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Descrizione

Centro di pianura, di origine medievale, la cui economia, in passato basata essenzialmente sull’agricoltura, si è indirizzata alle attività industriali (in particolare al comparto della confezione di articoli di vestiario e di accessori) e agli scambi commerciali. La comunità degli agnensi, che presenta un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, è concentrata nelle località Frapiero, Cà Matte, Campagnon, Cimitero, Corte Salesà, Fienile Treves, Frignane, Le Selvadeghe, Ponte Formeto e Santa Barbara, oltre che nel capoluogo comunale. Il territorio, delimitato dai colli di San Fermo e dal monte Gremalto, disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’andamento plano-altimetrico dell’abitato, interessato da un fenomeno di espansione edilizia, è pianeggiante. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, si rappresenta una torre d’argento, merlata alla guelfa, recante la parola AMNIA e fondata su un piano roccioso, emergente da una superficie d’acqua azzurra, ondata di argento.

Storia

Il suo territorio fu probabilmente abitato in epoca romana o longobarda. Tuttavia, la sua esistenza viene provata con un primo documento del 950, in cui si fa riferimento ad un’antica via Agna, e con un secondo atto del 970 in cui viene citata Ingheldina honesta puella abitante in castro Agna, che aveva donato case e terreni alla cattedrale di Padova. Nel 1241 Ezzelino III da Romano, signore di Padova dal 1237 al 1256, organizzò un cruento assalto al castello di Agna, tenuto da Iacopo da Carrara, considerato nemico dell’imperatore. Alla fine del Quattrocento fu assorbita nella repubblica di Venezia e le famiglie dei Papafava e dei Montereale iniziarono una complessa opera di bonifica dell’area soggetta alle inondazioni dei fiumi Gorzone e Adige. Successivamente subì la dominazione austriaca: dopo una prima fase segnata da un’amministrazione sollecita a fornire i servizi necessari alle esigenze della popolazione, a partire dai primi moti indipendendistici del 1848, la situazione si inasprì in misura considerevole in quanto la gestione burocratica divenne uno strumento di rappresaglia. Il patrimonio storico-architettonico non si mostra particolarmente ricco; da segnalare sono: la chiesa parrocchiale, dedicata a San Giovanni Battista, in cui sono conservate alcune sculture di Antonio Bonazza risalenti alla prima metà del XVIII secolo, e il municipio che comprende nella sua struttura una casa del Cinquecento ricca di affreschi della stessa epoca.

Economia

Ospita i consueti uffici municipali e postali. L’economia è legata per tradizione all’agricoltura: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi, alberi da frutta e viti. Parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia: si allevano avicoli e bovini. Si sono, inoltre, imposte piccole imprese industriali e artigianali operanti nei comparti tessile, meccanico, alimentare, edile, della lavorazione del legno, dell’oreficeria e della gioielleria. Un ulteriore indice di sviluppo è costituito dalla presenza di servizi di fornitura e consulenza informatica. È presente il servizio bancario. La rete commerciale (sufficiente alle esigenze fondamentali della comunità) completa il quadro abbastanza sviluppato delle attività terziarie. L’offerta dei servizi pubblici è commisurata alle sue dimensioni: non si registra la presenza di particolari strutture sociali o destinate all’arricchimento culturale, quali biblioteche o musei. Nelle scuole locali è possibile frequentare le scuole dell’obbligo. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Le strutture sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

È una meta turistica piuttosto frequentata e attira anche discreti flussi di manodopera dai centri vicini grazie agli insediamenti industriali locali. La popolazione ha rapporti con i centri vicini per i servizi sanitari di base, l’espletamento di pratiche burocratiche e il completamento degli studi. Tra gli appuntamenti tradizionali vanno segnalati: il Ferragosto Agnense (mostra fotografica) e il Concorso Nazionale di Pittura e Grafica “Cromer”. La festa del Patrono, San Lorenzo, si celebra il 10 agosto.

Località

Ca' Matte, Ca' Rotta, Campagnon, Fornace Fonti, Frapiero, Frignane

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Agna rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 3.368
  • Lat 45° 10' 10,10'' 45.16947222
  • Long 11° 57' 40,36'' 11.96121111
  • CAP 35021
  • Prefisso 049
  • Codice ISTAT 028002
  • Codice Catasto A075
  • Altitudine slm 3 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2361
  • Superficie 18.83 Km2
  • Densità 178,86 ab/Km2
  • Sismicità Zona 4
  • Alba 05:59
  • Tramonto 18:33
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