>tomba dei giganti</a>, costruzione sepolcrale megalitica. Tra le opere architettoniche più importanti figura la parrocchiale di San Gregorio Magno, del XVI secolo, restaurata nel 1985.

Economia

Viste le ridotte dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell'ufficio postale e del municipio. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. Va segnalata però la presenza della Pro Loco. Il perno dell'economia locale è l'agricoltura, che rappresenta una fonte di sostentamento importante per la popolazione locale. Le coltivazioni più diffuse sono quelle di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, frutteti e olivo. Si pratica anche l'allevamento, in particolare di bovini, suini, ovini, caprini e equini. Non vi è stato praticamente alcuno sviluppo industriale, fatta eccezione per una piccola impresa edile, data l'esiguità numerica della popolazione. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto è garantita la frequenza delle classi materne ed elementari; è presente la biblioteca comunale per l'arricchimento culturale. L'apparato ricettivo, comprendente vari agriturismi, offre possibilità di ristorazione e, in minor misura, di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Viste le ridotte dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell'ufficio postale e del municipio. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. Va segnalata però la presenza della Pro Loco. Il perno dell'economia locale è l'agricoltura, che rappresenta una fonte di sostentamento importante per la popolazione locale. Le coltivazioni più diffuse sono quelle di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, frutteti e olivo. Si pratica anche l'allevamento, in particolare di bovini, suini, ovini, caprini e equini. Non vi è stato praticamente alcuno sviluppo industriale, fatta eccezione per una piccola impresa edile, data l'esiguità numerica della popolazione. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto è garantita la frequenza delle classi materne ed elementari; è presente la biblioteca comunale per l'arricchimento culturale. L'apparato ricettivo, comprendente vari agriturismi, offre possibilità di ristorazione e, in minor misura, di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

La stupenda vista che si gode dall'abitato insieme al prezioso patrimonio archeologico, rappresentano una ragione sufficiente per attirare un discreto flusso turistico sul posto. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l'espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni meritano di essere menzionate: il carnevale, a febbraio; la festa di San Vittoria, a maggio; la festa di San Giovanni, protettore dei pastori, in concomitanza con la sagra della pecora e del formaggio, a giugno; la festa di San Lorenzo, ad agosto. Il Patrono, San Gregorio, si festeggia il 3 settembre.

La stupenda vista che si gode dall'abitato insieme al prezioso patrimonio archeologico, rappresentano una ragione sufficiente per attirare un discreto flusso turistico sul posto. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l'espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni meritano di essere menzionate: il carnevale, a febbraio; la festa di San Vittoria, a maggio; la festa di San Giovanni, protettore dei pastori, in concomitanza con la sagra della pecora e del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=FORMAGGIO'>formaggio</a>, a giugno; la festa di San Lorenzo, ad agosto. Il Patrono, San Gregorio, si festeggia il 3 settembre.

Località

Fondi europei 2021-2027

Comune di Bauladu in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.