UMBRI:
Antica popolazione dell'Italia centrale, di probabili origini indoeuropee, discesa dall'Illiria nella penisola italiana all'inizio del I millennio a. C.; apparteneva a un ceppo affine a quello degli osci e dei sabelli, con i quali aveva in comune la lingua (osco-umbro). Le più antiche sedi degli umbri furono i territori che si estendono dal mare Adriatico alla media valle del fiume Tevere. Con il tempo questa vasta zona si restrinse a causa delle pressioni esercitate da sabini, piceni, galli senoni ed etruschi; questi ultimi, in particolare, s'impadronirono del territorio a ovest del Tevere, tanto che il corso del fiume divenne il confine naturale tra le genti umbre e quelle etrusche. Sulla civiltà umbra si possiedono scarse informazioni. È noto che praticavano il rito funebre dell'inumazione, a differenza delle popolazioni latine che preferivano quello dell'incinerazione; si è potuto inoltre stabilire che vivevano in città autonome, vere e proprie città-stato, e che intorno al 310 a. C., all'epoca della seconda guerra sannitica, ebbero i primi contatti con Roma, di cui in seguito divennero alleati fedeli. I loro principali centri furono INTERAMNA NAHARS (Terni), TUDER (Todi), IGUVIUM (Gubbio) e HISPELLUM (Spello). Fra i ritrovamenti archeologici che li riguardano spiccano varie necropoli: di una certa rilevanza quella di Nocera Umbra, dove le sepolture maschili contengono punte di lance e pugnali e quelle femminili dischi di bronzo, fibule e pendagli; particolarmente ricca quella di Colfiorito, che va dal IX al III secolo a.C. e che comprende anche un santuario del V secolo a. C., verosimilmente luogo d'incontro delle genti umbre al tempo della transumanza; notevoli anche le necropoli di Cesi, Amelia e Terni -quest'ultima ha restituito reperti di alta qualità databili tra il X e il IV secolo a. C., comprendenti fibule, anelli, bracciali, sigilli e pendenti in avorio-. Alcune iscrizioni umbre sono state portate alla luce ad Assisi, Todi, Amelia e Gubbio; da quest'ultima, in particolare, provengono le celebri "Tavole eugubine", rinvenute nel 1444: datate tra il III e il I secolo a. C., sono sette piastre di bronzo contenenti, su entrambi i lati, un testo eminentemente religioso; quattro sono in dialetto etrusco, due in lingua latina e una in parte in umbro e in parte in etrusco.