LA SALA GIALLA O SALA D'ERCOLE

Soragna ha ospitato anche Nicolò Dell'Abate. L' importante pittore manierista fu attivo in molti luoghi emiliani ed entrò in contatto con ambienti ricchi di stimoli artistici e letterari, ma soprattutto con artisti che diventarono i suoi riferimenti; Correggio, Parmigianino, vari pittori bolognesi fino al sodalizio con Primaticcio che lo portò a lavorare a Fontainebleu. In Rocca ha operato tra il 1540 e il 1543, su commissione di Giampaolo I. Uno scrittore notarile del 1556 prova che il marchese "teneva un depintore modonese dal quale ha fatto dipingere, in la roccha, molti et molti luoghi." tra cui le camere "delle Muse" e dei "Cingari", andate purtroppo perdute. Il nome della Sala deriva dagli affreschi staccati dal salone privato al primo piano e riportati su tela, con episodi della vita del popolare eroe greco: Ercole Fanciullo che strozza i serpenti, Ercole che abbatte il toro cretese, Ercole e Caco ed Ercole e Anteo. Le storie facevano parte di un ciclo più ampio, già attribuito a Giulio Campi, riconosciuto a Nicolò Dell'Abate da Cirillo e Godi. Dell'artista modenese sono anche il bellissimo frammento sopra il camino con Amore che incocca l'arco, opera non a caso creduta in un primo tempo del Parmigianino e il piccolobrano con Testa di putto. Merita inoltre ricordare che il raffinato Giampaolo Meli Lupi, lodato da Leandro Alberti nel 1581 come "huomo saggio virtuoso et (..) mecenate" aveva fatto impiantare di fronte alle sale dipinte da Nicolò anche un "giardinetto rinascimentale". Fonti: "Castelli Del Parmense" Soragna, Gazzetta di Parma editore Foto a cura dell'ufficio turistico di Soragna presso la Rocca Meli Lupi