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Descrizione

“Comune sparso” con sede in località Torchiati di origini medievali, la cui economia si basa soprattutto sull'industria e sul terziario in crescita. I montoresi che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, si distribuiscono nel capoluogo comunale e in località San Pietro, Petrara e Banzano, in numerosi aggregati urbani elementari e in case sparse sui fondi. L'abitato, lambito dalle acque di un torrente, è sovrastato dalla mole del pizzo San Michele, che supera i 1.500 metri di altitudine. I contrafforti collinari di questo massiccio montuoso sono rivestiti da vasti appezzamenti coltivati e da filari di viti, che circondano anche l'abitato; alle quote più elevate, alternata a vasti pianori erbosi, prevale una lussureggiante vegetazione spontanea, costituita da faggete e boschi di leccio e quercia, popolati da lupi, volpi, faine, puzzole, martore, gatti selvatici e ricci. Sulle pendici e in prossimità della vetta del pizzo San Michele si possono rinvenire esemplari floristici rari, come la pinguicola, la parnassia, l'astragalo sirinico e la santolina.

Storia

Fondata probabilmente nell'alto Medioevo, divenne gastaldato nel 1004. Sotto i normanni fu infeudata ai Sanseverino di Caserta, che per un certo periodo la persero per non aver dato appoggio agli Svevi contro la Chiesa; tornati in possesso di parte del feudo, i Sanseverino parteciparono dapprima alla congiura di Capaccio contro gli Svevi (1246), combattendo più tardi al fianco di questi ultimi contro Carlo d'Angiò. Unita amministrativamente a Montoro Inferiore fino al 1829, fu governata in seguito dagli Zurlo e dai De Capua e appoggiò i Borboni durante gli avvenimenti che portarono alla proclamazione della Repubblica Partenopea. Agli inizi del XIX secolo passò dalla provincia di Salerno a quella di Avellino. Il toponimo, citato nel Catalogus Baronum (1150-1168), deriva da un composto del sostantivo “monte” e del latino TORUS, ‘rialzo di terra, altura tondeggiante o rocca'. Il centro storico, abbellito da dimore signorili settecentesche (palazzo Grimaldi, palazzo Pironti e palazzo Perrecchia), conserva, inoltre, numerose abitazioni dotate di portali in pietra, opera di artigiani campani. Il santuario di Maria Santissima Incoronata, risalente al VII secolo ma di aspetto settecentesco, conserva al suo interno pregevoli dipinti (XVII-XVIII secolo) e una splendida effigie della Vergine, incastonata in una cornice di marmi policromi. Di notevole interesse è anche la chiesa di Santa Maria degli Angeli, che nell'unica navata custodisce un organo di gran pregio, coro e cantoria in legno (XVIII secolo), due statue lignee seicentesche e una tela del Ricciardi.

Economia

L'agricoltura, specializzata nella produzione di frutta, uva e cereali, costituisce tuttora un'importante risorsa economica ma la grande maggioranza della forza lavoro montorese è occupata nell'industria, monopolizzata dal comparto della pelletteria ma attiva anche in quelli delle confezioni, dei materiali da costruzione e della lavorazione dei metalli. Sede degli ordinari uffici municipali e postali, di una stazione dei carabinieri e di una sezione di pretura, ospita le scuole dell'obbligo e, per quanto concerne l'assistenza sanitaria, un presidio distrettuale e un poliambulatorio; c'è possibilità di ristorazione e soggiorno.

Relazioni

Possiede notevoli attrattive naturalistiche; il santuario di Maria Santissima Incoronata, inoltre, è meta di pellegrinaggi, soprattutto in occasione del Martedì in Albis e della domenica di Pentecoste. Nutrito è il calendario delle manifestazioni organizzate dalla comunità: tra quelle di carattere religioso figurano la festa di Sant'Antonio Abate (17 gennaio), con la benedizione degli animali e l'allestimento di un grande falò, la festa della Madonna delle Grazie (4 agosto) e quella di San Rocco (12 agosto); il 29 giugno, in occasione della festa dei Santi Pietro e Paolo, si svolge inoltre l'“Incendio del campanile” –i fuochi, allestiti nella piazza sottostante, creano uno spettacolo di luci e botti fino alla sommità del campanile–. Il periodo estivo è animato anche dalle sagre gastronomiche del cinghiale e del fungo porcino (agosto) e della castagna (ultimi giorni di settembre). Il Patrono, San Nicola da Tolentino, si festeggia il 10 settembre.

Località

Banzanello, Banzano, Petrara, San Pietro, Torchiati

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 0
  • Lat 40° 49' 1,19'' 40.81699722
  • Long 14° 47' 59,75'' 14.79993056
  • CAP 83026
  • Prefisso 0825
  • Codice ISTAT 064062
  • Codice Catasto F694
  • Altitudine slm 240 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 1/11 al 15/04 per 12 ore/giorno
    D/1476
  • Superficie 20.44 Km2
  • Densità 0,00 ab/Km2
  • Sismicità Zona
  • Alba 04:47
  • Tramonto 19:06
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