Descrizione

Comune di montagna, di origini tardo-medievali, la cui economia si basa soprattutto sull’agricoltura, affiancata da modeste attività industriali e terziarie. I platanesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra numerosissime case sparse e le località: Campo Chiesa, Croce di Sambate, Difesa Tedesco, Foresta, Fossa Don Paolo, Mercuri Tedesco, Panetti, Pedarvi, Pietra, Sambate, Sirugo Sopra, Sirugo Sotto e Timpone. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.417 metri di quota massima sul livello del mare. L’abitato, situato sul crinale di un dosso, mostra segni di espansione edilizia, anche se il numero di stanze non occupate già si colloca su livelli medi; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura un monte roccioso nero, su cui è fondato un platano, accompagnato, ai lati, da un ramo di acetosa e da uno di issopo.

Comune di montagna, di origini tardo-medievali, la cui economia si basa soprattutto sull’agricoltura, affiancata da modeste attività industriali e terziarie. I platanesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra numerosissime case sparse e le località: Campo Chiesa, Croce di Sambate, Difesa Tedesco, Foresta, Fossa Don Paolo, Mercuri Tedesco, Panetti, Pedarvi, Pietra, Sambate, Sirugo Sopra, Sirugo Sotto e Timpone. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.417 metri di quota massima sul livello del mare. L’abitato, situato sul crinale di un dosso, mostra segni di espansione edilizia, anche se il numero di stanze non occupate già si colloca su livelli medi; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura un monte roccioso nero, su cui è fondato un platano, accompagnato, ai lati, da un ramo di acetosa e da uno di issopo.

Storia

La sua fondazione avvenne a opera di profughi albanesi, i quali, nel XV secolo, attraversarono il canale d’Otranto e si sparsero un po’ dovunque nel regno di Napoli, per sfuggire all’invasione della loro patria da parte dell’armata turca. Il toponimo riflette il termine greco “platanìa”, avente il significato di ‘plataneto’. Casale di Nicastro, ne condivise le sorti, venendo pertanto assoggettata alla signoria dei Caracciolo e dei D’Aquino, principi di Castiglione Marittimo. Col nuovo ordinamento amministrativo attuato dai francesi, all’inizio dell’Ottocento, fu costituita in comune autonomo e compresa nel circondario di Sambiase. All’indomani del congresso di Vienna, tornò sotto il dominio borbonico, partecipando poi ai moti risorgimentali. La storia successiva all’annessione al regno d’Italia non fa registrare avvenimenti di rilievo, seguendo quella del resto della regione. Tra le testimonianze storico-architettoniche spicca la chiesa parrocchiale, dedicata a San Michele Arcangelo; ampiamente rimaneggiata nel corso del XIX secolo, contiene affreschi di pregevole fattura.

La sua fondazione avvenne a opera di profughi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ALBANESI'>albanesi</a>, i quali, nel XV secolo, attraversarono il canale d’Otranto e si sparsero un po’ dovunque nel regno di Napoli, per sfuggire all’invasione della loro patria da parte dell’armata <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=TURCA'>turca</a>. Il toponimo riflette il termine greco “platanìa”, avente il significato di ‘plataneto’. Casale di Nicastro, ne condivise le sorti, venendo pertanto assoggettata alla signoria dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=CARACCIOLO'>Caracciolo</a> e dei D’Aquino, principi di Castiglione Marittimo. Col nuovo ordinamento amministrativo attuato dai francesi, all’inizio dell’Ottocento, fu costituita in comune autonomo e compresa nel circondario di Sambiase. All’indomani del congresso di Vienna, tornò sotto il dominio borbonico, partecipando poi ai moti risorgimentali. La storia successiva all’annessione al regno d’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ITALIA'>Italia</a> non fa registrare avvenimenti di rilievo, seguendo quella del resto della regione. Tra le testimonianze storico-architettoniche spicca la chiesa parrocchiale, dedicata a San Michele Arcangelo; ampiamente rimaneggiata nel corso del XIX secolo, contiene affreschi di pregevole fattura.

Economia

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura si basa sulla produzione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, olivo, uva, agrumi e altra frutta; parte della popolazione si dedica pure alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di ovini, caprini, suini e avicoli, seguito da quello di bovini ed equini. L’industria è costituita da qualche azienda che opera nei comparti: alimentare ed edile. Tra le risorse economiche locali rientra anche l’artigianato: si confezionano scialli e coperte, con telai a mano. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che, però, non comprendono quello bancario. Non si registra la presenza di particolari strutture sociali. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura si basa sulla produzione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, olivo, uva, agrumi e altra frutta; parte della popolazione si dedica pure alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di ovini, caprini, suini e avicoli, seguito da quello di bovini ed equini. L’industria è costituita da qualche azienda che opera nei comparti: alimentare ed edile. Tra le risorse economiche locali rientra anche l’artigianato: si confezionano scialli e coperte, con telai a mano. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che, però, non comprendono quello bancario. Non si registra la presenza di particolari strutture sociali. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, gustando i semplici ma genuini prodotti locali e godendo dell’aria salubre e delle bellezze dell’ambiente naturale, arricchito dalla presenza di estesi boschi. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono un buon assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti comunque non molto intensi con i comuni del circondario, ai quali gli abitanti si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra le manifestazioni tradizionali, che allietano il borgo, richiamando visitatori dai dintorni, meritano di essere citate: la fiera del 7 e dell’8 maggio e la sagra delle castagne, a novembre. La festa in onore del Patrono, San Michele Arcangelo, viene celebrata il 29 settembre con l’omonima fiera.

Offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, gustando i semplici ma genuini prodotti locali e godendo dell’aria salubre e delle bellezze dell’ambiente naturale, arricchito dalla presenza di estesi boschi. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono un buon assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti comunque non molto intensi con i comuni del circondario, ai quali gli abitanti si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra le manifestazioni tradizionali, che allietano il borgo, richiamando visitatori dai dintorni, meritano di essere citate: la fiera del 7 e dell’8 maggio e la sagra delle castagne, a novembre. La festa in onore del Patrono, San Michele Arcangelo, viene celebrata il 29 settembre con l’omonima fiera.

Località

Campo Chiesa, Foresta, Fossa Don Paolo, Mercuri, Panetti, Pietra, Sambate, Sirugo

Campo Chiesa, Foresta, Fossa Don Paolo, Mercuri, Panetti, Pietra, Sambate, Sirugo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Platania rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.