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ANGLONA

Approfondimento

Approfondimento: ANGLONA

Regione storica della Sardegna, in provincia di Sassari, situata tra il Sassarese e la Gallura, cioè nella parte centrale della provincia. Si affaccia sul golfo dell'Asinara e si caratterizza per il paesaggio ondulato, dolce e morbido, con gole calcareo-marnose e banchi trachitici, coni di lave e depositi lacustri, su cui si allungano campi di cereali di forme e dimensioni irregolari. I centri principali sono Castelsardo, Nulvi, Martis, nei cui pressi si trova un'antica foresta pietrificata, Bulzi e Sedini. Vi si trovano importanti esempi d'architettura funeraria preistorica e protostorica, imponenti castelli duecenteschi e alcune tra le più belle chiese medievali sarde. Il territorio di Perfugas, ad esempio, è ricchissimo di reperti archeologici, ritenuti da molti studiosi i più antichi di tutta la Sardegna, oggi conservati in una sala del Museo Archeologico e Paleobotanico dell'Anglona. Abitata sin dalla preistoria, acquistò importanza nell'età giudicale (X-XIII secolo), cioè quando l'isola era suddivisa in quattro "regni" o "giudicati": Torres o Logudoro (al quale apparteneva l'Anglona), Gallura, Arborea e Cagliari. A causa della povertà delle fonti documentarie dell'età giudicale, solo tre sono i nomi dei curatori dell'Anglona pervenutici: Niscoli de Thori, in carica nel periodo del Giudice Barisone I (1065), Pietro de Serra de Jerusalem, del periodo di Gonnario (1127-1153) e infine Comita (figlio del Giudice Gonnario), nominato nel 1147. L'Anglona contava un elevato numero di "villaggi", alcuni dei quali sopravvissuti fino ad oggi, altri abbandonati in seguito a guerre e pestilenze dalla metà del XIV secolo in poi. Con la fine di fatto del Giudicato di Torres (1259) l'Anglona passò probabilmente sotto il dominio dei Doria e vi restò fino a buona parte del Trecento. All'iniziativa degli stessi Doria si deve l'edificazione, nel XIV secolo, del castello di Chiaramonti. Intorno alla metà del Trecento il re d'Aragona Pietro IV rilevò dai fratelli Brancaleone, Matteo e Manfredi Doria, figli di Bernabò, i diritti sulla metà di Alghero. Nel 1349 il governatore di Sardegna Riambau de Corbera concesse tutto il territorio dell'Anglona a Giovanni d'Arborea che ben presto venne fatto imprigionare dal fratello, il Giudice Mariano, sicché l'Anglona tornò in mano ai Doria. Quando sposò Eleonora d'Arborea, nel 1376, Brancaleone Doria unificò in forma personale i suoi possedimenti sardi con quelli giudicali arborensi, tra i quali nel 1388 compaiono anche l'ex curatoria di Anglona e il villaggio di Coghinas. Il 1388 è l'anno della pace concordata tra gli Aragonesi e il Giudicato di Arborea. Passata in seguito sotto il controllo di diversi signori, tra cui i Centelles, nel corso del Cinquecento e del Seicento le sue coste non subirono particolari incursioni barbaresche. Numerose furono invece carestie e pestilenze. V. anche CURATORIA e GIUDICATO

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