Descrizione

Piccola comunità di montagna, di antiche origini, la cui economia è basata, oltre che sulle tradizionali attività agricole, sullo sviluppo del turismo. Gli anfesi hanno un indice di vecchiaia chiaramente superiore alla media e risiedono quasi tutti nel capoluogo comunale, che fa registrare una forte espansione edilizia, oltre che in poche case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine, e offre un panorama molto suggestivo, con rilievi coperti di boschi. L'abitato, situato in un'amena posizione, mostra un andamento plano-altimetrico vario ed è caratterizzato da una altissima percentuale di stanze non occupate, cui si accompagnano una variazione intercensuale e un saldo del movimento naturale negativi, segnali di un lento spopolamento.

Piccola comunità di montagna, di antiche origini, la cui economia è basata, oltre che sulle tradizionali attività agricole, sullo sviluppo del turismo. Gli anfesi hanno un indice di vecchiaia chiaramente superiore alla media e risiedono quasi tutti nel capoluogo comunale, che fa registrare una forte espansione edilizia, oltre che in poche case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine, e offre un panorama molto suggestivo, con rilievi coperti di boschi. L'abitato, situato in un'amena posizione, mostra un andamento plano-altimetrico vario ed è caratterizzato da una altissima percentuale di stanze non occupate, cui si accompagnano una variazione intercensuale e un saldo del movimento naturale negativi, segnali di un lento spopolamento.

Storia

Citata come Ampho in un documento della fine dell'undicesimo secolo, ha origini più antiche, stando al rinvenimento nella zona di alcune lapidi romane. Il toponimo, che compare nella forma attuale a partire dal 1500, deriva probabilmente dal nome latino di persona AMPHIUS. Possedimento, nel X secolo, del monastero benedettino di Serle, seguì le vicende del resto della Val Sabbia, entrando a far parte dal 1427 dei domini della Repubblica veneta, che la trasformò in un borgo fortificato, costruendovi una possente rocca, a difesa del territorio dalle invasioni tedesche e dei signorotti subalpini. La fortezza, distrutta nel 1796 per ordine di Napoleone e poco dopo ricostruita, nel 1813 fu espugnata dagli austriaci, che vi aggiunsero nuove difese, mantenendone il controllo fino al 1859, quando fu conquistata dai piemontesi. Durante la terza guerra d'indipendenza fu teatro di uno scontro tra le truppe garibaldine, che avevano il loro quartier generale nella rocca, e quelle austriache, che tentavano di occuparla. Tra le emergenze storico-architettoniche meritano di essere citate: la seicentesca parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, ampliata nel Settecento, e l'antico oratorio di Sant'Antonio Abate, risalente probabilmente al XII-XIII secolo.

Citata come Ampho in un documento della fine dell'undicesimo secolo, ha origini più antiche, stando al rinvenimento nella zona di alcune lapidi romane. Il toponimo, che compare nella forma attuale a partire dal 1500, deriva probabilmente dal nome latino di persona AMPHIUS. Possedimento, nel X secolo, del monastero benedettino di Serle, seguì le vicende del resto della Val Sabbia, entrando a far parte dal 1427 dei domini della Repubblica veneta, che la trasformò in un borgo fortificato, costruendovi una possente rocca, a difesa del territorio dalle invasioni tedesche e dei signorotti subalpini. La fortezza, distrutta nel 1796 per ordine di Napoleone e poco dopo ricostruita, nel 1813 fu espugnata dagli austriaci, che vi aggiunsero nuove difese, mantenendone il controllo fino al 1859, quando fu conquistata dai piemontesi. Durante la terza guerra d'indipendenza fu teatro di uno scontro tra le truppe garibaldine, che avevano il loro quartier generale nella rocca, e quelle austriache, che tentavano di occuparla. Tra le emergenze storico-architettoniche meritano di essere citate: la seicentesca parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, ampliata nel Settecento, e l'antico oratorio di Sant'Antonio Abate, risalente probabilmente al XII-XIII secolo.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registra la presenza di particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell'ufficio postale e del municipio e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. Nell'economia locale l'allevamento di bovini, ovini, caprini e avicoli occupa un ruolo significativo. L'industria, che si affaccia timidamente sul panorama delle attività economiche, è costituita da piccole aziende che operano nei comparti edile, dell'abbigliamento, del legno e della fabbricazione di materie plastiche. Alquanto modesta è anche la presenza del terziario: manca il servizio bancario, mentre la rete distributiva è sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione. Non vi sono strutture sociali, sportive e ricreative di una certa rilevanza; nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione materna. Rilevante è, invece, la dotazione di strutture ricettive che, oltre alla ristorazione, offrono una vastissima possibilità di soggiorno. L'assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Dal punto di vista burocratico non si registra la presenza di particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell'ufficio postale e del municipio e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. Nell'economia locale l'allevamento di bovini, ovini, caprini e avicoli occupa un ruolo significativo. L'industria, che si affaccia timidamente sul panorama delle attività economiche, è costituita da piccole aziende che operano nei comparti edile, dell'abbigliamento, del legno e della fabbricazione di materie plastiche. Alquanto modesta è anche la presenza del terziario: manca il servizio bancario, mentre la rete distributiva è sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione. Non vi sono strutture sociali, sportive e ricreative di una certa rilevanza; nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione materna. Rilevante è, invece, la dotazione di strutture ricettive che, oltre alla ristorazione, offrono una vastissima possibilità di soggiorno. L'assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Inserita in un suggestivo ambiente naturale, è meta di un significativo movimento di turisti, ai quali offre la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni. Poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non sono in grado di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta giornalmente a raggiungere le aree più industrializzate, intrattiene intensi rapporti con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge anche per frequentare le scuole dell'obbligo e gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non forniti localmente. Tra le manifestazioni tradizionali va ricordata la festa della Madonna della Neve, che si svolge nel mese di agosto. I Patroni, i Santi Pietro e Paolo, vengono festeggiati il 29 giugno.

Inserita in un suggestivo ambiente naturale, è meta di un significativo movimento di turisti, ai quali offre la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni. Poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non sono in grado di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta giornalmente a raggiungere le aree più industrializzate, intrattiene intensi rapporti con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge anche per frequentare le scuole dell'obbligo e gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non forniti localmente. Tra le manifestazioni tradizionali va ricordata la festa della Madonna della Neve, che si svolge nel mese di agosto. I Patroni, i Santi Pietro e Paolo, vengono festeggiati il 29 giugno.

Località

Lago d'Idro

Lago d'Idro

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Anfo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.