
Descrizione
Comune di impianto medievale adagiato su un dolce pendio; la sue economia ha matrice rurale ma si auspica il potenziamento delle attività turistiche e commerciali per ovviare ai disagi residui della popolazione residente e dei villeggianti. Una parte dei perdifumesi, il cui indice di vecchiaia è compreso nella media, è distribuita in case sparse, in minuscoli agglomerati urbani e nelle località di Mercato Cilento e Vatolla; la fetta più consistente della comunità risiede tuttavia nel capoluogo comunale, interessato da una forte espansione edilizia orientata verso la costa e il comune di Castellabate. Nel territorio comunale, classificato collinare, dominano appunto i colori tipici della media e alta collina e in particolare le diverse tinte della vegetazione: la macchia mediterranea convive con i seminativi arborati su larga parte del comprensorio, per poi cedere il posto, man mano che i valori altimetrici crescono, ai boschi cedui di castagno e leccio (selva di Santa Sofia e boschi di Montagna e San Vincenzo).
Storia
L'attuale toponimo manca di riscontri documentari e solo in via ipotetica si potrebbe collegare a un soprannome o a una caratteristica geografica del sito -alla presenza di una sorgente termale, per esempio-. Il popolamento del territorio risale all'antichità, come prova il ritrovamento di due frammenti di sarcofago in località Vatolla, ma il borgo sorse nel secolo XI intorno al convento di Sant'Arcangelo e si allargò pian piano a valle del nucleo originario. Possesso dell' abbazia di Cava de' Tirreni, passò in seguito ai Sanseverino e fu distrutto in occasione dei Vespri Siciliani (1282-1302); nel 1609 fu venduto a Lucrezia Sersale, promessa sposa di un Caracciolo, e nel 1624 passò ai Filomarino, cui rimase fino al XVIII secolo. Le più illustri memorie del passato si conservano nel palazzo cinquecentesco De Vargas, in località Vatolla, e nel convento di Santa Maria della Pietà (1619): nel primo Giovan Battista Vico, dal 1686 al 1695, dimorò in qualità di precettore dei figli di Domenico Rocca; nel secondo sono racchiusi stupendi affreschi e una biblioteca nella quale pare che abbia studiato il famoso letterato e filosofo. Significativi edifici sacri del comprensorio perdifumese sono la chiesa madre dedicata a San Sisto, ricostruita completamente nel 1962, e quella di San Nazario (XII secolo), per non parlare del convento degli agostiniani, in località Camella.
Economia
Circa un terzo della popolazione attiva trova impiego nella zootecnia, nella silvicoltura e nelle produzioni agricole -olive, uva, ortaggi e fichi- tuttora molto floride; l'industria, che attende alla trasformazione dei prodotti agricoli, alla lavorazione dei metalli e alla produzione di imballaggi di plastica, è caratterizzata da una discreta vivacità ma non corrisponde all'autentica vocazione di questi luoghi, radicati nella propria tradizione rurale e proiettati verso il turismo ecologico. Il panorama delle infrastrutture rivela gli sforzi compiuti per valorizzare le risorse ambientali e migliorare la qualità della vita: sono presenti gli ordinari uffici municipali e postali, scuole per la frequenza del ciclo di istruzione obbligatoria e strutture culturali utili alla formazione delle nuove leve (un'antica biblioteca nel convento di Santa Maria della Pietà, il Museo rurale contadino e il Museo vichiano); sviluppato l'apparato ricettivo, che include un'azienda agrituristica e corrisponde adeguatamente alle esigenze dei turisti, i quali possono far riferimento, in materia di salute, a una farmacia e a un servizio di guardia medica.
Relazioni
Sono innumerevoli i motivi che attirano verso questo comune il movimento turistico: i boschi perdifumesi sono il regno di una ricca fauna e autentici paradisi naturali. Anche gli amanti delle specialità gastronomiche non resteranno delusi: la cucina povera e genuina dei luoghi, che si avvale di molte spezie, è celebrata dalla sagra della trippa (dal 12 al 13 agosto) e da quella della porchetta (dal 18 al 19 agosto), irresistibili tentazioni per la gola. La festa della Patrona, la Madonna del Rosario, si celebra il martedì dopo la Pentecoste.
Località
Mercato Cilento, San Pietro, Vatolla
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Perdifumo rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 1.790
- Lat 40° 15' 56,37'' 40.26565833
- Long 15° 0' 59,56'' 15.01654444
- CAP 84060
- Prefisso 0974
- Codice ISTAT 065091
- Codice Catasto G447
- Altitudine slm 425 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 1/11 al 15/04 per 12 ore/giorno D/1576 - Superficie 23.65 Km2
- Densità 75,69 ab/Km2
- Sismicità Zona 3
- Alba 07:03
- Tramonto 17:24
- Vincenzo Paolillo
- Piazza Municipio, 1
- 84060 (SA) Campania
- protocollo.perdifumo@asmepec.it
- aziendaelettrica.perdifumo@asmepec.it
- www.comune.perdifumo.sa.it
- 00222010654
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