Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, con un'economia basata soprattutto sulle attività industriali. I casorezzesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia; una piccola parte della popolazione è distribuita tra varie case sparse e nelle località di Cascina San Luigi e Via Villapia. Il territorio presenta un profilo geometrico molto regolare, con variazioni altimetriche praticamente irrilevanti; l'abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Nello stemma argenteo, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è raffigurato un castello rosso munito di quattro torri e fondato sulla verde campagna.

Centro di pianura, di antiche origini, con un'economia basata soprattutto sulle attività industriali. I casorezzesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia; una piccola parte della popolazione è distribuita tra varie case sparse e nelle località di Cascina San Luigi e Via Villapia. Il territorio presenta un profilo geometrico molto regolare, con variazioni altimetriche praticamente irrilevanti; l'abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Nello stemma argenteo, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è raffigurato un castello rosso munito di quattro torri e fondato sulla verde campagna.

Storia

Abitata fin da epoca romana, come testimoniato dal rinvenimento di vari reperti archeologici, deriva probabilmente il toponimo, che anticamente assunse le forme di Casobrecio, Caxorizio, Cosorezo, Coxoretio, Cosourezo e Consoretio, da un'espressione latina. Intorno all'undicesimo secolo esisteva nella zona un castello, che forse venne usato più come residenza di campagna di nobili famiglie milanesi che come fortezza adibita a scopi difensivi. Di tale castello faceva parte una chiesa dedicata a San Giorgio e posta alle dipendenze della pieve di Parabiago. Seguendo le vicende storiche dei territori circostanti che, dopo il coinvolgimento nelle lotte per l'affermazione delle autonomie comunali contro l'egemonia del Barbarossa, seguite nel Duecento da quelle tra i Torriani e i Visconti, passarono sotto le signorie viscontea e sforzesca, venendo in seguito assoggettati a più dominazioni straniere, fu divisa tra vari proprietari: infatti riferimenti a questa località si trovano in numerosi documenti che la citano come oggetto di lasciti e cessioni. Ebbero possedimenti nella zona, oltre alla mensa arcivescovile di Milano e all'ordine religioso delle Umiliate, le nobili famiglie dei Medici, dei Crivelli, dei Gajo e dei Visconti. Del suo patrimonio storico-monumentale meritano di essere citate: l'attuale parrocchiale di San Giorgio, consacrata nel 1913, l'oratorio di San Salvatore, anteriore al XIII secolo, nel cui interno è possibile ammirare pregevoli affreschi, le ville di Paolo e Luigi Gajo e quella dei conti Caccia Dominioni.

Abitata fin da epoca romana, come testimoniato dal rinvenimento di vari reperti archeologici, deriva probabilmente il toponimo, che anticamente assunse le forme di Casobrecio, Caxorizio, Cosorezo, Coxoretio, Cosourezo e Consoretio, da un'espressione latina. Intorno all'undicesimo secolo esisteva nella zona un castello, che forse venne usato più come residenza di campagna di nobili famiglie milanesi che come fortezza adibita a scopi difensivi. Di tale castello faceva parte una chiesa dedicata a San Giorgio e posta alle dipendenze della pieve di Parabiago. Seguendo le vicende storiche dei territori circostanti che, dopo il coinvolgimento nelle lotte per l'affermazione delle autonomie comunali contro l'egemonia del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BARBAROSSA'>Barbarossa</a>, seguite nel Duecento da quelle tra i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TORRIANI'>Torriani</a> e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, passarono sotto le signorie viscontea e sforzesca, venendo in seguito assoggettati a più dominazioni straniere, fu divisa tra vari proprietari: infatti riferimenti a questa località si trovano in numerosi documenti che la citano come oggetto di lasciti e cessioni. Ebbero possedimenti nella zona, oltre alla mensa arcivescovile di Milano e all'ordine religioso delle Umiliate, le nobili famiglie dei Medici, dei Crivelli, dei Gajo e dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>. Del suo patrimonio storico-monumentale meritano di essere citate: l'attuale parrocchiale di San Giorgio, consacrata nel 1913, l'oratorio di San Salvatore, anteriore al XIII secolo, nel cui interno è possibile ammirare pregevoli affreschi, le ville di Paolo e Luigi Gajo e quella dei conti Caccia Dominioni.

Economia

Fatta eccezione per i consueti uffici municipali e postali, non ve ne sono altri di rilievo e, per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all'occorrenza, dal sindaco. Nell'economia locale l'agricoltura (con un numero di addetti in forte diminuzione tra i due ultimi censimenti), basata su coltivazioni di cereali, frumento e foraggi, e l'allevamento di bovini hanno perso terreno rispetto all'industria, rappresentata da diverse aziende che operano soprattutto nel comparto tessile, seguito da quello farmaceutico; non mancano mobilifici, fabbriche di giocattoli e prodotti per l'alimentazione animale. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi e scolastici, sono presenti il servizio bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, e attività radiotelevisive. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza; è possibile, invece, frequentare le scuole dell'obbligo e c'è una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive, pur comprendendo qualche esercizio di ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Fatta eccezione per i consueti uffici municipali e postali, non ve ne sono altri di rilievo e, per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all'occorrenza, dal sindaco. Nell'economia locale l'agricoltura (con un numero di addetti in forte diminuzione tra i due ultimi censimenti), basata su coltivazioni di cereali, frumento e foraggi, e l'allevamento di bovini hanno perso terreno rispetto all'industria, rappresentata da diverse aziende che operano soprattutto nel comparto <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, seguito da quello farmaceutico; non mancano <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILIFICI'>mobilifici</a>, fabbriche di giocattoli e prodotti per l'alimentazione animale. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi e scolastici, sono presenti il servizio bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, e attività radiotelevisive. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza; è possibile, invece, frequentare le scuole dell'obbligo e c'è una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive, pur comprendendo qualche esercizio di ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive, e in particolare a quelle industriali, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, agevolata da un adeguato sistema di collegamenti, si intensificano in occasione di una tradizionale manifestazione, la festa di San Salvatore, che si svolge l'ultima domenica di ottobre con una fieramercato. La festa del Patrono, San Giorgio, si celebra l'ultima domenica di aprile con mostre di fotografia e pitture e un'esposizione di merci e bestiame.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive, e in particolare a quelle industriali, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, agevolata da un adeguato sistema di collegamenti, si intensificano in occasione di una tradizionale manifestazione, la festa di San Salvatore, che si svolge l'ultima domenica di ottobre con una fieramercato. La festa del Patrono, San Giorgio, si celebra l'ultima domenica di aprile con mostre di fotografia e pitture e un'esposizione di merci e bestiame.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Casorezzo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.