Descrizione

Comune di pianura, di antiche origini, che ha affiancato un modesto sviluppo industriale alle tradizionali attività agricole. La comunità dei maclodiesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, è concentrata quasi esclusivamente nel capoluogo comunale. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti; l'abitato, che fa registrare segni di una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante: un tempo zona paludosa, è mutato radicalmente in seguito alle bonifiche, divenendo zona irrigua. Lo stemma comunale, troncato, concesso con Decreto del 1984, raffigura, su sfondo argenteo, due cavalieri armati in combattimento, l'uno di San Marco, l'altro dei Visconti, a ricordo della famosa battaglia del 12 ottobre 1427 combattuta tra l'esercito della repubblica di Venezia, guidato da Francesco Bussone detto il Conte di Carmagnola, e quello dei Visconti; la leonessa d'oro su sfondo azzurro che sostiene una pianta di granturco evoca la dipendenza spirituale e reale di Maclodio da Brescia e la più importante delle colture agricole del paese.

Comune di pianura, di antiche origini, che ha affiancato un modesto sviluppo industriale alle tradizionali attività agricole. La comunità dei maclodiesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, è concentrata quasi esclusivamente nel capoluogo comunale. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti; l'abitato, che fa registrare segni di una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante: un tempo zona paludosa, è mutato radicalmente in seguito alle bonifiche, divenendo zona irrigua. Lo stemma comunale, troncato, concesso con Decreto del 1984, raffigura, su sfondo argenteo, due cavalieri armati in combattimento, l'uno di San Marco, l'altro dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, a ricordo della famosa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BATTAGLIADEL12OTTOBRE1427'>battaglia del 12 ottobre 1427</a> combattuta tra l'esercito della repubblica di Venezia, guidato da Francesco Bussone detto il Conte di Carmagnola, e quello dei Visconti; la leonessa d'oro su sfondo azzurro che sostiene una pianta di granturco evoca la dipendenza spirituale e reale di Maclodio da Brescia e la più importante delle colture agricole del paese.

Storia

La presenza romana nella zona è confermata dai rinvenimenti archeologici e dalle tracce di un'antica bonifica delle terre, pure ascrivibile ai romani. Le origini del toponimo sono riconducibili all'antroponimico "Macl" (da collegare forse a San Maclovio) o al personale "Maccalo". Nel corso del Medioevo la storia del borgo fu segnata dai saccheggi compiuti da soldati di ventura e dalle contese fra nobili famiglie per il possesso delle sue terre: così da possesso cluniacense e benedettino passò alla famiglia bresciana dei Chizzola, cui subentrarono i conti Zirotti. Già coinvolta nella battaglia in cui Estorre Visconti risultò vincitore sui guelfi di Ugolino Cavalcabò (agli inizi del XV secolo), il 12 ottobre 1427 fu teatro della celebre battaglia di Maclodio (ricordata dal Manzoni, nella tragedia "Il conte di Carmagnola") che portò l'intero territorio di Brescia sotto il dominio della repubblica di Venezia, in seguito alla sconfitta delle truppe viscontee a opera di quelle veneziane. Dopo essere stata campo delle truppe di Roberto Sanseverino, figlio naturale di Sigismondo Malatesta, verso la metà del XV secolo ebbe, insieme al resto della bassa bresciana, un periodo di tranquillità, al riparo dalle continue scorrerie di eserciti, grazie alla pace di Bagnolo. Negli anni dal 1928 al 1948 ha costituito unità amministrativa con Lograto. Agli inizi del XX secolo nella zona sono state compiute nuovamente ingenti opere di bonifica. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano la chiesa parrocchiale e villa Calini, edificata sui resti di una precedente costruzione medievale.

La presenza romana nella zona è confermata dai rinvenimenti archeologici e dalle tracce di un'antica bonifica delle terre, pure ascrivibile ai romani. Le origini del toponimo sono riconducibili all'antroponimico "Macl" (da collegare forse a San Maclovio) o al personale "Maccalo". Nel corso del Medioevo la storia del borgo fu segnata dai saccheggi compiuti da soldati di ventura e dalle contese fra nobili famiglie per il possesso delle sue terre: così da possesso cluniacense e benedettino passò alla famiglia bresciana dei Chizzola, cui subentrarono i conti Zirotti. Già coinvolta nella battaglia in cui Estorre <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> risultò vincitore sui guelfi di Ugolino Cavalcabò (agli inizi del XV secolo), il 12 ottobre 1427 fu teatro della celebre <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BATTAGLIADIMACLODIO'>battaglia di Maclodio</a> (ricordata dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MANZONI'>Manzoni</a>, nella tragedia "Il conte di Carmagnola") che portò l'intero territorio di Brescia sotto il dominio della repubblica di Venezia, in seguito alla sconfitta delle truppe viscontee a opera di quelle veneziane. Dopo essere stata campo delle truppe di Roberto Sanseverino, figlio naturale di Sigismondo Malatesta, verso la metà del XV secolo ebbe, insieme al resto della bassa bresciana, un periodo di tranquillità, al riparo dalle continue scorrerie di eserciti, grazie alla pace di Bagnolo. Negli anni dal 1928 al 1948 ha costituito unità amministrativa con Lograto. Agli inizi del XX secolo nella zona sono state compiute nuovamente ingenti opere di bonifica. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano la chiesa parrocchiale e villa Calini, edificata sui resti di una precedente costruzione medievale.

Economia

Fatta eccezione per gli uffici municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota; il sindaco, all'occorrenza, svolge anche la funzione di autorità di pubblica sicurezza, poiché sul posto manca una stazione dei carabinieri. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno: si coltivano cereali (in particolare frumento) e foraggi; è praticato anche l'allevamento di bovini, caprini, avicoli e suini. Il settore secondario è rappresentato dall'industria tessile e dell'abbigliamento, metalmeccanica e per la realizzazione di materiali da costruzione; a queste si affiancano alcune imprese edili, fabbriche di prodotti farmaceutici, industrie chimiche e per la fabbricazione di articoli in plastica. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni tali da soddisfare comunque le esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo. Se le strutture scolastiche presenti consentono di frequentare le scuole materne e quelle elementari, mancano strutture culturali, sanitarie, sportive e per il tempo libero, mentre le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione.

Fatta eccezione per gli uffici municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota; il sindaco, all'occorrenza, svolge anche la funzione di autorità di pubblica sicurezza, poiché sul posto manca una stazione dei carabinieri. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno: si coltivano cereali (in particolare frumento) e foraggi; è praticato anche l'allevamento di bovini, caprini, avicoli e suini. Il settore secondario è rappresentato dall'industria <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> e dell'abbigliamento, metalmeccanica e per la realizzazione di materiali da costruzione; a queste si affiancano alcune imprese edili, fabbriche di prodotti farmaceutici, industrie chimiche e per la fabbricazione di articoli in plastica. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni tali da soddisfare comunque le esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo. Se le strutture scolastiche presenti consentono di frequentare le scuole materne e quelle elementari, mancano strutture culturali, sanitarie, sportive e per il tempo libero, mentre le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione.

Relazioni

Non può essere considerata una meta turistica, poiché manca di attrattive particolarmente significative, ma è abbastanza frequentata per lavoro, grazie al suo apprezzabile sviluppo economico. I suoi rapporti con il circondario non sono rilevanti, per l'assenza di eventi o ricorrenze particolari, come quelle legate a tradizioni folcloristiche, che solitamente richiamano visitatori. La festa del Patrono, San Zenone, si celebra il 9 dicembre. A testimonianza del ricordo sempre vivo della famosa battaglia del 1427, è gemellata con il comune piemontese di Carmagnola (TO).

Non può essere considerata una meta turistica, poiché manca di attrattive particolarmente significative, ma è abbastanza frequentata per lavoro, grazie al suo apprezzabile sviluppo economico. I suoi rapporti con il circondario non sono rilevanti, per l'assenza di eventi o ricorrenze particolari, come quelle legate a tradizioni folcloristiche, che solitamente richiamano visitatori. La festa del Patrono, San Zenone, si celebra il 9 dicembre. A testimonianza del ricordo sempre vivo della famosa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BATTAGLIADEL1427'>battaglia del 1427</a>, è gemellata con il comune piemontese di Carmagnola (TO).

Località

Torre Calini

Torre Calini

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Maclodio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.