Descrizione

Comune di pianura, di origine antica, la cui economia si fonda sull’agricoltura e una discreta attività industriale. I bassignanesi, aventi un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono, per la maggior parte, nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si divide tra le località Mugarone e Fiondi, nonché case sparse. Il territorio, un tempo coperto da una vasta foresta planiziale, ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate. L’abitato è posto su una lieve altura pressoché equidistante dal Po e dal Tanaro. Lo stemma comunale, troncato in “scaglione” d’argento rovesciato, è stato concesso con Regio Decreto. Sullo sfondo azzurro del primo campo spicca un castello d’oro, munito di una torricella laterale; nella seconda sezione, smaltata di rosso, figurano una spiga di grano e un grappolo d’uva d’oro, posti in “capriolo” rovesciato.

Comune di pianura, di origine antica, la cui economia si fonda sull’agricoltura e una discreta attività industriale. I bassignanesi, aventi un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono, per la maggior parte, nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si divide tra le località Mugarone e Fiondi, nonché case sparse. Il territorio, un tempo coperto da una vasta foresta planiziale, ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate. L’abitato è posto su una lieve altura pressoché equidistante dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=PO'>Po</a> e dal Tanaro. Lo stemma comunale, troncato in “scaglione” d’argento rovesciato, è stato concesso con Regio Decreto. Sullo sfondo azzurro del primo campo spicca un castello d’oro, munito di una torricella laterale; nella seconda sezione, smaltata di rosso, figurano una spiga di grano e un grappolo d’uva d’oro, posti in “capriolo” rovesciato.

Storia

Il toponimo deriva dal termine prediale formato dal suffisso -ANIUS applicato al gentilizio BASSINIUS. Tra le altre attestazioni antiche figurano anche le denominazioni, prive di tale suffisso, di “Besenia”, “Baseniana”, “Basignana” e “Basegnana”. Le sue origini risalgono al periodo romano, come è stato anche dimostrato da alcuni recenti rinvenimenti archeologici. Durante la dominazione longobarda fu sede di uno stanziamento dei gepidi, popolazione germanica affine ai goti; in seguito fece parte del comitato di Lomello. Nell’anno 997 venne, per concessione dell’imperatore Ottone I, ceduta al vescovado di Pavia, poi ai conti di Stazzona e infine ai vescovi di Tortona. Nel 1911 passò sotto la giurisdizione del comune di Alessandria. Per diversi secoli, dal 1290 al 1428, fu feudo della dinastia dei Beccaria e, fino al XVIII secolo, di altre potenti famiglie a cui, di volta in volta, veniva ceduta, ora dai Savoia, ora dagli Sforza, ora dai francesi. A causa della sua posizione di confine, fu spesso luogo di battaglie e conseguenti pacificazioni: nel 1206, fu trattata la tregua tra Alessandria, Asti e Pavia; nel 1322 Marco Visconti combatté e vinse contro le milizie guelfe; nel 1371 fu conclusa la pace tra i marchesi del Monferrato e i Visconti. Fu anche teatro di due scontri storici: nel 1745 di quello tra l’esercito austro-piemontese e quello franco-spagnolo, durante la guerra di successione austriaca; nel 1799 di quello tra i francesi e gli austro-russi. Uno degli emblemi monumentali più significativi è la romanica Pieve di San Giovanni Battista, vicino cui sono stati ritrovati reperti di epoca romana. Degni di nota sono, però, anche una casa del XV secolo, i ruderi di un’antica rocca, la parrocchiale di Santo Stefano, consacrata nel 1830.

Il toponimo deriva dal termine prediale formato dal suffisso -ANIUS applicato al gentilizio BASSINIUS. Tra le altre attestazioni antiche figurano anche le denominazioni, prive di tale suffisso, di “Besenia”, “Baseniana”, “Basignana” e “Basegnana”. Le sue origini risalgono al periodo romano, come è stato anche dimostrato da alcuni recenti rinvenimenti archeologici. Durante la dominazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LONGOBARDA'>longobarda</a> fu sede di uno stanziamento dei gepidi, popolazione germanica affine ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GOTI'>goti</a>; in seguito fece parte del comitato di Lomello. Nell’anno 997 venne, per concessione dell’imperatore Ottone I, ceduta al vescovado di Pavia, poi ai conti di Stazzona e infine ai vescovi di Tortona. Nel 1911 passò sotto la giurisdizione del comune di Alessandria. Per diversi secoli, dal 1290 al 1428, fu feudo della dinastia dei Beccaria e, fino al XVIII secolo, di altre potenti famiglie a cui, di volta in volta, veniva ceduta, ora dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>, ora dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SFORZA'>Sforza</a>, ora dai francesi. A causa della sua posizione di confine, fu spesso luogo di battaglie e conseguenti pacificazioni: nel 1206, fu trattata la tregua tra Alessandria, Asti e Pavia; nel 1322 Marco Visconti combatté e vinse contro le milizie <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GUELFE'>guelfe</a>; nel 1371 fu conclusa la pace tra i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MARCHESIDELMONFERRATO'>marchesi del Monferrato</a> e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=VISCONTI'>Visconti</a>. Fu anche teatro di due scontri storici: nel 1745 di quello tra l’esercito austro-piemontese e quello franco-spagnolo, durante la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GUERRADISUCCESSIONEAUSTRIACA'>guerra di successione austriaca</a>; nel 1799 di quello tra i francesi e gli austro-russi. Uno degli emblemi monumentali più significativi è la romanica Pieve di San Giovanni Battista, vicino cui sono stati ritrovati reperti di epoca romana. Degni di nota sono, però, anche una casa del XV secolo, i ruderi di un’antica rocca, la parrocchiale di Santo Stefano, consacrata nel 1830.

Economia

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, ortaggi, frutta, frumento, foraggi e con l’allevamento del bestiame, tra cui rilevante è, per il suo carattere di unicità di tutto il tratto alessandrino, quello dei bovini che pascolano in stato semibrado nella Riserva Boscone. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti: alimentare, metallurgico, edile, del legno, dell’oreficeria, delle costruzioni, della gomma e della plastica, della lavorazione del legno, della produzione di locomotive e di altri mezzi di trasporto, dell’estrazione della sabbia e della ghiaia, delle calzature, dei laterizi. Il terziario soddisfa le esigenze di carattere primario della popolazione e garantisce il servizio bancario. Non dispone di strutture di una certa rilevanza sociale; quelle scolastiche assicurano la frequentazione delle soli classi materne ed elementari. Per l’arricchimento culturale è presente una biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione; quelle sanitarie locali assicurano il solo servizio farmaceutico. Per il tempo libero e lo sport è a disposizione una piscina.

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, ortaggi, frutta, frumento, foraggi e con l’allevamento del bestiame, tra cui rilevante è, per il suo carattere di unicità di tutto il tratto alessandrino, quello dei bovini che pascolano in stato semibrado nella Riserva Boscone. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti: alimentare, metallurgico, edile, del legno, dell’oreficeria, delle costruzioni, della gomma e della plastica, della lavorazione del legno, della produzione di locomotive e di altri mezzi di trasporto, dell’estrazione della sabbia e della ghiaia, delle calzature, dei laterizi. Il terziario soddisfa le esigenze di carattere primario della popolazione e garantisce il servizio bancario. Non dispone di strutture di una certa rilevanza sociale; quelle scolastiche assicurano la frequentazione delle soli classi materne ed elementari. Per l’arricchimento culturale è presente una biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione; quelle sanitarie locali assicurano il solo servizio farmaceutico. Per il tempo libero e lo sport è a disposizione una piscina.

Relazioni

Costituisce meta turistica di tipo escursionistico per via delle sue bellezze naturalistiche salvaguardate dalle due Riserve Speciali di cui fa parte. La Riserva di Boscone è caratterizzata da splendidi lembi boschivi e dalla presenza, per tutto l’anno, dei nidi dei gruccioni, sulle sponde, e di quelli del falco lodolaio, su alberi isolati; la Riserva del Tanaro offre, invece, la possibilità di ammirare i ghiaieti e osservare i passaggi degli uccelli migratori. Tra gli appuntamenti si segnala la fiera delle macchine agricole e del bestiame, a luglio. La Patrona, Madonna del Carmine, viene festeggiata il 16 luglio.

Costituisce meta turistica di tipo escursionistico per via delle sue bellezze naturalistiche salvaguardate dalle due Riserve Speciali di cui fa parte. La Riserva di Boscone è caratterizzata da splendidi lembi boschivi e dalla presenza, per tutto l’anno, dei nidi dei gruccioni, sulle sponde, e di quelli del falco lodolaio, su alberi isolati; la Riserva del Tanaro offre, invece, la possibilità di ammirare i ghiaieti e osservare i passaggi degli uccelli migratori. Tra gli appuntamenti si segnala la fiera delle macchine agricole e del bestiame, a luglio. La Patrona, Madonna del Carmine, viene festeggiata il 16 luglio.

Località

Fiondi, Mugarone

Fiondi, Mugarone

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Bassignana rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.